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giovedì 5 maggio 2016

COSI’ COMINCIA IL TORINO FRINGE FESTIVAL 2016

Una deliziosa voce dal palco dell’Espace annuncia l’apertura della quarta edizione, anche questa volta sono riusciti a realizzare il sogno che tutti aspettavano. Il Fringe 2016 è una delle cinquanta imprese culturali no profit under 35, selezionate e vincitori di Funder 35, Fondazione CRT (Cassa di Risparmio Torino), Compagnia San Paolo e Live Piemonte, con questa vincita, ha potuto fare fronte e dare continuità a questa meravigliosa estravagante idea di successo! Questo conferma ancor più che una metropoli com'è Torino (Italia) trasuda essere una città di Cultura! Dobbiamo spiegare cosa è il Torino Fringe Festival. Tutto è cominciato con la Paranza del Geco a impadronirsi delle vie cittadine echeggiando la sua musica. Il periodo di questa “invasione teatrale” che inonderà coinvolgendo la cittadinanza, inizierà dal 4 sino al 15 di maggio, detto in brevi parole, per le compagnie teatrali partecipanti è un'enorme vetrina oltre ricevere l’opportunità di farsi notare da addetti ai lavori, sempre alla ricerca di nuovi stimoli per la loro clientela. Le richieste di partecipazione a questo neonato festival sono tantissime, a questo proposito, proprio per cercare di valutare e offrire al pubblico una serie di spettacoli piacevoli le selezioni sono rigidissime. Dalle altre edizioni, molte le offerte di lavoro da parte dei gestori teatrali, sicuramente si ripeterà anche quest'anno. In gara saranno a disputarsi i meriti, ventitré compagnie teatrali, all’interno dei luoghi scelti, mentre all’esterno saranno tre le perfomance (è d’uopo consultare l’intero programma su www.tofringe.it oppure biglietteria@tofringe.it cell. 388/3425483-366/9354219). Alla Centrale dove si è insediato lo stato maggiore nonchè cervello del Fringe, ci saranno spettacoli di arte circense e altro ancora con possibilità di mangiare e bere…con moderazione. A proposito dell’esibizione circense sono da segnalare due artisti: la trapezista Sofia De Micheli e il bravissimo monociclista esibendosi sia in piazza Vittorio Veneto, sia all’Espace. Senza troppo a pretendere, anche  le bancarelle espositive di Vintage, hanno il loro fascino... attirano sempre. L’elogio forse più grande è per l’allestimento “DODOscenico” e chi di tutto questo è presente come volontario prestandosi insieme agli organizzatori... fare di un semplice festival… un grande Torino Fring! A chiudere l'esibizioni presentate dal Circo Vertigo,, tutti in pista con l’intrattenimento dei colori musicali scelti da Wodka Maronna.

Torino (Italia), giovedì 5 maggio 2016


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lunedì 11 maggio 2015

IL FRINGE VISTO ALL’ESTERNO recensione di Daniele Giordano

Come sempre anche quest’anno ci sono spettacoli all’esterno, quelli cosiddetti “da strada” non sono da “umiliare” anzi, senza togliere nessun merito a quelli “interni”, sono scelte delle compagnie partecipanti. La prima che desideriamo proporvi è quella dei Begherè, proveniente da Viareggio. Il duo Margherita Cortopassi e Giuseppe Tornillo, in collaborazione con La Bottega del Teatro, propone un “litigio” per contendersi lo spazio acquisito della piazza facendosi dispetti sino a comprendere che collaborando si ottiene di più, fornendo ai viandanti un attimo di relax sotto il sole cocente di Torino, uno spettacolo apparentemente normale con un lieto fine… inaspettato!
Ora presentiamo una compagnia composta di persone di Torino e Burkina Faso: Les Couleurs, Jauly Creation (costumi) &Noumoutie Reggae Quattara autore, regia e coreografia, con Ilenia Diurno, Helena Beikes, Clara Carell, Valentina Miglioli, Pimpi Tavano, Paola Loggia. Musica e colori s’intrecciano facendo spazio al grigiore e alla nostra frenetica vita quotidiana… trascinandoti in ritmi che trasportano mente e corpo sino a fondersi ai suoni musicali.
Da Roma invece arriva I Terzincomodi, una compagnia composta da Francesco Arienzo, Veronica Pinelli, Vito Ubaldini. Il debutto “su strada” non ha avuto il decollo giusto, parevano impacciati, non avevano la padronanza dello spazio! Dobbiamo dire a loro discolpa, questo per tranquillizzare chi legge e soltanto dopo aver parlato con loro, del perché è successo questo: era la loro prima volta su strada! Infatti, non sono da collocarli in quella categoria.  Comunque sia, la compagnia ha ugualmente potuto presentare lo spettacolo dissacrando la perfezione del numero tre, cioè… perché i tre Moschettieri si chiamano così se poi erano quattro? E ancora le Tre civette… come potevano fare l’amore… sul comò… E tanto ancora da riscuotere applausi!
Questa compagnia ha un nome che potrebbe essere interpretato in modo strano, in realtà niente è tutto ciò! Sono A O S, cioè: Atti O Scene in luogo pubblico (Torino). Presentano in due tempi la loro performance,  composta da danza contemporanea e sguardi nell’intimità di crisi, in un futuro incerto. Nella prima parte a entrare in scena sono: Andrea Atzeni, Paola Parini e Francesca Cassottana (nuova new entry nel gruppo, attrice). La seconda parte s’intreccia tra un presunto concorso danzante e un ménage a troi. Autore, regista e coreografie di “Riflessi durante La Caduta” è di Luca Campanella. E’ inutile aggiungere altro su questo spettacolo… è stato accolto favorevolmente dal pubblico… non solo con gli applausi…!
Così termina il giro di andata del Torino Fringe Festival, riprenderà dopo un attimo di pausa dal giorno 13 maggio stessi posti… cambiano solo gli orari degli artisti!


Torino (Italia), lunedì 11 maggio 2015

venerdì 10 aprile 2015

TORINO FRINGE FESTIVAL 2015 ALLA PARTENZA recensione di Daniele Giordano

La primavera è cominciata, così come i germogli iniziano a crescere sui rami degli alberi e per incanto il fiorire dopo una lunga riflessione invernale, si affaccia la terza edizione del Torino Fringe Festival. Gli organizzatori, che non sono propriamente quelli che abitualmente creano eventi, bensì mettono a disposizione (con dedizione) il loro attaccamento alla cultura e senza fare della retorica sulla lettera maiuscola della parola dimostra a proprie spese e tanta sofferenza l’avvenuta presentazione del terzo anno di questo “indotto culturale dimostrato nelle due precedenti edizioni”. Ora non desideriamo tediarvi con cifre e numeri alla mano e neppure con i nomi degli ideatori di questo “emulo di evento”, scriviamo solo che sono bravi, intendiamo invece, porre l’accento su ciò che si è potuto fare se si crede in un progetto! Le istituzioni come sempre “hanno ai piedi” scarpe di piombo e pelle di salame sugli occhi forse giustamente. Nonostante questo a ragione o torto, per quest’anno si sono sbilanciati offrendo non solo il patrocinio ma anche denaro. Forse hanno capito che questi giovani fanno sul serio e realizzano cose a dir poco interessanti per la “vetrina di Torino invece di quelle persone che sedendosi sugli scranni… parlano, parlano… senza concludere… a differenza che essi non parlano, ma concretano. Possibile che non si possa comprendere la filiera o l’indotto che ruota intorno a questo evento… andando a favore non solo della Città di Torino ma a tutta la cittadinanza! Il Torino Fringe festival non è come hanno detto in Conferenza Stampa un gruppo di < volontari perenni > loro hanno dimostrato con cifre alla mano, senza essere una “Cattedrale nel Deserto” per il lavoro svolto, nell’intento di fare rete creando sinergie, insieme (Istituzioni e Privati) trasmettendo quel prodotto che porta benessere non solo alla Città. Durante la presentazione al Circolo Esperia in Torino, è intervenuto l’Assessore Luca Cassiani, il Presidente della Circoscrizione otto Levi Mario Cornelio seguito da altre persone, ognuno elogiando il progetto. Tralasciando gli sterili pensieri, vediamo in concreto cosa offre la terza edizione. Come sempre lo spettacolo sarà suddiviso in due gruppi: Esterno (non a pagamento) e Interno ad un costo simbolico. All’interno della brochure in modo chiaro, troviamo tutte le notizie inerenti al festival, dalla mappa ai luoghi di esibizione, la biglietteria (con possibilità di acquistare i biglietti dalle 17 alle 17:30 sul luogo di spettacolo) con postazione fissa e relativa accoglienza per chi volesse informazioni sugli eventi o acquistare i carnet con notevole risparmio. Se poi tutto questo non bastasse a fare capire che questa manciata di persone (più di sessanta volontari più lo staff, muovono questa ruota) non scherza… un emittente radiofonica seguirà l’evolversi delle fasi durante gli spettacoli, messa a disposizione anche per le interviste. Insomma niente è lasciato al caso, per chi intende seguire il festival dal 7 al 17 maggio 2015. Si incomincia col varo di benvenuto il 6 maggio, al Circolo AMANTES di via Principe Amedeo, 38 dalle ore 19:00 alle 21:00, quindi siete tutti invitati al “nastro di partenza” Troppe, sono le cose da scrivere, per esempio, quest’anno hanno pensato di fregiarsi di un logo: un DODO! Alcuni potrebbero pensare che non sia di buon auspicio… poiché è l’unico uccello in grado di non volare… e quindi “ da considerarsi nefasto”, se invece tutti insieme crediamo in questi giovani che hanno scritto una frase sulla brochure < Andare a teatro può creare dipendenza… allora non ci resta che scrivere… la Cultura fa bene alla salute… e forse anche il Dodo… pur non volando, sarà di presagio lungimirante… perspicace di speranza!


Torino (Italia), 10 aprile 2015

mercoledì 7 maggio 2014

TORINO FRINGE FESTIVAL Continua. recensione di Daniele Giordano

(Introduzione)
Nella precedente recensione abbiamo accennato che questo festival con il suo tam tam ha smosso diverse compagnie teatrali, gli organizzatori si sono adoprati nel sistemare in maniera consona e adeguata tutti gli aderenti al festival. Non pensiamo che l’aderenza sia per il monte premi che presumiamo sia inesistente, almeno per quello che debutta sul territorio torinese. Pensiamo invece che forse il premio più ambito per una compagnia sia quello di essere visibili per tutta la durata dell’evento a più persone. Nonostante questo, le richieste di aderenza sono state oltre le aspettative dell’organizzazione. Come è numeroso il sostegno da intendersi istituzionale, il patrocinio non è mancato, neppure gli sponsor tecnici o i Media partner, non ultimi, una miriade di partenr tra cui Radio e TV ufficiale.  

(Parte Seconda)
LA MOSCA
Vi siete mai chiesto cosa prova la moglie di un poeta quando legge le poesie che suo marito scrive, magari a altre donne. Il poeta le vede come musa ispiratrici… le donne si sentono amate da cotanto ardore e sentimento espresso da colui che alle volte non disdegna. Lei, la sua umile ombra sommessa è li ad attendere che il suo lui torni dopo il suo vagar di “fiore in fiore” Ho sceso dandoti il braccio appartiene a una raccolta di poesie dedicata alla moglie, compagna di una vita del poeta, soprannominata “Mosca” (pare dalla Gerti Frankl), a causa della forte miopia e della conseguente necessità di occhiali molto spessi. Stiamo parlando di Eugenio Montale e sua moglie Drusilla Tanzi. Il teatro Chiaro d’Ombra interpretato da Federica Ombrato e Chiara Tessiore hanno preso spunto da questo racconto per recitare e far rivivere la vita coniugale in un viaggio nell’assenza della morte della moglie, usando un linguaggio confidenziale tra l’esistenza  dei “vuoti” di ogni gradino di una scala in cui si annidano ricordi, ammucchiati in vari cassetti  della mente, ormai vecchia e sola ma con la forza di sempre: quella dell’amore. Decisamente un testo leggermente pesante dovuto certamente alla drammaticità che rappresenta. Recitato con sentimento da parte di entrambe le attrici, forse è per questo che nel 2013 era in finale al Premio Anteprima festival Collinarea.
IMPOSSIBILI
Nel presentarvi questa compagnia sicuramente deve aver pensato d’impossessarsi del nome, forse col bene placido dell’autore utilizzando la formula “chi tace acconsente” di una piéce meno conosciuta e poco rappresentata, così per non creare scompiglio tra le compagnie. Non è così! Lo scompiglio lo ha portato certamente… non tra le compagnie, tra gli spettatori! Con i loro sgangherati monologhi e pseudo travestimenti (divertenti peraltro), lasciati a mezza strada con noncuranza, passando da un argomento a un altro senza un minimo di filo logico, ma eseguiti con intelligenza e preparazione artistica. Questi quattro artisti (Luigi Orfeo, Jessica Ugatti, Stefano Sartore, Martina Sparvieri), vestiti rigorosamente da “Donna Carmela”,  si sono conosciuti all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma, insieme hanno preso in considerazione di mettere in piedi una compagnia unita al nome FOOLS e incarnare o meglio dire essere i fautori di quella commedia che l’autore Neil Simon definiva una “favola comica”, godeva e fruiva di una stupidità tale da essere raffigurata. Nelle loro rappresentazioni, qualcuno del pubblico potrebbe definirli blasfemi, altri irriverenti e, chissà quant’altro ancora, poiché deridono destra e manca… se mai si avvicinassero a tutto ciò, sarebbe fatto col massimo rispetto… toccando quel tanto di goliardia, mescolata ad arguzia che non guasta. Come si accennava, loro passano scanzonati da un dialogo all’altro senza curarsi…di dare spiegazioni, dovrà essere lo spettatore a “ricucire le trame ricomponendo il suo legame”. Su questa scanzonata compagnia sentiremo ancora parlare. Un dubbio però permane: Che cosa accadrebbe se decidessero di portare in scena un classico preso da W. Shakespeare? Bella domanda!  

Torino (Italia), 7 maggio 2014


martedì 6 maggio 2014

TORINO FRINGE FESTIVAL recensione di Daniele Giordano
(Introduzione)
Appena un anno dalla sua nascita il Torino Fringe Festival incomincia la sua ascesa rispetto alla sua prima uscita. Undici giorni di spettacoli, tante le compagnie aderenti che provengono da tutti gli angoli della penisola. Qui hanno trovato il loro habitat, lo spazio alle volte negato perché ancora privi di quel clamore che circonda una compagnia. Non è la regola del Frince, sebbene una scremata selettiva gli organizzatori l’hanno fatta e, quest’anno forse le domande superavano le cinquecento unità. Cosa non da poco per essere solamente al secondo anno! In breve cosa è il Torino Fringe Festival? E’ semplicemente un evento esibito parte in strada e restante, con cadenze e orario fissi in luoghi chiusi, portando l’individuo a scoprire spazi nuovi o poco frequentati dalla massa abituale. Un pubblico di diversa estrazione e per l’età, accomunati tutti per l’amore dello spettacolo, non necessariamente “blasonato o presentato nelle solite cattedrali” si sta parlando di compagnie credenti del proprio lavoro, alle volte al suo primo debutto. Qui gli danno l’opportunità di esibirsi. Durante le performance, s’intersecano le più variegate forme teatrali, il pubblico potrà trovare spettacoli definiti forse assurdi, alcuni dalle tinte sorprendenti, altre, le compagnie più coraggiose oseranno, pigiando l’acceleratore, tutte daranno quello che potranno per far si che il pubblico possa esprimere il proprio giudizio, certamente sarà comunque coinvolgente, senza contare i suoi laboratori e wordshop! Questo festival, seconda edizione ha dimostrato sin dall’inizio di avere le carte in regola (sebbene la sua audacia follia) per diventare un nuovo appuntamento che accomuna gli amanti delle rappresentazioni teatrali e non solo.

(Parte Prima)
Trattato… molto… liberamente…questo DON GIOVANNI 80’S POP SHOW di Molière, presentato al Torino Fringe Festival dalla compagnia teatrale “Il Cerchio di Gesso” hanno voluto dare spazio alla creatività che compete a chi del teatro è parte integrante. Non male l’idea di coniugare un “pezzo classico” con un allestimento moderno. Esercitato con ragione di causa, sottolineando certi aspetti degenerazionale tra uomini e donne in quegli anni ottanta. Idea accettabile, anche se “sfruttata” artisticamente, ci vorrebbe un’asciugatura per renderla più appetibile. Gli attori che si susseguono sul palco sostituendosi a più ruoli sostenendo abbastanza bene la loro parte sono: Elisa Ariano, Mara Scagli, Vincenzo Di Federico, Anna Charlotte Barbera.

Una storia controversa su un parroco del quartiere Brancaccio di Palermo (Italia). Un dramma sconcertante raccontato da Christian Di Domenico, diplomato presso la scuola di Teatro di Bologna. La sua famiglia ha conosciuto Padre Pino Puglisi e lui grazie ai suoi genitori ha avuto il privilegio di conoscerlo, di seguirlo sino a scrivere la sua vita, questa storia in un monologo. Stiamo parlando di U PARRINU (il Parroco),conclusasi in tragedia. Ha debuttato la sua centesima replica a Torino durante il Fringe Festival. La sua interpretazione artistica, legata a quei pochi momenti scherzosi lasciano poco spazio vuoto allo spettatore poiché coinvolto dall’enfasi di chi racconta il dramma e legato spiritualmente tale a renderlo un tutt’uno di questa esibizione… e se nel narrare il monologo… fuori esce una lacrima… è più che comprensibile…

Sarebbe d’uopo che ogni individuo leggesse il “libretto d’istruzione” come hanno dimostrato Onda Larsen Torino con lo spettacolo a episodi intitolato: CRISI ISTRUZIONI PER L’USO. Portato al Torino Fringe Festival, i personaggi di questa rappresentazione sono: Riccardo De Leo, Lia Tomatis e Gianluca Guastalla. Una serie di sketch, simpatici ma privi di enfasi emotiva per un festival di questa portata, del resto siamo certi che la compagnia sa fare di meglio e questo il pubblico è consapevole, avendo assistito a lavori di tutto rispetto.

Torino (Italia), 5 maggio 2014