La primavera è cominciata, così come i germogli
iniziano a crescere sui rami degli alberi e per incanto il fiorire dopo una
lunga riflessione invernale, si affaccia la terza edizione del Torino Fringe
Festival. Gli organizzatori, che non sono propriamente quelli che abitualmente
creano eventi, bensì mettono a disposizione (con dedizione) il loro
attaccamento alla cultura e senza fare della retorica sulla lettera maiuscola
della parola dimostra a proprie spese e tanta sofferenza l’avvenuta
presentazione del terzo anno di questo “indotto culturale dimostrato nelle due
precedenti edizioni”. Ora non desideriamo tediarvi con cifre e numeri alla mano
e neppure con i nomi degli ideatori di questo “emulo di evento”, scriviamo solo
che sono bravi, intendiamo invece, porre l’accento su ciò che si è potuto fare
se si crede in un progetto! Le istituzioni come sempre “hanno ai piedi” scarpe
di piombo e pelle di salame sugli occhi forse giustamente. Nonostante questo a
ragione o torto, per quest’anno si sono sbilanciati offrendo non solo il
patrocinio ma anche denaro. Forse hanno capito che questi giovani fanno sul
serio e realizzano cose a dir poco interessanti per la “vetrina di Torino
invece di quelle persone che sedendosi sugli scranni… parlano, parlano… senza
concludere… a differenza che essi non parlano, ma concretano. Possibile che non
si possa comprendere la filiera o l’indotto che ruota intorno a questo evento…
andando a favore non solo della Città di Torino ma a tutta la cittadinanza! Il
Torino Fringe festival non è come hanno detto in Conferenza Stampa un gruppo di
< volontari perenni > loro hanno dimostrato con cifre alla mano, senza
essere una “Cattedrale nel Deserto” per il lavoro svolto, nell’intento di fare
rete creando sinergie, insieme (Istituzioni e Privati) trasmettendo quel
prodotto che porta benessere non solo alla Città. Durante la presentazione al
Circolo
Esperia in Torino, è intervenuto l’Assessore Luca Cassiani, il Presidente della
Circoscrizione otto Levi Mario Cornelio seguito da altre persone, ognuno
elogiando il progetto. Tralasciando gli sterili pensieri, vediamo in concreto cosa
offre la terza edizione. Come sempre lo spettacolo sarà suddiviso in due gruppi:
Esterno (non a pagamento) e Interno ad un costo simbolico. All’interno della brochure
in modo chiaro, troviamo tutte le notizie inerenti al festival, dalla mappa ai
luoghi di esibizione, la biglietteria (con possibilità di acquistare i
biglietti dalle 17 alle 17:30 sul luogo di spettacolo) con postazione fissa e
relativa accoglienza per chi volesse informazioni sugli eventi o acquistare i
carnet con notevole risparmio. Se poi tutto questo non bastasse a fare capire
che questa manciata di persone (più di sessanta volontari più lo staff, muovono
questa ruota) non scherza… un emittente radiofonica seguirà l’evolversi delle
fasi durante gli spettacoli, messa a disposizione anche per le interviste. Insomma
niente è lasciato al caso, per chi intende seguire il festival dal 7 al 17
maggio 2015. Si incomincia col varo di benvenuto il 6 maggio, al Circolo
AMANTES di via Principe Amedeo, 38 dalle ore 19:00 alle 21:00, quindi siete
tutti invitati al “nastro di partenza” Troppe, sono le cose da scrivere, per
esempio, quest’anno hanno pensato di fregiarsi di un logo: un DODO! Alcuni
potrebbero pensare che non sia di buon auspicio… poiché è l’unico uccello in
grado di non volare… e quindi “ da considerarsi nefasto”, se invece tutti
insieme crediamo in questi giovani che hanno scritto una frase sulla brochure
< Andare a teatro può creare dipendenza… allora non ci resta che scrivere…
la Cultura fa bene alla salute… e forse anche il Dodo… pur non volando, sarà di
presagio lungimirante… perspicace di speranza!
Torino (Italia), 10 aprile 2015
Nessun commento:
Posta un commento