martedì 12 maggio 2015

NATALE AL BASILICO recensione di Daniele Giordano

Ci sono casi o cose che per una qualsiasi ragione, indipendente dalla tua volontà, non ottengono il risultato che tu vorresti! Poniamo il caso che al ritorno a casa, dopo una lunga estenuante giornata di lavoro, desideri coccole… magari, anche più di una… dalla tua amata mogliettina! Oppure: entri in casa salutando premuroso, esponi i tuoi problemi o cosa ti piacerebbe fare, giacchè soli in casa… cerchi… senza risposta… l’affetto della tua amata… Lei, manco ti sente arrivare! Era assorta… non nei pensieri o delle festività in arrivo, bensì dalla musica che usciva dalle cuffie del suo costosissimo I Pone! Che significa? Tutto questo non centra o forse sì, con la storia che siamo per raccontarvi, di sicuro era per introdurvi a ciò che è accaduto al Teatro Monterosa in Torino con lo spettacolo: Natale al Basilico. In scena, l’associazione Decima Arte. Voi vi chiederete cosa c’entra il Natale col basilico… la risposta è semplice: centra, centra! Una commedia dai toni brillanti di cui Valerio Di Priamo può andare fiero, ancor più Matteo Ferrara (che cura anche la regia) e Fabio Clarino (attore principale nei panni di Oreste), entrambi per la traduzione in napoletano e il suo adattamento. Si affianca Barbara Pollice (Carla, sua moglie), il bravissimo Salvatore Palmieri (Vladimir, un russo… con qualche battuta napoletana… al momento giusto), poi abbiamo la simpatica Stefania Paolo in arte Rosa Culetto, suocera e come se questo non bastasse al povero Oreste, anche smemorata… ma ancora… voluttuosa e pasionaria… nei confronti del bel russo, dando una carica vivace al suo personaggio.  Nulla togliere all’interpretazione di Anna Brandino, veste benissimo e in modo adeguato il personaggio di Lilly, con la sua esuberanza (antagonista senza successo di Rosa Culetto) riuscendo a coinvolgere lo spettatore. Seguono poi le due figlie Giada e Giuliana, rispettivamente Giada Torrente e Julienne Cirillo. Le circostanze che coinvolgono l’attore Fabio Clarino sono ben lontane dai suoi desideri amorosi… ritrovandosi la casa piena di “non invitati” ruotando intorno al racconto, raccogliendo sin da subito risate e applausi, dovuto non solo al suo intercalare napoletano, continuando senza smettere per i due atti della recita… Uno spettacolo portato sulla scena con dignità di causa attoriale sino nei minimi dettagli. Volutamente, ho dimenticato il nome dell’attore che chiude in battuta il sipario… è il medico indiano, vestito da Diego Formicola a svelarne il perché possa centrarvi il basilico… non certo noi…

Torino (Italia), lunedì 11 maggio 2015


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