sabato 9 maggio 2015

L’INVASIONE DEL TORINO FRINGE FESTIVAL 2015 recensioni di Daniele Giordano

Ore 19:30, tutti in coda per assistere allo spettacolo Dieci, portato in scena da Elena Dragonetti, protagonista e regista con Raffaella Tagliabue (proveniente da Genova), ritaglia dal romanzo di Andrej Longo (produzione Narramondo & Teatro Altrove) dieci personaggi “cucendogli addosso” dieci monologhi. Nella sua minuta figura, non viene a mancare quell’aggressività drammatica e la sua padronanza mimica, recitato in dialetto abbastanza comprensibile, trasporta lo spettatore in spaccati quotidiani di una Napoli verace, ma potrebbe essere il risultato di tante altre città. Un lavoro eseguito senza fronzoli scenografici e quei pochi ben disposti a rendere comprensibile non la rassegnazione, bensì la pazienza… anzi, come direbbero a Napoli “a’ pacienza”!
Scritto e diretto da Luisa Guarro, ci troviamo di fronte a tutto ciò che lo spettatore vorrebbe o desidera trovare in una narrazione. Riportandoci al senso filosofico di Martin Heidegger, gli attori Francesco Campanile, Luca Di Tommaso e Luca Gallone della compagnia Informale (proveniente da Napoli) e nei rispettivi ruoli della commedia Il Re Ride, troviamo ogni forma di arte dalla drammaturgia alla clownesca passando al gothic e via discorrendo, senza tralasciarne nessuna, recitata in modo soddisfacente sin dal primo dialogo che il Re ha con il suo servitore, per poi proseguire in un crescendo positivo. Ispirata a una fiaba campana i due figli del Re, per poter salire al trono dovranno recuperare una delle piume d’argento dell’Uccello Grifone. Senza dare nulla di scontato alla narrazione, ci ritroviamo a ripercorrere il gesto di Caino nei confronti del fratello Abele, ma le sorprese in questa fiaba dalle tinte noir… non finiscono mai…!
Il Cerchio di Gesso (Torino), propone Le Cose, uno spettacolo “sofferto nel suo debutto” per fattori esterni alla recita o alla stesura del racconto, giacché non sempre si riesce a produrre effetti sorprendenti con i pochi mezzi a disposizione, questo potrebbe essere un dato di fatto, di certo già dalle prossime recite l’autore e regista porterà modifiche rendendolo ancor più attraente di quello che è già stato! Gli attori Elisa Ariano e Vincenzo Di Federico, hanno dato a questo lavoro la loro sorprendente capacità di coppia vogliosa nel possedere agiatezze… per poi ricadere nella vera realtà… Sembrerebbe avere in un certo qual modo una relazione al racconto de “la cicala e la formica” ma si tratta di un viaggio di scelta tra la parola < libertà e felicità >. La scenografia riflette sul pubblico… forse l’anima che c’è in ognuno di noi!


Torino (Italia), venerdì 8 maggio 2015

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