Ore 19:30, tutti in coda per assistere allo
spettacolo Dieci, portato in scena da Elena Dragonetti, protagonista e regista
con Raffaella Tagliabue (proveniente da Genova), ritaglia dal romanzo di Andrej
Longo (produzione Narramondo & Teatro Altrove) dieci personaggi “cucendogli
addosso” dieci monologhi. Nella sua minuta figura, non viene a mancare
quell’aggressività drammatica e la sua padronanza mimica, recitato in dialetto
abbastanza comprensibile, trasporta lo spettatore in spaccati quotidiani di una
Napoli verace, ma potrebbe essere il risultato di tante altre città. Un lavoro
eseguito senza fronzoli scenografici e quei pochi ben disposti a rendere
comprensibile non la rassegnazione, bensì la pazienza… anzi, come direbbero a
Napoli “a’ pacienza”!
Scritto e diretto da Luisa Guarro, ci troviamo
di fronte a tutto ciò che lo spettatore vorrebbe o desidera trovare in una
narrazione. Riportandoci al senso filosofico di Martin Heidegger, gli attori
Francesco Campanile, Luca Di Tommaso e Luca Gallone della compagnia Informale (proveniente
da Napoli) e nei rispettivi ruoli della commedia Il Re Ride, troviamo ogni
forma di arte dalla drammaturgia alla clownesca passando al gothic e via discorrendo,
senza tralasciarne nessuna, recitata in modo soddisfacente sin dal primo
dialogo che il Re ha con il suo servitore, per poi proseguire in un crescendo
positivo. Ispirata a una fiaba campana i due figli del Re, per poter salire al
trono dovranno recuperare una delle piume d’argento dell’Uccello Grifone. Senza
dare nulla di scontato alla narrazione, ci ritroviamo a ripercorrere il gesto
di Caino nei confronti del fratello Abele, ma le sorprese in questa fiaba dalle
tinte noir… non finiscono mai…!
Il Cerchio di Gesso (Torino), propone Le Cose,
uno spettacolo “sofferto nel suo debutto” per fattori esterni alla recita o
alla stesura del racconto, giacché non sempre si riesce a produrre effetti
sorprendenti con i pochi mezzi a disposizione, questo potrebbe essere un dato
di fatto, di certo già dalle prossime recite l’autore e regista porterà
modifiche rendendolo ancor più attraente di quello che è già stato! Gli attori
Elisa Ariano e Vincenzo Di Federico, hanno dato a questo lavoro la loro
sorprendente capacità di coppia vogliosa nel possedere agiatezze… per poi
ricadere nella vera realtà… Sembrerebbe avere in un certo qual modo una
relazione al racconto de “la cicala e la formica” ma si tratta di un viaggio di
scelta tra la parola < libertà e felicità >. La scenografia riflette sul
pubblico… forse l’anima che c’è in ognuno di noi!
Torino (Italia), venerdì 8 maggio 2015
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