Presentato alle Fonderie Limone di
Moncalieri (Torino), uno spettacolo dalle sottili sfumature riportando alla
mente i nosocomi, facendo riflettere i presenti su quello che c’è stato prima
della legge Basaglia. Il testo, rivisitato dalla mano esperta e la presenza di
Eugenio Gradabosco come regista, ha contribuito molto allo sforzo della
compagnia Gli Instabili, cercando con la recita, di rendere la commedia: Pazzi
di Piero Dattola (vincitore del premio speciale Oltreparola 2005)… meno
cruente. L’autore è convinto (del resto anche noi) che qualunque sia la
situazione ci sarà sempre (purtroppo) una gerarchia da rispettare, anche tra le
mura di un manicomio. Per questo troviamo in scena personaggi come il tiranno,
sebbene il suo stato fisico non sia dei migliori, continua a voler essere un
autocrate. Il profeta, con i suoi simpatici e spumeggianti anatemi. La madre
che si prende “cura di tutti i presenti” trascinando e cullando un fardello di
stracci come se fosse l’ultimo nato. Poteva mancare un Romeo con la sua dorata
Giulietta, no di certo. La galleria delle persone coinvolte continua con
l’inventore che spera di fuggire dal luogo attraverso una formula matematica.
Una lussureggiante sciantosa e sue movenze languide da ammaliatrice. Poi è la
volta di quello che si presta a tutto: L’inserviente. Non dimentichiamoci
dell’accumulatrice, nel suo “nascondiglio segreto” si può trovare di tutto.
Infine, come in ogni favola che si rispetti, anche in questa bizzarra commedia troviamo
il cattivo, cioè il criminale… e come tale sarà punito! La musica suonata sebbene
si sentisse appena, aiutava la rappresentazione scenica che a dispetto di
questi fattori ha reso lo spettacolo grazioso, com'è stata l’interpretazione di
Simona Bocchino. Il risultato, forse quello che conta, è stato che il pubblico
a gradito la recita, anche se per i membri de Gli Instabili, la strada del
palcoscenico è ancora lunga.
Torino (Italia), lunedì 6 giugno 2016
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