E’ bello pensare che le favole
esistano e spesso diventano pure realtà. E’ capitato alla nostra protagonista
che sin da piccola amava esibirsi in diverse performance, poi un annuncio per
un casting restando in attesa di una risposta… ha compreso la via da scegliere.
In sintesi questa è la storia di Simona Randazzo, ma le molteplici esperienze
l’hanno portata ben oltre a quel provino fatto al tessuto aereo, selezionata come
burattinaia, ora lavorerà con il famoso Cirque du Solei. Proveniente da un
piccolo paesino non lontano da Prato (Firenze). Un bel giorno decise di seguire
la sua vocazione… trovandosi di rimbalzo alla stazione Porta Nuova di Torino
all’età di trentatrè anni. Prende contatto con la scuola torinese: Atelier del
Teatro Fisico Philip Radice, ma con insegnamento americano, è stato allievo di
Jacques Lecoq, grande esperto del settore. La nostra protagonista, proprio come
in una novella, per pagarsi gli studi si esibiva ai semafori come giocoliera,
uno in particolare sul Corso Giulio Cesare. Forse perchè era non lontano dalla
scuola dell’Atelier situato in via Carmagnola 7 a Torino, sul Corso Giulio
Cesare. Incomincia a mostrarsi in altri spazi come il Teatro e Caffè della
Caduta, due locali piacevoli e particolarmente unici nel suo genere (vedi
recensioni sul blog http://lonevolfilm.blogspot.com).
La magia si presentò nei pressi della Gran Madre, fu proprio lì che per la
prima volta si fece vedere con il suo intrattenimento di burattinaia… quando si
dice fermo al semaforo, in attesa del
verde, dentro un’automobile c’era un insegnante di giocoleria! Questo racconto,
per Simona si è risolto con una conclusione felice dopo tanti sacrifici, ma
potrebbe essere un monito, un incoraggiamento a tanti altri artisti: non si
deve mai abbandonare la speranza di rincorrere il successo!
Torino (Italia), mercoledì 18
marzo 2015
Nessun commento:
Posta un commento