L’evolversi
del tempo contemporaneo non lascia spazi vuoti, è così diventa trend un
capannone dismesso con macerie lasciate in attesa di essere trasportate
altrove, ottimo per un set fotografico. Oggi più di ieri è importante creare
emozioni e fare tendenza! Non è facile e non tutti sono in grado di essere
all’altezza di questo compito. Qualche decennio fa, Torino era considerata una
città “dormitorio” poiché la nostra punta d’orgoglio era industriale, sebbene
avessimo in seno idee a dir poco geniali, ma difficile metterle in pratica per
via della restrittezza di pensiero dell’epoca. Ora la realtà si è modificata,
la forma mentis aperta è rivolta al futuro, tant’è che continuano a “prelevare
le nostre idee facendole passare per proprie” la storia insegna,
senza fare nomi e cognomi su quanto hanno esportato sino ad oggi dalle nostre
fucine mentali, le quali sfornano e lavorano a pieno ritmo con ottimi
risultati. Non è questo l’argomento da trattare, ormai le cose sono cambiate
quasi radicalmente. Siffatta ouverture era per entrare nel vivo dell’articolo.
Un esempio recente che forse pochi conoscono è come una fabbrica di birra nata
con la sua attività nel 1862
per concludersi intorno al 1975, qui è giusto fare il nome: Birrificio Metger,
un edificio storico del liberty torinese, firmato dall’architetto Pietro
Fenoglio. Da questo trend e mura in disuso da anni, per il desiderio di due
associazioni torinesi, Innovazione club di lavoro e MicroMacro Art Zone, pur
senza fondi pubblici hanno investito, pensando di assegnare all'interno, degli
spazi a qualsiasi forma di creatività. Completamente ristrutturato, è diventato
un luogo
must d’incontro per artisti e appassionati che cercano di dare un impulso allo
sviluppo del loro territorio. Così è nato il CCCTo: Centro di Cultura
Contemporanea in Torino, una Casa delle Arti di tutte le Arti. Senza fare il
minimo rumore, da questo centro ogni anno transitano da ogni parte d’Italia e
dall’Estero le giovani promesse della danza nazionale e internazionale, merito
senza dubbio per la presenza in loco della danzatrice Kichenko, ballerina del Bolshoi Ballet di Mosca,
laureata presso la Bolshoi Ballet Academy di Mosca, direttrice artistica e
didattica di ExelDance Project Alta Formazione Coreutica con un progetto di
residenza permanente e ospite nella struttura. Tutto ciò per una summa di cosa bolle in
pentola in Torino, esattamente in via Pinelli, 63/a oltre per parlare di come è
breve la distanza tra Torino e New York. Vi chiederete cosa centra… centra...!
L’occhio
attento di un fotografo questa volta è stato ammagliato da quella visione
tipica americana, apparsa visitando questo luogo. In un “click” e la genialità
del medesimo, coadiuvato da altrettanto brave o bravi patner, potevano generare
l’Evento! Già dall’accoglienza si nota che tutto non è lasciato al caso. Lista
nominativi, personale adeguato e riservato, entri… è il caso di dirlo: entri in
un’atmosfera tipica newyorkese e Marco Carulli con la sua cravatta a
stelle&striscie ha voluto condividere con i suoi ospiti. Ti accoglie cordialmente,
poco lontano con il sorriso si affianca la carismatica Mirella Rocca, sempre al
centro di grandi eventi. Sono loro gli artefici dell’evento: Torino – New York,
mai stati così vicini. Un evento che ha registrato invitati provenire anche da
lontano. Nomi sconosciuti, altri conosciuti ai più come i Mammuth (Diego e
Fabio), Alessandro Novazio Griffi, Torino Magazine, la danzatrice Olha
Povshera, registi cinematografici e televisivi, giornalisti, difficile
ricordare i loro nomi, erano veramente tanti. E’ il caso di dirlo, una marea di
persone. Tutto gestito in modo ineccepibile compreso il prezioso buffet servito
da Mauro Bertino. Una parete piena di scatti fotografici su la citta di New
York. Il susseguirsi di brevi intermezzi artistici, avvicinandosi al clu della
serata, la brava Milly Milena Campanas ha presentato la sfilata con deliziose
modelle, tantissime per menzionarle tutte. Vestivano capi dell’atelier Vogue
Spose del talentuoso stilista Dario Barbero e dell’emergente Matteo Vincenti,
impreziosite dalla collezione del brand 10 m2, presente la signora Rossana
Passarella, intenta a spiegare la naturale eleganza e qualità artigianale dei
bijoux indossati dalle modelle. Le acconciature manipolate da due esperti e
fantasiosi hair stilist Pietro D’Aria e Francesco Giandinoto, il trucco della
Mikiland Accademia. Dove c’è evento loro non possono mancare i fotografi,
sempre attenti a non perdere una serata artistica e dei personaggi intervenuti,
pronti a cogliere scatti sorprendenti per unirli al Concorso Fotografico "Live":"NewYork" magari provando le
tecniche delle nuove macchine
fotografiche presentate da Ferroglio Foto. Una
serata da non dimenticare e forse da ripetere… prima che anche quest’idea…
voli… altrove!
Torino (Italia), 28 ottobre 2013