Il MAUTO (Museo Nazionale Automobile Torino
– C.so Unità d’Italia), è sinonimo di custode e testimone della
creatività artigiana e industriale, un’officina in continua
trasformazione, dall’Open Garage con
la sua scuola di restauro, al Design completamente “riallestito”
ospitando mostre contemporanee come CROSSROADS “On The Roard”
inaugurata ieri, visitabile sino al 25 giugno. Un viaggio attraverso
le contaminazioni degli anni 1950/60 tra Italia e Stati Uniti dove il
pubblico avrà modo di vedere esposte
auto americane e italiane d’epoca, fotografie e filmati, opere
d’arte, manifesti pubblicitari dal dopoguerra al boom economico,
curatore artistico di questa
sorprendente mostra è Luca
Beatrice, la parte tecnica è
affidata a Rodolfo Gaffino Rossi
direttore del MAUTO, patrocinio
dell’evento è del
Consolato Generale degli Stati Uniti d’America con
sede a Milano.
La prima parte del percorso espositivo, è
un viaggio immerso nel fascino visivo tra
musica
e cinema, con quadri
di
autori come Andy Warhol, Roy Lichtenstein a Rotella, Schifano e tanti
altri che bene hanno saputo raccontare l’immaginario di un’epoca
che si stava evolvendo e trasformandosi.
Si apre in bellavista con
la lussuosa e ineguagliata Lincon
Continental, berlina del 1961, la cui storia è legata a Presidenti e
uomini d’affari. Il Presidente del MAUTO, Benedetto Camerana, ha
dichiarato: Dopo la mostra dedicata a Giorgetto Giugiaro e il premio
La Matita d’Oro a lui
consegnata, eccone un’altra altrettanto di successo: ROSSROADS.
E’
uno dei passaggi del lavoro che il Museo ha avviato sul design
dell’auto e sulla centralità internazionale della cultura italiana
in particolare quella torinese. Il Car Design viene qui declinato nel
suo valore cruciale tra Italia e USA, processo di catalizzatore di
movimenti trasversali a tutta la cultura estetica e visiva del
dopoguerra. Il pubblico avrà modo di vedere esposte tredici vetture
che corredano questi “due mondi” così lontani ma vicini nel loro
splendore. A questo evento non poteva mancare come “ospite
speciale” la Packard Super-Eight 1501 del 1937 completamente
restaurata grazie all’intervento di Nicola Bulgari che per
l’occasione ha prestato al MAUTO cinquantasette autentici modellini
di vetture americane. A valorizzare e descriverne il processo
creativo come atto di scambio e passaggio tra il lavoro, il Museo e
la cultura italiana, soprattutto torinese, afferma, il Direttore del
MAUTO Rodolfo Gaffino Rossi, racconta come i creativi – artisti,
intellettuali e designer si siano lasciati permeare dagli eventi
socio-politici di un’epoca che fu rivoluzionaria nella
certezza che tutto questo sia di
ispirazione e insegnamento alle nuove generazioni. Dal
salone centrale, ci spostiamo nelle tre
macro aree espositive dove
si snodano tematiche come La
roads e il Cinema, Hollywood,
le Dive e i Latin Lovers, un
percorso che va dal cinema alla
letteratura (fumetti compresi), dalla pittura alla fotografia. Sono
gli anni di Jack Keruac e Allen Ginsberg, il consumismo, il mito
della “Città degli Angeli” il neorealismo di De Sica, Pasolini
delle Pin Up e l’intramontabile James Dean. E per finire un
commento del curatore artistico e critico d’arte Luca Beatrice: Tra
la fine della Seconda Guerra mondiale e la metà anni sessanta, in
Europa e negli States si assisteva a un fermento culturale
difficilmente ripetibile verificandosi una rivoluzione intellettuale
ed estetica ad ampio raggio coinvolgendo l’arte, la musica, il
cinema e la pubblicità. Un processo innovativo che contamina
l’industria e quell’automobilistica, dando luogo a esperienze
creative interessanti. Una mostra che attraversa due continenti,
vent’anni di storia e milioni di vite che vede da una parte i
movimenti giovanili americani, artistici e letterari, dall’altra il
realismo italiano con i suoi riflessi del medesimo specchio, chiamati
a descrivere la ricostruzione di un paese appena uscito dalla guerra.
La retrospettiva nasce con l’intenzione di aggiungere un tassello
fondamentale nella storia del design, poiché le influenze reciproche
delle due scuole di stile italiana e americana, sono state nel
secondo dopoguerra il motore di tutte le future evoluzioni della
progettazione, ecco perché è il caso di fare un sopralluogo
visitando questa mostra senza precedenti aperta al pubblico.
Torino (Italia), mercoledì 29 marzo 2017
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