lunedì 9 marzo 2015

SCACCO PAZZO recensione di Daniele Giordano

Nessuno pensava nel 1991 che questa commedia potesse diventare un successo, fu portata sulla scena da tre grandi artisti come Alessandro Haber, Monica Scattini, Vittorio Franceschi, per la regia di Nanni Loy che per l’occasione ha curato la regia teatrale, consacrandolo in seguito insieme allo spettacolo, confermato dai numerosi premi vinti, in Italia e all’estero. Dopo vent’anni è messa in scena una nuova versione dal trio Nicola Pistoia, Paolo Triestino e non ultima Elisabetta De Vito, nei rispettivi panni di Valerio, Antonio, Marianna, senza togliere nulla a quella del Franceschi. Il testo ci riporta a un incidente stradale provocato da Valerio, dove perse la vita, la futura sposa di Antonio proprio nel giorno delle nozze. La traumatica tragedia, forse per un senso di colpa si trascina negli anni, al punto che Valerio si prendesse cura di suo fratello Antonio, un regredito psichico, sino a che nella sua vita appare la splendida Marianna. Da questa entrata s’intrecciano vicende ancor più tragiche, oltre la grigia vita in comune, senza un preciso futuro. Scacco Pazzo, è’ una commedia dalle tinte forti suscitando emozioni, contemporaneamente intrattiene e intenerisce, dove fantasie e amarezze ordiscono la trama dello spettacolo debuttato al Teatro Erba in Torino. Marianna, capitata, quasi per caso in quella dimora sembrava spalancare le finestre alla primavera facendo entrare nella vita dei due quel colore che potesse ravvivare il loro quotidiano… Beh, non è da noi togliere il gusto del finale di questa scioccante recita, diciamo solo che anche gli attori citati, con grande perizia, tra gli applausi hanno accontentato gli spettatori.


Torino (Italia), lunedì 9 marzo 2015

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