lunedì 31 ottobre 2011

OÌCHE SHAMHNA - HALLOWEEN recensione di Daniele Giordano

Siamo nel periodo di Halloween, una simpatica usanza arrivata sino a noi dall’America, come tutti pensano, ma l’origine della tradizione è in realtà proveniente dalla lontana Irlanda l’origine della notte di Halloween o come la chiamano in gaelico Oìche Shamhna il dio dell’inverno e dell’oscurità, è più caratteristicamente collegata alla festa celtica di Samhain, originariamente scritto Samuin, mantenuto storicamente dai Gaeli e dai Celti e significa approssimativamente fine dell'estate. Racconta la leggenda, che in questa notte tutto può accadere. Le porte del regno del bene e quello del male si aprono lasciando uscire i loro spiriti. Si narra che tra tutti i demoni, il più terrorizzante è Puca, l’aiutante di Samhain, per questo i bambini si travestono con orribili maschere affinchè nessun demone e tanto meno Puca possa avvicinarsi a loro. Questa potrebbe essere la trama di un film dell’orrore, ma in realtà lo spettacolo di domenica 30 ottobre al Teatro Crocetta di Torino, non era per niente orripilante, anzi la platea era gremita di bambini vestiti consoni per l’occasione. Sì perché a teatro era in programma una fiaba in musica per grandi e piccini sulla nota festività. Un racconto fiabesco con tanto di attori e un quintetto strumentale, composto da Yuri D’Agostino, attore; Patrizia Lomuscio, canto; Francesco Ficarelli, violino; Margherita Monnet, violoncello; Carlo Lo Presti, chitarra; Alessandro Molinaro, flauto; non ultima, l’anima dello spettacolo, la brava Kay Mc Carthy, canto, arpa celtica e bodhran (tradotto significa sordo), un tamburo (forse l’unico) che si suona in maniera del tutto diversa dagli altri, emette un suono pari al battito del cuore. La Kay, nativa di Dublino profonda studiosa conoscitrice, portavoce della tradizione musicale irlandese in Europa, stimata anche all’estero, ha dedicato la sua vita agli studi facendo conoscere il gaelico e le melodie popolari, recuperando le origini veritiere della festa di Halloween. I suoi racconti, adatti a grandi e piccini, senza che questi possano in qualche modo spaventarsi, anzi i bambini sono attenti a carpire gli attimi che sono sfuggiti magari a qualche adulto. Una festa riuscita quindi, per la settima edizione di Micron nella sua rassegna di Opere da Camera di cui la Direzione Artistica è di Roberta Faroldi, ma non solo anche per festeggiare il 25° compleanno dell’Associazione Culturale MITHOS sotto la Direzione Artistica di Antonella Lo Presti.

Torino (Italia), 31 ottobre 2011

ORE 21.00 UN TEATRO, TRIBUTO A MINA recensione di Daniele Giordano

Ore 21:00 un teatro, il sipario si apre, il brusio in sala va scemando… lo spettacolo inizia! Così è iniziato il concerto al Cinema-Teatro Cardinal Massaia di Torino, di recente ristrutturazione, una gestione giovanile grintosa e professionale incominciando dalle scelte oculate nella pianificazione del cartellone 2011/12, uno tra questi è lo show presentato, un tributo alla cantante, la grande MINA. Per parlare di questo tributo, dobbiamo tornare leggermente indietro nel tempo per capirne il senso e il perchè. Non basta alzarsi una mattina bofonchiando e assonnato dire, facciamo un tributo alla grande cantante. Galeotta fu quella sala d'incisione… o forse no! Un progetto partorito per gioco, pur sapendo che il parto avrebbe potuto avere un travaglio problematico, ormai felicemente superato. Sì perché Viale Mazzini oltre a essere il nome di un viale è anche coraggiosamente il nome del complesso musicale del quale stiamo parlando. Ogni singolo membro proviene da esperienze diverse nel campo musicale, con una preparazione alle spalle dimostrata degnamente sul palco. Generalmente, quando si presenta una formazione musicale lo si fa in modo diverso, questa volta è gradito dare spazio al componente che raramente si nota nel complesso poiché è sempre segregato in maniera da vedersi poco a differenza degli altri componenti, stiamo parlando di Luca Giolo batterista, ricercato nei suoni, li esegue giocherellare con un altro strumentista Federico Croci bassista, sono pochi i bassisti che durante la propria esibizione si muovono con swing ascoltando le vibrazioni della musica che fuoriesce dal suo strumento, alla chitarra troviamo un bravo Angelo Polimeno, a lui si deve questa combinata situazione di unione dopo aver sentito casualmente cantare una canzone di Mina da Cinzia Bellini: la voce, il soffio vitale del complesso, con pacatezza comunica al pubblico di non essere timidi e farsi coinvolgere dai brani da lei cantati. Intonando “Tintarella di luna” le persone in sala non aspettavano che questo, non stavano più nella propria pelle, il pubblico raccoglie l’invito incominciando a cantare con lei, "surfeggiandosi" nelle poltrone, esultanza plateale. La Bellini per certi aspetti, sotto particolari colori di luce potrebbe anche avere una leggera somiglianza alla cantante, ma se qualcuno pensasse che in qualche modo la cantante Cinzia Bellini durante il suo show desidera fotocopiarla si sbaglia, tutti loro ambiscono per stima farne un tributo alla grande, inimitabile Mina… riuscendoci molto bene! Una chicca si è aggiunta al gruppo, uno strumento particolarmente delizioso, l’archetto tenuto dalle piacevoli mani di Anna Maria de Simone fa vibrare le corde del violino emettendo suoni delicati che creano quella giusta atmosfera di cui lo show si pregna. Tra una canzone e l’altra, una figura si aggira durante lo spettacolo, non è il tormentone abituale, si potrebbe definire un personaggio che sa entrare al momento giusto sul palco, affianca parole alle canzoni cantate con la voce calda, impostata quella del valente Bruno Romeo, concedendosi in un simpatico sketch, simboleggiando un diavoletto.

Torino, (Italia), 31 ottobre 2011

AMNISTIA il film recensione di Daniele Giordano

Serata affollata quella promossa al Cineporto da Piemonte Movie non solo per presentare il programma del festival che si svolgerà dal 06 /11 marzo 2012, ma per aver invitato un’ospite
è il suo film, presentato recentemente al Festival di Berlino, Bujar Alimani, regista Albanese che ha presentato in anteprima il film Amnistia. La comunità Albanese è accorsa al suo richiamo “invadendo pacificamente” la sala Movie del Cineporto tant’è che le persone rimaste fuori hanno dovuto aspettare il secondo turno per vedere il film.
Recensione:
… Il film è lo specchio di una o più famiglie provinciali che vive le tematiche Economiche/Politiche di un popolo legato ancora alle tradizioni. Racconta la realtà di due presenze che esistono ora in Albania, si contrastano tra loro, corrono parallelamente, alle volte anche incrociandosi e quando questo accade diventa dramma… Il regista Bujar Alimani, con questo film ha posto l’accento su problematiche antiche quale il Patriarcato, purtroppo ancora oggi presente e il desiderio di esprimere la libertà, quella individuale. Parola universale, ma quando queste due realtà s'incontrano, nasce il dramma creando a volte tragedie, di cui tutti i personaggi sono vittime. Il taglio fotografico, il colore delle immagini nel film “ Amnistia “ del regista Bujar Alimani sono ricercati minuziosamente rispecchiando il neorealismo italiano…

Torino (Italia), 31 ottobre 2011

venerdì 28 ottobre 2011

PARLIAMO DI VARIETA’ – OGGI MINA – recensione di Daniele Giordano

Parlare della cantante Mina è facile nonostante la sua scelta di non apparire in pubblico, i suoi fans seguono e acquistano i dischi prodotti senza abbandonarla mai. Quando invece si tratta di mettere in risalto i varietà da lei condotti, incomincia a essere un tantino più complicato poiché si tratta di selezionare le parti migliori che ha voluto dedicare al suo pubblico, partendo da lontano, quando la televisione era ancora in bianco e nero. Una scelta davvero difficile! Ci prova accettando la sfida con il secondo appuntamento la compagnia di spettacolo Barbari Invasori, che nel suo cartellone, dopo Raffaella Carrà ha messo in scena al Teatro Araldo di Torino lo spettacolo – Brava… che non è peccato ma è fantastico: Mina – Un varietà variegato, ricco di ricordi e canzoni che hanno fatto epoca, ripercorrendo un a parte della sua vita, tra battute e situazioni inerenti al soggetto. Certamente il regista di questo piacevole intrattenimento, avrebbe desiderato avere sul palco per l’occasione un presentatore dalla voce impostata da fare accapponare la pelle, carismatico, bello magari palestrato, alto, insomma quel personaggio che tutte vorrebbero accanto per andare a fare shopping. Insomma, come si dice in termini moderni – un Adone – ma per i tempi recenti che sono all’insegna del risparmio, si è dovuto accontentare e come lui anche agli intervenuti che si sono dovuti sorbire per mancanza di fondi chi ha dovuto occupare il posto di quel magnifico presentatore di cui parlavamo. E chi se non lui, l’unico che potesse assumersi il fausto compito: Walter Revello, l’uomo dalle mille sfaccettature, considerando che il suddetto varietà è partorito dalla propria mente in collaborazione con la sua compagnia. Lo spettacolo scorre briosamente, è ben strutturato, piacevole nel suo genere, interagisce col pubblico in sala dando in omaggio biglietti per futuri spettacoli. Le uscite degli attori che si susseguono sul palco sono apprezzate dal pubblico ad iniziare dalla preparata cantante Lucrezia Chionna calatasi spiritosamente nella parte; la fedele valletta Stefania Sirianni di cui il Revello non può farne a meno, ella ama apparire “imbranata” ma in realtà non è così; l’entrata classica e la lettura delle citazioni interpretate dal bravo Michele Giaquinto; Anna Maria Pasquinelli castamente vestita, una ragazza con sani principi morali, appartenente a un non ben definito movimento contro i testi scandalosi delle canzoni, la sua presenza è per chiedere di sottoscrivere una petizione per cacciare il malcostume dai testi sua assistente, Angelica Tafuro nelle vesti di una goffa collaboratrice; la simpatica gossip woman Titti sa tutto di tutti, ma gli occhi e… non solo quelli sono rivolti al suo boy Tony (Roberto Cozzone), un essere dai modi truci; Il fan Andrea Cirillo che della cantante Mina sa tutto, ma proprio tutto… persino quando esce di casa per fare la spesa. Una serata con un varietà che mette allegria e di questi tempi ci aiuta, adatto a tutti anche per il prezzo d’ingresso!

Torino (Italia), 27 ottobre 2011

martedì 25 ottobre 2011

LA BONTA’ DEL TRIONFO - OPERA BUFFA recensione di Daniele Giordano

Con - LA BONTA' DEL TRIONFO - il maggior successo del prolifico Iacopo Ferretti, messo in musica da Gioacchino Rossini, meglio conosciuta come Cenerentola opera buffa dell’autore, di cui molti suoi libretti sono oggi pressoché dimenticati. Una curiosità è sapere come nacque. Questi due Signori, mezzi addormentati per la fatica dovuta al lavoro, il Ferretti propose a Rossini un’opera lirica – Cenerentola – quest’ultimo per sfida chiese se fosse stato in grado di scriverla e in quanto tempo, alla battuta Ferretti rilanciò la sfida chiedendogli di metterla in musica appena finito. Tutto fu pronto in un mese. Ed ebbe il successo meritato! Con questa opera Valter Carignano dell’associazione L’Opera Rinata, apre la sua stagione lirica al Teatro Araldo di Torino e come sempre fedele ai suoi principi, ha voluto dare spazio a quei giovani provenienti da tutta Italia, meritevoli cantanti lirici selezionati attraverso audizioni e corsi di perfezionamento fornendogli la possibilità di salire su un palcoscenico con tanto di pubblico. Sebbene per alcuni di loro fosse la prima volta, il pubblico ha apprezzato la Cenerentola (Takako Yoshida), un bravo Don Magnifico (Valter Carignano), il principe Don Ramiro (Yasushi Watanabe) che si finge servitore, Dandini (Luca Ludovici) il servo che si finge principe, il saggio Alidoro (Gianluca Lentini) nella finzione di accattone, Tisbe la sorellastra di cenerentola (Yulia Kuniavskaia), Annalisa Amorati nelle vesti della sorellastra Clorinda. Il regista Valter Carignano ha voluto contornare all’interno della favola con situazioni piacevoli animali, collocando due ballerini dalle sembianze di una gattina (Etrusca Di Galante) e un gatto (Alecio Chiri). Uniti a loro, in una girandola nei diversi cambi di personaggi: Clementine Dorleans, Francesca Patrucci, Federica Vietti, Francesca Cembrano, Martina Rubino, Greta Terlizzi, Andrea Montagnoli, Simone Stefanelli. Il Teatro Araldo di Torino, anche se leggermente ubicato fuori da quello che abitualmente consideriamo centro cittadino (che poi non è così lontano dal centro città), ha volutamente messo a disposizione nella sua attuale programmazione grandi titoli di opere per gli amanti della lirica pertanto, è un teatro certamente da non sottovalutare, considerando le proposte del cartellone 2011/12.

Torino (Italia), 23 ottobre 2011

giovedì 20 ottobre 2011

UN CABARET TUTTO IN ROSA recensione di Daniele Giordano

Tanto per non farci mancare nulla, Torino ha il suo cabaret in rosa, l’unico in Italia nel suo genere. Sì, tutto al femminile. Il debutto della stagione 2011/12 è iniziato al teatro Araldo, sul palco si predisponevano a entrare in scena Femina Ridens, uno spettacolo capitanate da Viviana Porro che in questi giorni festeggia il suo compleanno. Dal palcoscenico fuoriescono battute su ambo i sessi che il pubblico accoglie volentieri. A fare da apripista è Cristina Maffucci, seguita a ruota da un personaggio commentato da Desirée Icardi, con una trovata niente male: - uomo in discoteca si avvicina ad una donna con una sigaretta, Lei sa come fargliela accendere - prosegue l’esilarante comicità di Paola Ruffo, solo a vederla non puoi fare a meno di ridere, tant’è che gli applausi le interrompono la battuta finale, coinvolgendo l’attrice quasi ad uscire dal personaggio. La carrellata di umorismo continua con altre cabarettiste: Elena Ascione, Federica Ferrero, Annalisa Arione, Laura Grassi,daranno il meglio di sé al pubblico del Teatro Araldo con le loro trovate. Tutte ospiti della chermesse, sino all’arrivo della bravissima Vanessa Giuliani, conosciuta da tutti nel mondo canoro francese, praticamente una Guest Star, incomprensibile nel linguaggio, non si riesce a comprendere con quale linguofono (un connubio tra Franco-grugnito) si esprime. Interpreta una famosissima canzone che di francese non ha nulla neppure l’accenno. Il nuovo personaggio gli calza a pennello, è parte di essa, strutturato in modo semplice, molto ironico e gradito dal pubblico. E poi ancora altri personaggi… e ancora… ancora. Se desiderate passare una serata spensierata, diversa dal solito non mancate al prossimo appuntamento.

Torino (Italia), 20 ottobre 2011

martedì 18 ottobre 2011

L'INTEREZZA NON E' IL MIO FORTE recensione di Daniele Giordano

Un’associazione teatrale che si occupa di teatro civile. Gli artisti hanno presentato al Teatro Araldo di Torino il suo teatro comico musicale, a volte considerata secondaria, forse perché non siamo abituati ad assistere alle loro rappresentazioni. Una comicità ricercata e sviscerata nel profondo della vita di tutti i giorni tra gli aspetti della quotidianità, da essa prende spunto per i suoi lavori. Nello spettacolo dal titolo: femMinaVagante, si assiste a una girandola di attori come fossero anime di un unico personaggio… il femminile, messo in scena mescolando – teatro e canzone – Parlare di femminile oggi, senza essere tacciati di femminismo, è di fatto un movimento complesso ed eterogeneo, sviluppato con caratteristiche peculiari in ogni epoca. Svincolarsi dal concetto uomo-donna è impresa quasi impossibile. Lo spettacolo prosegue in un susseguirsi di passaggi e cambi di scena che sì intersecano dalla caccia alle streghe alla legge sulla fecondazione assistita, passando dal pensiero di Simone de Beauvoir e Kate Millet, riesaminando a modo loro il pensiero di Freud, ancora oggi dominante. Passando tra il serio ed il faceto, accenna testimonianze e studi medici sulle differenze di genere. Per non farsi mancare nulla, ironizzano su alcune similitudini tra i due sessi, spiegati con disinvoltura e risate del pubblico. Lo spettacolo che è il risultato di un percorso di documentazione, di studio, di elaborazioni e confronti cui è seguita la scrittura del testo della sceneggiatura che la compagnia teatrale vuole dare voce a quel femminile così temuto, parlando una lingua comprensibile a tutti, quella dell'espressione artistica. Un unico protagonista: Il femminile!

Torino (Italia), 18 ottobre 2011

domenica 16 ottobre 2011

I MAMMUTH, LA DEFINIZIONE recensione di Daniele Giordano

Forse non tutti sanno la differenza tra un Mammuth e un mammut! E’ l’acca a fare la differenza! A parte questo, il mastodonte Mammuth appartiene alla famiglia degli Elephantidae, a differenza del mammut (senza l’acca) è una morsettiera elettrica. Tutto questo per introdurre una recensione sulla creatività cabarettistica di due figure: Diego Casale (il mastodontico) e Fabio Rossino (la morsettiera). Da questo connubio il risultato: I Mammuth. Trovata geniale per dare un significato al nome scelto! Due cabarettisti dalla gag sottile, ricca di vèrve, eclettici, la loro unione nasce durante una serata debuttata in un teatro di Torino dedicato a un grande dell’avanspettacolo: il grande Macario, la famosa – La Bomboniera – cara al pubblico torinese. Era il 1996, una data che sembra lontana, come scrissi in una recensione del tempo I Mammuth non sono estinti, anzi con il loro passo lento e le loro trovate sono sopravvissuti facendo passi da giganti. Apprezzati non solo dal pubblico torinese, oggi portano in scena una comicità sul rapporto Maschile/Femminile e le sue frustrazioni. Un binomio quello di Diego e Fabio che piace. Superfluo elencare cosa hanno fatto, in concreto di tutto, dalla televisione al cinema e tutto quello che ci può stare dentro, loro erano presenti. Chi non ricorda quel tormentone: è la mia volta? Ogni persona giovane o meno giovane era pronto a ripeterla. E… sì da quella profetica data i successi non sono mancati!

Torino (Italia), 16 ottobre 2011

CABARET… MANIA recensione di Daniele Giordano

Continua inesorabilmente e con grande affluenza di pubblico il cabaret condotto da Beppe Braida. Ogni martedì sera salgono sul palco del Cab 41 di Torino non i “soliti cabarettisti” ma artisti che del cabaret hanno deciso grazie al consenso del pubblico di farne la loro professione. I nomi non sono prettamente del solito circuito torinese, bensì provenienti da tutta Italia. Al pubblico torinese è piaciuto moltissimo in base al "ridometro" Alberto Farina, romano e come afferma - preso al brucio – e trasportato nella nostra città. Vincitore nell’edizione 2011 di “ Bravo Grazie” racconta durante l'intervista che il pubblico torinese è differente da quello romano, è più attento, molto esigente, tutto questo gli piace, poichè può esprimere tutto il suo talento (molto) a un pubblico capace di valutare la bravura di un artista. Il suo percorso variegato, parte dal teatro di strada a quello che la maggior parte delle persone individua come Teatro inteso con la lettera maiuscola. Lui, esce dall’Accademia Ribalte di Enzo Garinei (il fratello del noto commediografo e regista teatrale Pietro), i suoi testi raccontano la realtà quotidiana, la vita vissuta nella propria famiglia, la gente ascolta, ride, applaude le sue gag. Solo chi ha visto i suoi spettacoli può capire di cosa è capace! L'anfitrione per eccellenza, Beppe Braida al termine degli spettacoli si complimenta con l’esito della serata, gli elogi sono anche suoi, di come conduce la serata e la scelta degli artisti. Settimanalmente con la sua carica riesce a coinvolgere il pubblico e i cabarettisti! Alla Famiglia Fasola non rimane altro che continuare in quello che hanno nel tempo costruito: il Cab 41, un trampolino di lancio, da questo locale sono usciti nomi noti al grande pubblico italiano e non solo, ma anche un punto di riferimento sul Cabaret a Torino. Un consiglio, se desiderate passare una serata all'insegna del buon umore… è meglio prenotare!

Torino (Italia), 16 ottobre 2011

lunedì 10 ottobre 2011

VARIETA' UN OMAGGIO A RAFFAELLA CARRA' recensione di Daniele Giordano

Così pian piano le compagnie teatrali iniziano aprire i loro spettacoli. E’ successo al Teatro Araldo di Torino, Via Chiomonte 3/a con la compagnia teatrale Barbari Invasori facendo un omaggio a Raffaella Carrà in Brava… che non è peccato, ma è fantastico, uno spettacolo di varietà niente male. Il conduttore dello show interagisce col pubblico, il quale asseconda e prende parte attiva alle svariate gag. Scritto e interpretato dal bravo Walter Revello è riuscito con simpatia a tenere in allegria il pubblico presente, del resto di questi tempo si ha la necessità di lasciare le preoccupazioni altrove. Il prossimo appuntamento sul varietà è per il giorno 26 ottobre 2011 ore 21:00 con una grande cantante: Mina.

Torino (Italia), 10 ottobre 2011

mercoledì 5 ottobre 2011

STORIA DEL CABARET recensione di Daniele Giordano

Con la parola "Cabaret" si definiscono spettacoli d’intrattenimento composto di canzoni, sketch e monologhi di carattere prevalentemente satirico e trasgressivo. Solitamente la rappresentazione avviene in un locale piccolo e intimo, frequentato da un pubblico ristretto che nel corso della recita può consumare cibi o bevande. Sviluppatosi in ritardo rispetto agli altri paesi europei, il cabaret italiano affonda le sue radici attraverso la satira, dove artisti trovarono in questi ambienti raffinati la cornice ideale in cui esprimere il loro talento. Tutto questo per collegarci allo spettacolo di cabaret presentato martedì sera al Cab 41, locale storico di Torino, dove da diverso tempo sosta Beppe Braida, non come artista ma come capo comico, presentando una combriccola di artisti selezionati di proposito, per allietare serate all’insegna del buon umore, ma non solo. Il ruolo è ricoperto degnamente, il piano di lavoro per quanto gli riguarda è proiettato in un futuro ormai prossimo, per non dire presente, tante sono le richieste di artisti provenienti da tutta Italia, desiderosi esibirsi nel locale di Torino, non altrove. Le basi sono state messe, gli artisti sostano volentieri, i produttori incominciano a muoversi. Che sia l’alba di un’altra chicca per la città per aver ritrovato il cabaret e una giusta sede? Torniamo a quanto è successo durante lo spettacolo, dove si sono visti alcuni volti nuovi e altri conosciuti esibirsi sul palco del Cab 41. Il ritmo incalzante che animava la serata, non lasciava spazi vuoti per annoiare il pubblico, l’esibizione di una decina di artisti, forse più, un susseguirsi di risate e applausi elargito agli artisti da un pubblico colto, esigente e attento. Da segnalare l’esibizione della “cantante francese” Vanessa Giuliani con la sua interpretazione di “malafemmena” e ancora, che dire delle indecifrabili ricette di un gourmet, in grado di sfornare prelibati manicaretti, raffinati piatti altamente sopraffini mai sperimentati, conosciuto come Vito Garofalo. Il susseguirsi degli artisti con le loro
esibizioni di: Lap Dance, Burlesque, Matrix, City Angel, Cupido, il Chitarrista, l’Amministratore, Robin Hood-Harry Potter- e ancora una fila interminabile di sketch. Un nuovo personaggio si affaccia alla ribalta del piccolo palco del Cab 41, si tratta di un americano laureato a Harvard University, impersonato dal bravo Giampiero Perone il quale veste i panni di Bill Gates, con le sue esilaranti gag apprezzate dalle persone presenti. Tutto questo è il Cab 41 di Torino, grazie alla famiglia Fasoglio.

Torino (Italia), 05 ottobre 2011