Da quel lontano 1986 a oggi il percorso è stato
imperverso e irto di spine, ma nei suoi trascorsi trent’anni, i risultati
incominciano a vedersi. Stiamo parlando dell’allora festival “Da Sodoma a
Hollywood” oggi sostituito (solo dal titolo) Torino Gay & Lesbian Film
Festival che ha preso il via ieri sera al Cinema Massimo in Torino con una
madrina d’eccezione, la splendida attrice Carolina Crescentini (dal 2008 al
2012 Nastro d’Argento, uno tra questi è per il film “L’Industriale” di Giuliano
Montaldo) allietando il pubblico con letture, tra gli ospiti, la splendida voce
della cantante Irene Grandi esibendosi.
Il festival aperto dal direttore artistico Giovanni Minerba, sino al 4
maggio tra proiezioni, conferenze e musica, non poteva iniziare ricordando il
riconoscimento dato dal Comune di Torino intitolando una via a Ottavio Mai
regista e attivista per i diritti degli omosessuali, così recita la targa sul
viale pedonale lungo il Campus Einaudi della nuova università. Compianto
compagno di Malerba, con lui fondatore del festival. Il film in programma nella
serata inaugurale è 54: The Director’s Cut. Il regista Mark Cristopher
(presente in sala), ha ripreso da spezzoni censurati, approfondito e inserito
nei 36’ tagliati dalla grande distribuzione facendolo diventare un cult. I
seguaci del TGLFF, troveranno ben altre sorprese, una tra tutte è Boulevar con
Robin Williams nella sua ultima interpretazione. Nessuna novità invece riguardante
i “tagli alla Cultura” il budget scende a quota 400 mila euro, riducendo la sua
programmazione, ma a discapito di tutto ciò ritorna il sostegno della Regione
Piemonte con dichiarazioni unanime e la presenza in sala, delle Istituzioni, iniziando
dal primo cittadino Piero Fassino, all’Assessora alla cultura Antonella Parigi,
sino al direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera, tanto per citarne
alcuni. Per quelli che hanno perso il film di Cristopher, potranno rifarsi in
sala uno dalle ore 16:00, mentre in sala due si proietta Happy End? di Petra
Clever. In sala tre Onthakan di Anunha Boonyawatana. Citando ciò che riporta la
brochure: 30 anni diversi perché unici, si aggiungono a questo spaccato,
trent’anni di emozioni e lotte cercando di fare del cinema e della cultura uno
straordinario mezzo per raccontare contraddizioni e traguardi… in grado di scuotere
le coscienze. Ecco cos’è il Torino Gay & Lesbian Film Festiva!
Torino (Italia), giovedì 30 aprile 2015