mercoledì 31 dicembre 2014

UN AVVISO SINCERO A TUTTI

A TUTTI I MIEI LETTORI AUGURO UN FELICE INIZIO ANNO 2015 CHE POSSA PORTARVI FELICITA' E PROSPERITA' 

Riprenderemo come sempre dopo le festività EVVIVA UN ARMONIOSO 2015 a tutti!

Daniele Giordano

lunedì 29 dicembre 2014

L’ANNO 2014 de I MELANNURCA recensione di Daniele Giordano

Era inevitabile che il 2014 per I Melannurca diventasse un anno positivo. Rivedendo “Polvere di Stelle” nella Sala dei Congressi dell’hotel Atlantic presso Borgaro torinese, ristudiato per renderlo sempre al passo con i tempi, si è capito lo spessore della compagnia capitanata come sempre da Antonio Giuliano (regista e attore). Per chi non avesse visto la brillante commedia dalle tinte teatrali – comiche – musicali, composto in due atti e ispirato liberamente da un film di enorme successo, interpretato da due grandi attori quali: Alberto Sordi e Monica Vitti. Non ci sono parole per descriverne la bravura che fuori esce dai commedianti, difficile descriverli, è essenziale vederli all’opera. Giusto per capirci, chi sono i fautori e senza fare torto alcuno, li presento come da programma di sala. Annamaria Melchionna nel ruolo di Beatrì, la simpaticissima e caratterista una brava Anna Donadoni, inserendosi in un esilarante Can Can, Salvatore Vastola con la sua aplomb che lo contraddistingue da sempre, è giunto con un bel apparire quello di Cristina Giorgetti, abile attrice non solo teatrale ma anche cinematografica, continuando, troviamo Vincenzo Russo in atteggiamento differente dalla solita parte ma estremamente efficace. Come ogni Cafè Chantant che si rispetti, appare la “sensuale Ninì Tirabusciò” interpretata e niente da eccepire da Daniela Balsamo, accompagnata dal coro della platea. In quell’epoca la musica era suonata rigorosamente dal vivo e quindi con i suoi arrangiamenti musicali troviamo al pianoforte Renata Seranella con l'accompagnamento del trombettista Marco Napolitano. Il rapporto affettivo che lega gli attori e il meraviglioso pubblico, nel congedarsi e terminare questo meraviglioso e felice anno della compagnia I Melannurca ha augurato a tutti un felice 2015! Un dato è certo, le sorprese per questi infaticabili teatranti non finiscono con l’anno che sta per trascorrere, infatti, il prossimo appuntamento, è il 24 gennaio 2015, un omaggio al drammaturgo Eduardo Scarpetta, portando la commedia “Il Medico dei Pazzi” al Teatro Comunale di Bosconero (TO), mentre il 7 marzo per commemorare i trentanni dalla scomparsa di un grande della commedia napoletana porteranno in scena al Teatro Cardinal Massaia di Torino la commedia Sabato, Domenica e Lunedì di Eduardo De Filippo, riservando altre sorprese per l’anno a venire, senza da me svelare quali,  saranno inequivocabilmente gradite. Personalmente avrei potuto descrivere I Melannurca con tre aggettivi in egual misura positivi, come accennato in sala, ma allo sguardo del lettore potevano essere riduttivi, per questa compagnia amata e seguita non solo dai napoletani… su questo proposito mi sovviene un commento di una signora in sala: mi hanno persuaso a vedere lo spettacolo che pensavo fosse recitato in dialetto… e quindi non avrei capito nulla… invece…Cara signora, il regista Antonio Giuliano… vuole che l’interpretazione delle commedie presentate, siano comprensibili a tutti, intercalando alcune locuzioni tipiche che solo il dialetto napoletano può esprimere nella sua lingua!

Torino (Italia) lunedì 29 dicembre 2014



martedì 23 dicembre 2014

SUCCEDE... QUANDO NON DEVE SUCCEDERE commento di Daniele Giordano

Come spesso accade, nel momento del bisogno, il tuo amato inseparabile compagno nonché strumento giornaliero ti lascia per strada. Si tratta del tuo personal computer! Questa volta è toccato a me… purtroppo! Così armato di santa pazienza lascio perdere senza arrabbiarmi più di tanto. Vuoi perché è Natale, vuoi perché in questo periodo nessuno mette mano alla riparazione, poiché intenti all’acquisto dei regali dell’ultima ora, sta di fatto e in modo giustificato… ognuno pensa alle proprie necessità. Del resto è plausibile, in questo periodo si lascia da parte lo strumento che ha scandito giornalmente gli attimi della tua vita quotidiana per dedicarti alla famiglia, ai parenti, agli amici… o addirittura a nuovi amori. Allora un calcio a questi piccoli guai, ne abbiamo ben altri più grossi da sistemare, ma di questi se né occupano già… persone qualificate… che decidono per noi su tutto e di tutto: sono i nostri Governanti! Sotto questo periodo di festività, lasciamo da parte questi discorsi, abbiamo tutto l’anno che verrà per tornarci sopra, ora pensiamo alla salute e passare in armonia le festività con le persone che amiamo o desideriamo amare. Su questo proposito eccovi alcuni suggerimenti proposte dai teatri in Torino: 

TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32 - il 26 e 27 dicembre PICCOLE GONNE con Alessandro Fullin e le Nuove Forme a seguire CAPODANNO A TEATRO il 31 dicembre!

MANCA POCO al giorno 27 dicembre, data per assistere alla commedia POLVERE DI STELLE all’Hotel ATLANTIC con I MELANNURCA… se ti metti in contatto con la compagnia… lo sconto è assicurato… Prenota subito!

TEATRO MONTEROSA via Brandizzo 65 Torino : MERCOLEDI 31 DICEMBRE ore 21, “GRAN GALA’ DI CAPODANNO” con la Compagnia “TREDIPICCHE” che presenta lo spettacolo comico“COME QUANDO FUORI PIOVE”. Segue brindisi di mezzanotte, con panettone e spumante, e poi la serata continua con l’animazione della Compagnia. Martedì 06 Gennaio 2015, ore 16, spettacolo per ragazzi in occasione delle festività natalizie. La Compagnia “Colmena Teatro” presenta “IL TRENO DEI FOLLETTI” ispirato al film “Polar Express”. La biglietteria del Teatro oggi è aperta dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Per informazione vedere il Sito del Teatro:www.teatromonterosa.it. !

TEATRO SAN PAOLO  via Bertone 1 – Cascine Vica – Rivoli (TO) il 6 gennaio 2015  appuntamento con Claudio Insegno/Iosetti/Beltramo nella commedia CIAK CI GIRANO!

COMEDY SHOW ! venerdì 6 febbraio 2015 ore 21.30 al Teatro Civico Garybaldi
Viale Partigiani 4 a Settimo Torinese (TO) Serviva copiare il comunicato per avere uno sconto sul biglietto d’ingresso, ma voi ditegli che vi mando io, fate pure il mio nome e se non vi fanno lo sconto ditelo a me….!

E con questo vi auguro di passare liete festività in armonia A U G U R I  A  T U T T I !

Torino (Italia), martedì 23 dicembre 2014 













lunedì 22 dicembre 2014

QUANDO DIVIDERSI è SEMPRE UN DRAMMA commento di Daniele Giordano

Ieri sera mi sono auto invitato (non imbucato) a una festa. Sapevo benissimo chi fossero in generale gli invitati, quasi tutte persone che abitualmente frequento quando creano un evento. Salendo le scale per raggiungere il piano dove la festa stava prendendo forma, immaginavo di raggiungere il paradiso e naturalmente ho trovato “gli angeli” Più che un evento era una serata per farsi gli auguri di liete festività, ecco del perché ho pensato bene di esserci per contraccambiare le speranze di un anno a venire migliore per tutti. Detto fatto, saluto commiatandomi, poiché mi aspettavano da un’altra parte e, di certo non potevo mancare. Raggiunto il luogo del secondo appuntamento, questa volta invece di salire rampe di scale… le scendevo. Strano, sembrava di scendere all’inferno. Nel giro di due ore salivo in paradiso e scendevo nell’eterna condanna. Non ero solo, ci mancherebbe… anche qui tanti amici, potrei fare alcuni nomi, ma non mi pare il caso considerato il luogo… Ero arrivato giusto in tempo per assistere allo spettacolo. La presentatrice Patrizia Tammarasio insieme con Lorenzo Gaviglio tra le note di Marco Magnani aprivano la “Serata Reflex” ed ecco le ragazze mettersi in posa per i fotografi incominciando da Laura seguita da Elisa che dire di Valentina, poi è la volta di Miriam continuando con Rossella, è la volta di Silvia. I lampi dei fotografi si fanno insistenti ma imperterrite le ragazze continuano a sfilare e posare per loro. Troviamo Rebecca, seguita da Flora, sul piccolo palco appare la conturbante Andreea… sino all’intermezzo di una danza del ventre eseguita da Valentina Mariani con le sue piacevoli coreografie. Tutto questo non ci sarebbe se non fosse per Daniela Inferno e Mr. Bianco rendendo serate superbe e frizzanti esclusivamente al buon costume e divertimento. Un luogo piacevole per passare in allegria una serata. Il prossimo appuntamento… oltre a quello della cena di Natale (il 23 dicembre su prenotazione), sarà il 16 gennaio 2015… lasciando le speranze… a voi che entrate…. Felici Festività a tutti… Staff e Artisti compresi!

Torino (Italia), venerdì 19 dicembre 2014





mercoledì 17 dicembre 2014

100 ORE TORINO, DEDICATE A GIOVANNI PASTRONE di Daniele Giordano

Questo concorso vuole essere un omaggio proprio nella sua settima edizione (come settima è la sua Arte) a chi ha fatto sì che Torino diventasse la Capitale del Cinema. E’ il minimo che l’equipe della tele Ema production con i suoi modesti mezzi economici ha realizzato nelle due serate del contesto trasportando gli spettatori in uno spazio-temporale d’Antàn con tanto di “ scenette mute e orchestrina” in sala. Diamo come sempre alcune informazioni su come si sviluppa questo concorso. Non si dovrà superare le cento ore per scrivere, girare e montare un filmato della durata di dieci minuti (titoli di testa e coda compresi). Per stare nel 1914 il tema era Nero e Bianco (il colore era ancora da venire) su dicotomie come: uomo/donna- lavoro/non occupazione-normalità/diversa abilità-bene/male, si potrebbe continuare su questo tema all’infinito. Le troupe iscritte potevano utilizzare un ciak di ripresa aerea con un drone Phantom, aggiungendo la possibilità di riprendere dall’alto su una mongolfiera frenata, la più grande del mondo. Scegliendo poi tra sette generi cinematografici decisi dalla produzione. Tutto questo non basta per il direttore artistico Enrico Venditti, infatti pone i sei parametri segreti: Elemento di Costume Indossato – Monocolo; Elemento di Scenografia – Grammofono; Inquadratura per un Comparto della Fotografia – Spalla Fuori Fuoco dove si vede Suonare qualcuno ad un Pianoforte Acustico; Suono per un Comparto Fonia: Melodia Suonata al Pianoforte in Syncro con l’Immagine di chi la Esegue; Frase – Coppo Poco Cupo, Poco Pepe Cape; Elemento Vagante – Punto Luce. Inserendoli obbligatoriamente e annunciati un minuto prima del via della competizione. Le troupe, come ogni anno si mettono alla prova proponendo lavori sempre medio alto, nonostante il tempo rosicato per l’esecuzione. Quest’anno, per la prima volta gli iscritti erano divisi per fasce: Debuttanti-Emergenti, per questi ultimi la parte musicale come “colonna sonora” rigorosamente suonata da Salvatore Spano (pianoforte), GianMaria Ferrari (contrabbasso), Vittorio Sciobaldi (percussioni), proprio come si usava in quell’epoca. Nulla è lasciato al caso, su questo l’inesorabile fantasia di Enrico Venditti ha dato il meglio di sé, dove il pubblico (gratuitamente) al teatro S. Anna in Torino ha assistito compiaciuto alle due serate del concorso a premi. I film selezionati per quest’allestimento sono: Divisione Zero, Quello che resta del Bene, Sulle spalle dei Giganti, Umor Vitreo, Incontri, Sotto l’ombra di una guerra, Il Passato Presente, Note in Mongolfiera, Strade Antitetiche, Transalvario, Verba Volant, Baloon con Panna, Il colore della Musica, Un motivo per tornare; fuori concorso un simpatico filmato “girato” da piccoli bambini, tutti  gli “attori” si sono presentati in sala col cappello di Babbo Natale. Elena Ascione, navigata presentatrice ha assunto il suo ruolo all’altezza della serata, presentando ospiti come Franco Diaferia facendoci “rivivere con il suo filmato” la presenza di D’Annunzio e Pastrone, mentre Andrea Zirio accompagnato dal suo regista di ritorno da Los Angeles ha proiettato il trailer del suo imminente lavoro dal titolo: Ulisses – A Dark Odyssey che sarà quanto prima distribuito nelle sale cinematografiche. Nonostante il clima brioso dell'ambiente teatrale, si è lievemente toccato un tema alquanto difficile, giacchè il fenomeno è in forte espansione, parlandone con Davide Insinna presidente di Nuovi Orizzonti, un’associazione contro la violenza sulle donne, argomento che negli ultimi tempi ha raggiunto cifre troppo alte per non essere evidenziato. Come sempre compito arduo quello della giuria preseduta dai signori: Daniele Vergara Videomaker, Marco Padini Designer, Fabrizio Meinardi Operatore di Riprese Estreme, anche lui proveniente da Los Angeles, Corrado Trione Sceneggiatore e Attore Teatrale, Alberto Giorgis Regista, in questa selezione erano tutti abbastanza unanimi sulla decisione presa a riguardo dei vincitori. Menzione Speciale per la Fotografia al film: Baloon con Panna; Menzione Speciale per l’Audio a: Quel che resta del Bene; Menzione Speciale per la Sceneggiatura: Sulle Spalle dei Giganti. I vincitori di questa settima edizione sono premio unico categoria emergente – Transalvario – con la seguente motivazione: per la genialità del soggetto unita a una piena consapevolezza dei mezzi tecnici e recitativi; secondo premio categoria debuttanti – Strade Antitetiche – con la seguente motivazione: per la sperimentazione comico surreale che diverte e sorprende, messa in risalto da buone capacità tecniche soprattutto nella regia; primo premio categoria debuttanti – Un Motivo per Tornare – per aver toccato le corde dell’emozione attraverso una scrittura semplice ed elegante oltre a una resa visiva di ottimo livello. Un grande riconoscimento a Philippe Radice malgrado gli immensi sforzi economici e la sua caparbia costanza, continua a tenere viva la tradizione del mimo con il suo Atelier Fisico, presentiamo i ragazzi che si sono susseguiti sul palco: il piacevole di poche parole (nessuna) ma molto espressivo è Cojor Robert, i mimi sono: Mauro Groppo, Paolo Scaglia e Filippo Saberino, le interpreti di uno sketch simpaticissimo: Debora Benincasa e Silvia Saponaro, per slapstic Enrico Mazza e Michele Meneghini. Anche se per motivi lavorativi non era in scena ma presente con lo spirito il coordinatore Jacopo Tealdi. Se dovessimo fare una considerazione delle due splendide giornate, diciamo subito che il concorso incomincia a essere preso in considerazione anche da fuori regione, in fatti alcune delle troupe iscritte provenivano da fuori Piemonte, la platea ha fatto soul-out in entrambe serate, il direttore  artistico Enrico Venditti nonché ideatore del concorso si è ritenuto soddisfatto, così come lo staff che ha supportato questo particolare concorso. A noi non resta che attendere il 2015 cosa s’inventerà il caro Venditti… di certo sarà una o più di una BOMBA!!!

Torino (Italia), mercoledì 17 dicembre 2014


I CENTO ANNI DI GIOVANNI PASTRONE… DA CABIRIA AI GIORNI NOSTRI recensione di Daniele Giordano

Poteva essere un evento clamoroso, attirando visitatori da ogni dove, ma così non è stato, o meglio se lo è stato si è fatto in sordina da buoni “sabaudi” senza sfarzi… perdendo un’occasione unica ma noi subalpini di questo abbiamo forse un primato! Ci sono le idee ma non ci sono le teste… anzichè creare interesse culturale e un degno riconoscimento al personaggio che rese Torino famosa per essere stata la prima città del cinema nel 1914 (ancor prima che Hollywood diventasse famosa) con il film: Cabiria!  Senza entrare in una sterile polemica, a memoria d’uomo abbiamo perso (sarebbe meglio dire fatti portare via) circa la bellezza di trecento trenta idee che oggi sarebbero fonte di guadagno oltre che di Cultura. Oggi invece senza retorica e discussione animosa si sente il dovere di parlare di un illustre personaggio, precisamente di Giovanni Pastrone, considerato un pioniere del cinema italiano. Torino, ha visto scemare nel suo centenario, i cento anni… perdersi a vista d’occhio nel nulla giorno dopo giorno… Nato a Montichiaro (AT) nel 1882, svolgeva l’attività di contabile presso la Rossi & C. una Manifattura di Pellicole, situata in Corso Casale, 91 sempre a Torino. Un giorno con il suo socio Carlo Sciamengo decise di fondare la casa cinematografica Itala Film, incominciando a produrre alcune pellicole di poco interesse come per André Deed nel personaggio delle Comiche di Cretinetti o Melodrammi Liberty, sino al 1911 in cui realizzarono: La caduta di Troia. Intanto l’Italia si preparava per la guerra in Libia. E’ su questo episodio che a Pastrone venne l’idea di fare nascere il film Cabiria, il primo colossal della storia cinematografica. Da questo girato coniarono la parola "Colossal" con la lettera C! Sebbene il suo nome fosse già conosciuto, volle “coniugare” per Cabiria un nome assai più importante del suo, affiancandolo (solamente per ragioni di marketing) a quello del “Vate” Gabriele D’Annunzio che si occupò della stesura delle didascalie oltre a dare il titolo al film. Non dobbiamo dimenticare gli attori principali senza né arte né parte, lo schiavo “Maciste” interpretato da Bartolomeo Pagano, uno sconosciuto ex scaricatore di porto genovese e dalla bella Lydia Quaranta, ma il divismo del cinema muto riguarda lo star-system femminile come Eleonora Duse, Pina Menichelli e Lydia Borelli, portando sugli schermi una “femme fatale” del tempo, facendo ardere in passioni e sensualità lo spettatore. Il film, fu girato tra il fiume Dora Riparia e le Valli di Lanzo (TO) scegliendo proprio il passo in cui si dice della discesa dei pachidermi. Le Alpi racchiudono quel segreto sull'episodio della traversata di Annibale con gli elefanti, continuando ad accendere l'immaginazione più di un film di Indiana Jones o di appassionare gli studiosi sull’irrisolto il mistero del tragitto del colle valicato per giungere sul Po nella zona dei Taurini. Anche il geniale regista Pastrone inquadra quel mistero ponendolo in Cabiria attraverso le Alpi, passando per il Colle Clapier nella Val Clarea per rendere omaggio ad Annibale con il primo colossal peplum del cinema, imponente impresa vera o presunta che fosse nel 218 a. C. La domanda è pertinente: tutto questo quanto è potuto costare all’Itala Film? Alcuni dicono che Cabiria costò un milione di lire (altri sino a due milioni), a prescindere resta il fatto che il 18 aprile del 1914 fu proiettato per la prima volta al Teatro Vittorio Emanuele, oggi Auditorium Rai Toscanini situato in via Rossini, sul piazzale Rossaro a Torino (la città in seguito lo compensò dedicandogli una strada tra le più corte situata tra le vie Sempione e Cimarosa). La sua durata “ridotta” era di tre ore. Nella proiezione di Parigi e Londra, Cabiria rimase sei mesi in programmazione, mentre a New York durò un anno. Nel 1970 il regista Martin Scorzese, guardando il film così si espresse: pensavo fossero americane le innovazioni, il sontuoso movimento macchina alla riflessione e la diffusione della luce, invece è italiana! L’avventura di questo grande uomo non termina qui, già secondo violino nell’orchestra del Teatro Regio di Torino, nel 1923 abbandonò il mondo fantastico del cinema per dedicarsi a qualcosa di più importante indirizzandosi agli studi di medicina, investendo tempo e denaro per trovare una cura contro il cancro. Ecco chi era e cosa è stato Giovanni Pastrone!
Torino (Italia), mercoledì 17 dicembre 2014

Segue: 100 ORE TORINO dedicate a Giovanni Pastrone

mercoledì 10 dicembre 2014

NUDA e CRUDA recensione di Daniele Giordano

Lei, protagonista di uno spettacolo che ruota intorno a se stessa ma di riflesso a tutti noi. Alle volte ironica, cantante, ballerina, questo e altro ancora succede nel suo recital, sprigionando tutta la simpatia apprezzata dal pubblico che l’ha vista al Teatro Erba in Torino, tagliare per il secondo anno il nastro di partenza per il suo tour italiano di uno spettacolo che non è “solo” uno spettacolo. La protagonista di tutto questo è Anna Mazzamauro, per la regia di Livio Galassi, tratta la sua performance in “Nuda e cruda” spogliata da ogni forma, intercalando divagazioni ridicole gradite dal pubblico per trasportarli a impegnati argomenti, facendo riflettere l’ascoltatore senza appesantirne il tema trattato come la Madonna o la vicenda di Melania Rea, proseguendo e affrontando temi tra un ragazzo gay e i suoi genitori. Durante uno dei monologhi, c’è stato un semplice gesto fatto con disinvoltura ma di efficace messaggio. Nel susseguo del racconto, in mano aveva una “ scarpetta rossa” i suoi gesti incominciavano a farsi convulsi, attorcigliando quella scarpa, indifesa, inerme, stringendola per poi… con un gesto sprezzante… lanciarla via! Recitata con una certa sensibilità della durata di un battito d’ali, ma in quell’attimo sono racchiuse tutte le angosce e la sofferenza dell’individuo. E’ stato impressionante quel gesto! Nelle due ore di spettacolo la Mazzamauro racconta notizie curiose a lei capitate solcando i palcoscenici, non mancano gli applausi. Affiancata da Leonardo Bonfitto (ballerino) si lasciano andare in un tango, accompagnati dalle musiche originali di Amedeo Minghi e proposte da Salvatore Cauteruccio (fisarmonica e pianoforte) e Sasà Calabrese (contrabbasso), continua la sua carrellata di abito in abito. Spiritosa come sempre (chi non la ricorda al fianco di Paolo Villaggio, nei panni della femme fatale, la signorina Silvani nel film Fantozzi), entra in scena… diciamo nuda… per affrontare una parodia della “lap dance” con tanto di palo… e peso o volume che sia… abbarbicata a quell’esile stelo… con grande ironia dicendo: Io sono il capitano della mia cellulite! A questo punto il pubblico è andato in visibilio e di conseguenza scatta un enorme applauso, per poi rivederla apparire subito pronta a recitare la drammatica storia d’amore tra la Magnani e Rossellini. Questa rappresentazione di “Nuda e cruda” passa dal serio al faceto con eleganza ed emozionalità, mostrando le doti caratteriali di Anna Mazzamauro accomunando gioie e dolori del quotidiano, con fascino e delicatezza che solo un’attrice come lei poteva farlo.
Torino (Italia), martedì 9 dicembre 2014