(Introduzione)
Quest’anno al festival si è aggiunta una
novità per dare ancor più risalto a questo esempio di spettacolo, un portale
conosciuto come www.tipstheater.com su cui troverete tutti i commenti inerenti all'esibizione che
le compagnie offrono durante il Torino Fringe Festival, ma anche per quelle a
venire. Girando tra il pubblico si odono commenti positivi sull’iniziativa di
questa seconda edizione, naturalmente c’è sempre il rovescio della medaglia. Su
quest'ultimo punto non ci permettiamo ancora di esprimere una critica…
certamente sarà nostra premura a conclusione del festival dare un’opinione,
consigliando ad altri di seguire il medesimo consiglio… ma solo per rafforzare
questo piacevolissimo evento torinese! Ora veniamo alle compagnie visitate
nell’ultima serata di andata, poichè da oggi siamo al giro di boa di ritorno.
(Parte Terza)
LA NASCA
Difficilmente… ma potrebbe accadere di svegliarvi
una mattina e ritrovarvi “senza il naso”! Stupefacente voi direte, Nicolaj
Gogol invece né fu convinto già dal 1836. Il naso, di Gogol, narra le vicende
dell'assessore Kovalev, in cui una mattina “l’Onorevole” si sveglia senza naso!
E' proprio vero che le sorprese non finiscono mai. Uscito tutto imbacuccato per
non mostrare l'improvvisa anomalia, il povero Kovalev incontra il proprio naso
per strada vestito in alta uniforme da consigliere di Stato. Ripreso poi da
Andrea Camilleri e pubblicato nel 2010 e riproposto, col suo stile accompagna
il lettore per le strade della Russia, alla ricerca del naso del suo sventurato
padrone e nello stesso tempo fa riflettere sulle sopraffazioni, il servilismo,
l'ignoranza di una classe borghese chiusa nel suo egoismo. Così hanno pensato
bene Ciotta e Charms company, di farne una libera interpretazione,
presentandolo al Fringe sotto il titolo La Nasca, malgrado lo scorrere del
tempo la vanità è rimasta tale. A nostro avviso non è stato recitato male, ma
Luigi Ciotti avrebbe potuto scegliere qualcosa di più consono alla sua
esperienza. Tanto per citare un suo passato spettacolo… ricorderete certamente
quando girava nelle piazze con Funcky Pudding…appunto!
COME IL GHIACCIO COI COCKTAIL
Il
racconto di una notte, la visione sul quotidiano che ti porta a riflettere,
quindi non è un semplice racconto! L’attore Elio D’Alessandro con il suo
monologo, trasporta il pubblico facendolo diventare quasi complice
dell’accaduto. Certo stiamo parlando di una notte da “sballo” in tutti i sensi,
iniziando dal monte dei pegni dove il personaggio ha depositato ricordi per
ricavarne una somma da investire… dove non esiste crisi. Da quella strada, anche
il più squattrinato… riesce a trovare in qualche modo qualche spicciolo per acquistare
la droga! Rincorre la notte con leggero patos sino alla via dell’oblio…
restando solo… perché gli amici, quelli con cui condividere le speranze di un
affare sino alla cattura, raccontata in un assolo drammatico privo di retorica,
senza lasciare scampo al pubblico di pensare qualcosa di banale. L’attore
riesce a trasmettere la sequenza come se stessi visionando un filmato, con la
morale di sempre!
ANCH’IO HO AVUTO UN’INFANZIA DI MERDA EPPURE NON MI LAMENTO
Gente sempre più arrabbiata a differenza di come recita il
titolo. Solo che questi attori: Francesco Gargiulo, Anna Montalenti, Alba Porto
e Rebecca Rossetti lo dicono con la spudoratezza e senza mezzi termini! Essi
sono stanchi dei soprusi, di essere costantemente presi per… il naso…quindi
hanno deciso di cambiare le regole… ribellandosi. O forse si tratta di
conflitti immaginari? Loro dicono di no, loro hanno deciso di essere quello che
il pubblico assiste sul palco: Essere se stessi! Un debutto nazionale, cruento considerato
i testi di Rodrigo Garcia.
Torino (Italia), 8 maggio 2014
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