venerdì 16 maggio 2014

Il 50 ORE TORINO Serata finale. recensione di Daniele Giordano

Avete presente un bicchiere colmo sino all’orlo, tanto da non ricevere più neanche una goccia e dico goccia di liquido altrimenti trabocca? Bene, se vi ho dato l’idea, è uguale a quella delle ore 20:45 partendo in orario ieri sera e come si presentava il locale dell’Hiroshima Mon Amour gremita di pubblico per la finale del 50 Ore Torino undicesima edizione!  Una serata perfetta o quasi per via di una panchina sbilenca che catapultava a terra i giurati e subito sostituita. La sala piena di persone conosciute del panorama cinematografico non solamente torinese. Tra il pubblico c’era la modella Monica Schettino è una, figura nota tra sfilate mondane e pagine su Face Book piene di sue fotografie, il fotografo Elio Draghi veterano dello scatto, a suo tempo direttore di scena durante le riprese del film “Lo smemorato di Collegno” e poi l’immancabile giuria scampata “forse all’attentato panchina” ha dovuto selezionare tra i venti cortometraggi in gara, due vincitori (tre sono state le menzioni). La giuria preseduta da Davide Ferrario regista, abbandonato momentaneamente l’iter lavorativo del suo ultimo film “La Luna su Torino” per riapparire dopo nove lunghi anni tra i giurati del cinquanta ore; Luca Baù, regista/giornalista; Gianni Del Corral regista, chi non ricorda “Febbre Gialla” documentario su Valentino Rossi e la “memorabile Ducato”; Simone Lampedone fonico; Vito Martinelli fonico presa diretta; Domenico Morreale docente cinematografico al Politecnico di Torino e detentore insieme a Carlo Saito del Concorso CORTOMATTO appena terminato in quel di Collegno (TO); Giorgio Perno doppiatore. Elenchiamo i titoli dei corti presenti e in ordine di uscita. Genere Azione: Il vaso di Pandora, Lo vuoi un fiorellin? A seguire 5 alle 15 e Bye Bike. Genere Fantascienza (il primo, gli altri generi Horror): LMC (Elle Emme Ci), Il colore del sangue, S (Esse), La Cena. Per il genere Commedia: Il fattore C, E’ tempo di Viaggiare, Il navigante, Il cinema dell’attrazione. Proseguiamo, i primi due sono di genere Comico, gli altri Storico/Mitologico: Ma la frase la sa?, Imposta per te, Scioc, Aria e pedalare. Arrivando alla fine con: Flash Forward, Gemini per i drammatici, Lov, Esposito per la Commedia. Unico escluso dalla gara il Comico: Bloccata nel progresso, oltre a essere più lungo dei cinque minuti previsti dal regolamento, non è arrivato a consegnare il lavoro nel tempo previsto dal regolamento. Comunque ha avuto la soddisfazione di essere proiettato ugualmente. Durante la serata, tra un blocco di proiezione e l’altra, è intervenuto l’Atelier del Teatro Fisico ideato e curato dal prestigioso Philip Radice, gli allievi hanno improntato in modo piacevole alcune scenette, ricordando il film muto, accompagnate rigorosamente al pianoforte dal maestro Barletta. Questo per entrare nel ricordo dei cent’anni passati di Giovanni Pastrone. Quest’uomo rivoluzionò e aprì l’orizzonte cinematografico con il primo lungometraggio della durata di tre ore dal titolo: CABIRIA, era il 14 aprile del 1914! Per onorare la sua memoria è stato presentato il trailer Cabiria 2014 di Franco Diaferia, dedicando un intervento sulla sua vita contornato da aneddoti e interviste. Il rammarico per non essere tra noi, l’amico Alfieri Canavero, uno degli ultimi baluardi del cinema del novecento inteso come personaggio nostrano. Ha voluto comunque essere presente con una videoregistrazione, gradita a coloro che abitualmente visitano spesso le conferenze cinematografiche locali. Figlio del primo fonico italiano, Alfieri allora giovanissimo, frequentava gli stabilimenti FER, alle volte raccoglieva con una calamita posizionata all’estremità di un bastone i chiodi storti sparsi sul pavimento, saranno raddrizzati per poterli utilizzare dagli scenografi il giorno successivo. Una volta, grazie a suo padre ha potuto conoscere e stringere la mano a Pastrone negli stabilimenti Fert di Corso Lombardia a Torino. La serata “magica” continua, in quest'undicesima edizione per la conduzione cambia il presentatore, non c’era Andrea Zirio, sebbene impegnato a Cannes per un personale progetto, non ha voluto rinunciare ad essere presente alla serata questa portando un trailer di un suo lavoro, mentre il cortometraggio precedente è stato premiato in più concorsi internazionali, ricevendo premi come miglior protagonista, pertanto la serata è stata affidata a Jacopo Tealdi, attore del Teatro Fisico, cavandosela egregiamente bene. Sicuramente siete ansiosi di sapere chi sono i vincitori, ebbene dopo un esame cosciente da parte della giuria, il primo premio è assegnato a BYE BIKE del valore di euro 1.000,00 (€300,00 in contanti più servizi di produzione del valore di €700,00), secondo premio MA LA FRASE LA SA? del valore di euro 600,00 (€150,00 in contanti più servizi di produzione del valore di €450,00) offerti dalla teleEMA productions di Enrico Venditti come da bando di concorso. La serata, serata ricca di ricordi, emozioni e speranza, tant’è che il direttore artistico Enrico Venditti, salendo sul palco ha fatto fuoriuscire con tutta la sua forza e voce la vitalità e creatività dei giovani videomaker nostro futuro potenziale cinematografico. L’appuntamento è per il prossimo anno, intanto ricordiamo che nei primi giorni di dicembre, ci sarà il concorso 100 ore Torino (una costola del cinquanta), dove a chiusura dei cento anni dall’avvenimento sul film Cabiria di Giovanni Pastrone, la gara del cento ore Torino, sarà svolta in un modo irrepetibile e fantasmagorica, pertanto i video maker sono avvisati e da parte mia sarebbe bene esserci! Arrivederci alla prossima edizione 2015.

Torino (Italia), 16 maggio 2014


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