martedì 17 febbraio 2015

VENERDÌ 13 – I CORTOMETRAGGI IN GARA AL PIEMONTE MOVIE recensione di Daniele Giordano

Sono passati sette anni da quando Piemonte Movie ha messo in piedi il Too short to wait Anteprima Spazio Piemonte, superando la cosiddetta crisi del numero sette. In gara più di cento cortometraggi, di cui una trentina in prima visione assoluta, pronti ad affrontare con successo il piacevole esame del pubblico. Differente sarà l’attento occhio critico già espresso su alcune proiezioni nella precedente recensione e continuando ancora tra queste righe. Proseguiamo la nostra maratona, quella di venerdì 13 ore 17:30, con le proiezioni della sezione Yung: Lo scorso inverno (5’) di Jacopo Ficulli e Luca Ceragioli; seguito da Opera breve per mani e occhi (10’) regia di Paula Lopes Dias e Davide Mazzocco; La lezione di Cris (18’) è di Claudio Paletto, mentre il lavoro di Egle De Nuzzo ha per titolo Il cielo d’inverno (14’). Un simpatico cortometraggio con il supporto di Enza Lasalandra, Alessio Periti ed Elisa Zucca-Nigra fingendo di essere girato da bambini, con il titolo: Ciak si gira (30’’) di autentico spasso; Shame and Glasses (7’) invece è di Alessandro Ricorda; per la durata di quindici minuti, troviamo “Il padre” un lavoro di Diana Giromini. Nella sezione Comedy, iniziamo con Lov. Foglie (4’) di Domenico Bruzzese; il titolo Bogdan. Dato da Dio (12’) è di Davide Neglia; Fausto romano presenta Cratta (20’); a differenza di Umberto Rinaldi con: Ho perso la testa (8’); seguito da La metafora del piccione (20’) di Miguel Murciano; The Restaurant (9’) lo presenta Stefano Scarafia, Pino Pace e Giorgio Risso; Uno strano western a firma di Saba Salvemini è WC Western Closet. Li chiamavano cowboy invece erano stronzi (22’); Un episodio divertente è quello di Roberto Manara: E il quarto non beve (5’). Per gli appassionati di genere terminiamo con la sezione Thrills & Nightmare che vede Inopinatum. L’imprevedibile (13’) di Paolo Giuliani; Long Shot (12’) è di Andrea Lionetti Di Vagno, seguito da Giacomo Sebastiani con Dietro lo specchio (7’); Marco Miscione & Simone Trigali, insieme presentano: L’Uomo che fischia. The Whisting Man; The Pigeon Brothers – I fratelli Piccione porta la firma di Davide Arpellino e Roberto Boffa; Fabrizio Zito con La dama bianca (20’). Ritroviamo nuovamente Enza Lasalandra e Alessio Periti con Bad Trip. Risvegli (11’).
SABATO 14 FEBBRAIO, penultima giornata dei cortometraggi in concorso, presumendo che sia di ottime creazioni, da parte nostra, si cercherà di recensire senza discriminazioni, prendendo atto che il nostro pensiero (opinabile) è formulato a gara è terminata, quindi non può in alcun modo alterare il giudizio della giuria preseduta dal regista Davide Ferrario. Per i Doc & Mock 3, iniziamo con Il tempo ritrovato (21’) di Laura Bonfiglio; firmano per La fine di un grande palazzo (20’) Romina Magno ed Eva Peressini; Transalvario (10’) di Daniele Lombardi tratta una singolare intervista con un essere notturno, amabile nell’insieme; ottimo invece il documentario Staffette (20’) di Tino Dell’Erba; come altrettanto qualificato quello di Antonio Puhalovich Sulle strade del partigiano Johnny (15’), con riferimenti a Fenoglio. Per la sezione Dramedy, sei i titoli in visione, Rolando Ravello è l’attore di Un uccello molto serio (14’) della spiritosa Lorenza Indovina, tratta di una serata di sesso frenato… la storia non è costruita su quello che potrebbe ispirare il titolo… è da vedere! Pasquale Mangano in un girato di soli sei minuti esprime un sentimento toccante con: Un motivo per tornare; Acqua purissima (7’) di Marco Graf; In pollo veritas (26’) di Linda Fratini. Piacevolmente è Niente di grave (19’) di Giulio Maria Cavallini, a seguire un altro simpatico corto, quello di Simone Paralovo dal titolo DinDalò (16’).  Ritroviamo con Fantasy & Horror, delle non proprio visioni accettabili, ma per dovere di scrittura le citeremo ugualmente. The Blue Witch. A Story (5’) di Robert Fogelberg; Il signore delle chiavi (20’) di Lucio Viglierchio e Mauro De Fazio; Il giorno dopo (13’) Raju Mensa; The Guild (5’) di Maurizio Maseguerra; The Creating (17’) di Adriana Hula. In quello presentato da Carlo Perassi ci è piaciuto, il titolo è Hospes (10’); poi ancora altri due per finire la sofferenza: Monster Inside (10’) di Davide Celoria e quello di Gaetano Soldano: La maschera della Verità (13’). La giornata è stata lunga e faticosa, non tanto per le ore passate a visionare i filmati in programma… quanto il peso dei lavori insufficienti da digerire…
Torino (Italia), sabato 14 febbraio 2015





1 commento:

  1. Buongiorno, ma le recensioni della serata di venerdì 13 dove sono?

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