giovedì 22 gennaio 2015

UNA STRANA COPPIA DECISAMENTE FEMMINILE recensione di Daniele Giordano

Non è una novità, la versione rappresentata al Teatro Giulia di Barolo (TO), ma liberamente portata in scena dalla Compagnia dei Camerli dal titolo “La Strana Coppia” di Neil Simon. La regista Sonia Camerlo, ha voluto cimentarsi proponendola “in versione femminile” e come ben sapete nell’originale, le battute si susseguono effervescenti, il ritmo incalza quadro dopo quadro, del resto la bravura di chi dirige sta proprio in questo, oltre destinare le parti. La Camerlo, discretamente brava nel suo lavoro, ha lasciato un divario tra le attrici, infatti, tra queste c’era chi realmente sosteneva la parte e altre sembrava che portassero “un peso alla Obelix” sulla schiena e quindi veniva fuori il dislivello di uguaglianza tra le battute dette, senza contare quelle causate dal calo momentaneo di memoria, riprese con rapida sagacia. Questo in una compagnia non deve assolutamente emergere, anzi tutto deve essere coordinato da rendere il risultato omogeneo in modo che lo spettatore uscendo non criticasse nulla di ciò che ha visto. Questo è quanto emerso all’uscita. Su questo punto siamo d’accordo anche noi, pur sapendo che gli attori: Grazia Di Paolo (Fiorenza), Roberta Lavarino (Olivia), Rosanna Casieri (Vera), Cristina Cortese (Michi), Stefania Motta (Silvia), Anna Vesco (Renata), Gianni Cavallotti (Jesus), Giancarlo Viani (Manuel), in scena hanno dato il meglio di sé, supponendo che non sia quello dimostrato da alcuni. Leggendo, non si deve pensare a una disapprovazione criticabile teatralmente, ma potrebbe servire da incentivo futuro per non tralasciare nulla durante le prove e ricadere nel medesimo errore! Poteva riuscire uno spettacolo carino, considerato il successo ottenuto nel tempo cinematograficamente e teatralmente, purtroppo non lo è stato, peccato!

Torino (Italia), giovedì 22 gennaio 2015

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