mercoledì 10 dicembre 2014

NUDA e CRUDA recensione di Daniele Giordano

Lei, protagonista di uno spettacolo che ruota intorno a se stessa ma di riflesso a tutti noi. Alle volte ironica, cantante, ballerina, questo e altro ancora succede nel suo recital, sprigionando tutta la simpatia apprezzata dal pubblico che l’ha vista al Teatro Erba in Torino, tagliare per il secondo anno il nastro di partenza per il suo tour italiano di uno spettacolo che non è “solo” uno spettacolo. La protagonista di tutto questo è Anna Mazzamauro, per la regia di Livio Galassi, tratta la sua performance in “Nuda e cruda” spogliata da ogni forma, intercalando divagazioni ridicole gradite dal pubblico per trasportarli a impegnati argomenti, facendo riflettere l’ascoltatore senza appesantirne il tema trattato come la Madonna o la vicenda di Melania Rea, proseguendo e affrontando temi tra un ragazzo gay e i suoi genitori. Durante uno dei monologhi, c’è stato un semplice gesto fatto con disinvoltura ma di efficace messaggio. Nel susseguo del racconto, in mano aveva una “ scarpetta rossa” i suoi gesti incominciavano a farsi convulsi, attorcigliando quella scarpa, indifesa, inerme, stringendola per poi… con un gesto sprezzante… lanciarla via! Recitata con una certa sensibilità della durata di un battito d’ali, ma in quell’attimo sono racchiuse tutte le angosce e la sofferenza dell’individuo. E’ stato impressionante quel gesto! Nelle due ore di spettacolo la Mazzamauro racconta notizie curiose a lei capitate solcando i palcoscenici, non mancano gli applausi. Affiancata da Leonardo Bonfitto (ballerino) si lasciano andare in un tango, accompagnati dalle musiche originali di Amedeo Minghi e proposte da Salvatore Cauteruccio (fisarmonica e pianoforte) e Sasà Calabrese (contrabbasso), continua la sua carrellata di abito in abito. Spiritosa come sempre (chi non la ricorda al fianco di Paolo Villaggio, nei panni della femme fatale, la signorina Silvani nel film Fantozzi), entra in scena… diciamo nuda… per affrontare una parodia della “lap dance” con tanto di palo… e peso o volume che sia… abbarbicata a quell’esile stelo… con grande ironia dicendo: Io sono il capitano della mia cellulite! A questo punto il pubblico è andato in visibilio e di conseguenza scatta un enorme applauso, per poi rivederla apparire subito pronta a recitare la drammatica storia d’amore tra la Magnani e Rossellini. Questa rappresentazione di “Nuda e cruda” passa dal serio al faceto con eleganza ed emozionalità, mostrando le doti caratteriali di Anna Mazzamauro accomunando gioie e dolori del quotidiano, con fascino e delicatezza che solo un’attrice come lei poteva farlo.
Torino (Italia), martedì 9 dicembre 2014




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