sabato 1 novembre 2014

COSÌ È (se vi pare) recensione di Daniele Giordano

Secondo voi, la verità esiste o non esiste? E se esiste, potrebbe essere la stessa faccia della medesima medaglia? Dilemma o messaggio? Quanti punti interrogativi per esprimere un unico concetto! In questo caso il lettore sarà leggermente disorientato, come di certo chi ha visto l’opera teatrale di Luigi Pirandello – Così è se vi pare – al teatro Concordia di Venaria Reale (TO), per la ricorrenza dei dieci anni trascorsi dall’apertura. Il sipario si apre e voi… immaginate di essere al centro di un circo, con tanto di animali, dove un domatore divertito, riesce “nella classica tinca pirandelliana” come contrappeso mediatore tra la scena e il pubblico. L'opera è incentrata su un tema molto caro a Pirandello: l'inconoscibilità del reale, di cui ognuno può dare una propria interpretazione e magari non coincidere con quella degli altri che è ben rappresentata dal personaggio Laudisi. Un'impossibilità a conoscere la verità assoluta. E gli animali, direte voi? C’erano ed erano in tanti, ignari di essere rappresentati come tali in questo dramma della vita, movimentando la monotonia della loro scialba quotidianità, dove si desidera entrare con violenza nella vita del prossimo, sapere tutto di tutti. Giudicando senza essere giudicati. La verità non esiste, questo sembra essere il vero messaggio che Pirandello vuole trasmetterci in questa pièce. Se poi esiste, forse non è l’unica verità. Da questo concetto si sviscera il dramma, passando dal grottesco al surreale, improntato su un gruppo di pettegoli, in una società carente, discutendo tra loro animatamente, cercando in qualche modo di venirne a capo. Gli stessi protagonisti della controversia, lanciano apertamente accuse di pazzia e compianto per la triste situazione dell’accusato ma sempre più convinti di avere ragione, esaminando approfonditamente, lasciandosi andare a conclusioni errate sullo “strano” ménage di un marito, una fantomatica moglie e una suocera. Esasperati e bramosi di conoscere “la vera verità” avventandosi sulle loro prede elevandosi a giudici, rivestendo una veste non loro, tutto sotto gli occhi divertiti della saggezza del domatore. E’ qui che il regista Adriano Pellegrin ha voluto in quest’opera teatrale modificare alcune cose. A suo dire sembravano più incisive e attuali, sebbene l’opera scritta nel 1917, modificata dallo stesso Pirandello anni dopo, da allora non è mutato nulla a riguardo all’invadenza di alcuni soggetti nei confronti del prossimo. Infatti, Pellegrin ha modificato l’allestimento scenografico originale ponendo la farsa in un circo, in cui sono evidenziati tutti gli ingredienti, a iniziare dal domatore Laudisi (interpretato dal bravo Roberto Incannila), le belve: il consigliere Agazzi (Livio Mottura), Amalia (Laura Cotza), Dina (la giovanissima e brava Isabel Rodriguez Ramos), la signora Sirelli (Gaia Salemi), il prefetto (Raffaele Tarzia), il commissario Centuri (Claudia Cotza), le signore Cini e Nenni (Maria Luisa Borghese, Marina Milanasso). Infine, non ultimi i personaggi spettrali su cui ruota l’intera rappresentazione, la signora Frola (Rita Regis); suo genero, il Ponza (Simone Schinocchia) e sua moglie Giulia Superti, anche assistente alla regia. A generare l’insieme di questa recita, due compagnie unite da sempre, quella di Tedacà e la Bizzarria; le scene e costumi sono di Francesco Calabretta e Sara Brigatti; il coordinamento tecnico: Walter Schinocca, Andrea Rizzitelli, Giuseppe Venuti. Sebbene il lavoro teatrale sia stato piacevole, come del resto il regista Adriano Pellegrin aveva pronosticato, egli ha voluto rivolgersi all’autore con tono sommesso. Richiamando l’attenzione di chi seppe scrutare atteggiamento dell’individuo, facendolo con ilarità in tutte le opere scritte da Luigi Pirandello, dedicandogli questa opera teatrale rivisitata… e come direbbe Lamberto Laudisi: Il dibattito continua senza arrivare ad alcuna soluzione, finché non interviene la moglie  ad affermare che essa è ciò che marito e madre vogliono: Così è, se vi pare. 

Torino (Italia), 31 ottobre 2014



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