Marco
Cavallaro attore teatrale, l’abbiamo visto in situazioni recitative diverse
(alcune anche troppo bizzarre), questo ci ha permesso di formulare opinioni. I
brusii benevoli mormorati in sala a fine recita si sprecano. Ognuno dice la
propria. Assistendo agli spettacoli, volgendo lo sguardo sul pubblico, notiamo un
“velo trasparente” una parte con il desiderio compiaciuto, l’altra un leggero diniego.
Due sfaccettature della stessa medaglia! E’ sempre lui, qualsiasi “abito
scenico” indossa, è questo che “l’altra parte” dovrebbe intendere, cambia solo
la circostanza. Come ad esempio quello presentato al teatro Gioiello in Torino dal
titolo “L’Occasione” con esso, termina la sua trilogia sull’amore. Un monologo cui
il Cavallaro è particolarmente legato, questo soliloquio è stato portato in scena in tutta la penisola, narra
di una storia commovente, dimostrato dall’afflusso del pubblico. In questa
interpretazione, troviamo l’artista alle prese del solito bivio: rifugiarsi
andando nella sua solitudine casa o passare qualche ora in un bar a bere
qualcosa distraendo i suoi pensieri. Questo perché è stato lasciato dal suo
grande amore circa due anni or sono… per lui è solo ieri! E’ qui la commedia
prende vita, in un groviglio di reminescenze, pensieri che attanagliano la
mente col suo tarlo, senza darsi pace e, senza alcuna spiegazione logica data
allo spettatore, distraendolo su qualsiasi risultato… sino alla fine del
dilemma! Non desideriamo togliere il gusto finale allo spettatore su questo
toccante spettacolo e, forse qualcuno del pubblico potrebbe riconoscersi nelle
vesti di Cavallaro!
Come
sempre ed è inutile evidenziare, Marco Cavallaro su qualsiasi palco salga che
sia semplice gag o esibizione seria, sa perfettamente rispettare tempi e pause
senza “bruciarle” come spesso accade altrove, questo a lui non succede. L’attore
dal suo profondo, ama esibirsi in monologhi, interagire se capita con i
presenti. Le recite espresse, vestono bene la sua figura pur muovendosi
teatralmente in circostanze diverse. La sua entrata è disinvolta, oseremmo
azzardare con padronanza scenica che solo un interprete con notevole esperienza
saprebbe fare.
Torino
(Italia), martedì 24 novembre 2015
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