Ci piace pensare che Torino (Italia) sia sempre in movimento sebbene
paventi la spada di Damocle della crisi in ogni circostanza. Questo non basta a
fermare gli eventi a ingresso libero. Per esempio, l’Accademia
Albertina di Belle Arti di Torino (Italia), oltre a esporre nella sua
prestigiosa Pinacoteca quadri di un certo spessore artistico, da luogo ad
appuntamenti musicali di rilevanza non da poco. Ospiti di Musica in Concerto X
edizione per “Affetti Sonori” stagione 2015 – 2016 proposta dall’Associazione
Concertante Progetto Arte & Musica, è stato presentato un concerto
spettacolo dal titolo per la coreografia di Monica
Rosolen, lettura e testi di Giorgio Griva. Andando per ordine sparso troviamo
sulla musica La Nascita di Antonin Dvoràk due danzatrici Giusy Zanfa e
Maddalena Zona, cimentandosi sulle note de Largo dalla 9° Sinfonia, tentando di
dare a questo piacevole motivo un senso che ahimè tarda arrivare poiché
entrambe danzano in modo disordinato, non certo dovuto all’insegnamento, forse
alla preparazione delle due danzatrici ancora acerbe per il pubblico nell’eseguire
la coreografia. Le rivediamo poi singolarmente, ma questo non cambia l’opinione.
La prima danzatrice, su arie di Ariel Ramirez in Preghiera (Kirie, Agnus Dei da
“Misa Criolla”), l’Angelus di Jena – Francois Millet, il pubblico non trova l’esecuzione
in modo soddisfacente, purtroppo priva di sentimento. La seconda, ci prova in
Lola da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni sulle note della Popolana in
costume di Giovanni Battista Crema, i conoscitori riconoscono la non consapevolezza
nel fare uscire quella forza durante le esibizioni dovuta a tali opere. Nel
proseguire, un’altra si affaccia al pubblico attento, ci trasporta
nell’incantato “Paesaggio esotico” di Henri Rousseau, colonna sonora del film
La mia Africa (John Barry e african tradition) facendoci (visivamente)
assaporare quella parte d’Africa con i suoi colori e tramonti… nello splendore
dell’esecuzione della danzatrice Valeria Berlusconi. Abbiamo tenuto volutamente
quest’ultima danzatrice, Arianna Quartesan, perché pari alla sua bellezza, ha
dimostrato il suo impegno per la danza. L’abbiamo vista esporre con quale
grazia di movimenti precisi scandiva la musica di Pablo De Sarazate/George
Bizet nella celebre Carmen (Fantasie da Carmen “Gipsy Girl” di George Elgar
Hicks). La sua preparazione artistica unita all’eleganza interpretativa trova spazio
sublime nella sua coreografia, con occhio discreto di Monica Rosolen, esponendo
e trasmettendo la stessa emozione ai presenti in altrettanto due uscite: I’te
vurria vasà di Eduardo Di Capua (Il Bacio di Gustav Klimt) e di Ludwing van
Beethoven La Terra, allegretto dalla 7° Sinfonia “Magma primordiale” di
Stefania Di Filippo, con il placido e caloroso consenso del pubblico e da parte
nostra.
Torino (Italia), sabato 31 ottobre 2015
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