Ci
sono casi o cose che per una qualsiasi ragione, indipendente dalla tua volontà,
non ottengono il risultato che tu vorresti! Poniamo il caso che al ritorno a
casa, dopo una lunga estenuante giornata di lavoro, desideri coccole… magari,
anche più di una… dalla tua amata mogliettina! Oppure: entri in casa salutando
premuroso, esponi i tuoi problemi o cosa ti piacerebbe fare, giacchè soli in
casa… cerchi… senza risposta… l’affetto della tua amata… Lei, manco ti sente
arrivare! Era assorta… non nei pensieri o delle festività in arrivo, bensì dalla
musica che usciva dalle cuffie del suo costosissimo I Pone! Che significa? Tutto
questo non centra o forse sì, con la storia che siamo per raccontarvi, di
sicuro era per introdurvi a ciò che è accaduto al Teatro Monterosa in Torino
con lo spettacolo: Natale al Basilico. In scena, l’associazione Decima Arte. Voi
vi chiederete cosa c’entra il Natale col basilico… la risposta è semplice:
centra, centra! Una commedia dai toni brillanti di cui Valerio Di Priamo può
andare fiero, ancor più Matteo Ferrara (che cura anche la regia) e Fabio
Clarino (attore principale nei panni di Oreste), entrambi per la traduzione in napoletano
e il suo adattamento. Si affianca Barbara Pollice (Carla, sua moglie), il
bravissimo Salvatore Palmieri (Vladimir, un russo… con qualche battuta
napoletana… al momento giusto), poi abbiamo la simpatica Stefania Paolo in arte
Rosa Culetto, suocera e come se questo non bastasse al povero Oreste, anche smemorata…
ma ancora… voluttuosa e pasionaria… nei confronti del bel russo, dando una
carica vivace al suo personaggio. Nulla
togliere all’interpretazione di Anna Brandino, veste benissimo e in modo
adeguato il personaggio di Lilly, con la sua esuberanza (antagonista senza
successo di Rosa Culetto) riuscendo a coinvolgere lo spettatore. Seguono poi le
due figlie Giada e Giuliana, rispettivamente Giada Torrente e Julienne Cirillo.
Le circostanze che coinvolgono l’attore Fabio Clarino sono ben lontane dai suoi
desideri amorosi… ritrovandosi la casa piena di “non invitati” ruotando intorno
al racconto, raccogliendo sin da subito risate e applausi, dovuto non solo al
suo intercalare napoletano, continuando senza smettere per i due atti della
recita… Uno spettacolo portato sulla scena con dignità di causa attoriale sino
nei minimi dettagli. Volutamente, ho dimenticato il nome dell’attore che chiude
in battuta il sipario… è il medico indiano, vestito da Diego Formicola a
svelarne il perché possa centrarvi il basilico… non certo noi…
Torino
(Italia), lunedì 11 maggio 2015
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