martedì 21 aprile 2015

LO STRANO CASO DEL LUPO MANNARO recensione di Daniele Giordano

E’ l’ultima fatica scritta dei racconti di Agenore Pautasso, Commissario della Torino del ‘900. Narra dello strano caso de “Il Lupo Mannaro del Valentino” prima della pausa estiva. L’autore, Valter Carignano col suo Giallo-Comico ritornerà per gli affezionati a settembre. Uno spettacolo che interagisce piacevolmente con il pubblico, seguito da adolescenti e non solo, attenti a scoprire l’assassino. Per la precisazione questo spettacolo non è da considerarsi l’ormai “consumato” Cena con Delitto, presentato in diverse salse, non sempre appetibili. Carignano nelle sue narrazioni inedite, oltre la spiccata fantasia inserisce fatti di storia rendendo la commedia ancor più coinvolgente. Nel caso citato, si parla di sottomarini, del silenziatore per la pistola o il sonar. Fatti che stavano assumendo consistenza, sino a trasportarci a un Esposizione Internazionale. Come scrisse Guido Gozzano in un ironico articolo « Una città, durante l’Esposizione mi fa pensare a una bella signora in tutto lo sfoggio delle sue eleganze » essa fu organizzata nella città di Torino dal 29 aprile al 31 ottobre 1911,  alla presenza di Vittorio Emanuele III e dei rappresentanti dei paesi ospiti e nella sera dello stesso giorno vi fu una grande celebrazione nel nuovo Stadium, con l'esibizione di 6.000 allievi ginnasti delle scuole municipali di Torino (poi chiamata Scuola Reale di Ginnastica), per celebrare il cinquantenario dell'Unità d'Italia. Può essere considerato il maggiore evento che il capoluogo subalpino fece nel Parco del Valentino, che con i suoi 500 000 mq. è il parco cittadino più grande d'Italia. Luogo dove si svolsero tutte le esposizioni internazionali ospitate a Torino.  Dicevamo della sosta estiva, perché le compagnie teatrali l’Opera Rinata e thealtro unite hanno altri appuntamenti, la prima intende portare dal 9 maggio al 28 luglio alle ore 21:00 Lombroso di Sera, sempre al numero sei dell’omonima via in Torino, l’altra dopo l’enorme successo che sta ottenendo la commedia brillante di Daniele Falleri (vedi critica del 4 dicembre 2012 su http://lonevolfilm.blogspot.com) dal titolo il Marito di mio Figlio sarà presente al Teatro Civico Matteotti di Moncalieri (To). A parte questo, ritornando alle indagini del Pautasso, come sempre trova nell’ormai consolidata fusione delle due compagnie di spettacolo e i suoi artisti nei loro rispettivi panni in ordine di apparizione. Tralasciando un immaginario defunto del quale si sento solo parlare, il bravo sceneggiatore ha modificando il cognome Richthofen in Trottelberg. Infatti, troviamo il Commissario, scritto, diretto e interpretato da Valter Carignano, sua moglie Teresina Costamagna (voce fuori campo, quella di Marina Di Paola). Non poteva mancare la simpatica Settimina Romualda Parlalvento (Antonella Argentini), innamorata persa del cow boy… sculacciate a parte… o Massimo Saracino (Vladimir Putinsky, membro della delegazione commerciale dell’Impero Russo). Per non parlare del delegato degli States, un cow boy dai modi alquanto discutibili ma simpatici… è Massimo Chionetti. Un’entrata imperturbabile quella di Jean-Jacques De l’Eau Perrier de San Bernard (un nome che è tutto un programma), non poteva che essere interpretato da Enrico Cravero o quello della simpatica Zao Bao Bao Lim Pim Fu Man Chu e la provenienza di questo personaggio, recitato piacevolmente da Marina Di Paola. Questi attori come sempre hanno dimostrato che da un semplice canovaccio mischiate alla ricerca che Valter Carignano esegue per i noir del Commissario Pautasso, oltre a fare ridere fornisce cultura. Questo è forse l’aspetto più importante che fuori esca in tutte le commedie portate in scena senza togliere alcun merito alle intriganti stesure.

Torino (Italia), martedì 21aprile 2015


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