giovedì 30 aprile 2015

UN PERCORSO CRESCIUTO IN TRENT’ANNI recensione di Daniele Giordano

Da quel lontano 1986 a oggi il percorso è stato imperverso e irto di spine, ma nei suoi trascorsi trent’anni, i risultati incominciano a vedersi. Stiamo parlando dell’allora festival “Da Sodoma a Hollywood” oggi sostituito (solo dal titolo) Torino Gay & Lesbian Film Festival che ha preso il via ieri sera al Cinema Massimo in Torino con una madrina d’eccezione, la splendida attrice Carolina Crescentini (dal 2008 al 2012 Nastro d’Argento, uno tra questi è per il film “L’Industriale” di Giuliano Montaldo) allietando il pubblico con letture, tra gli ospiti, la splendida voce della cantante Irene Grandi esibendosi.  Il festival aperto dal direttore artistico Giovanni Minerba, sino al 4 maggio tra proiezioni, conferenze e musica, non poteva iniziare ricordando il riconoscimento dato dal Comune di Torino intitolando una via a Ottavio Mai regista e attivista per i diritti degli omosessuali, così recita la targa sul viale pedonale lungo il Campus Einaudi della nuova università. Compianto compagno di Malerba, con lui fondatore del festival. Il film in programma nella serata inaugurale è 54: The Director’s Cut. Il regista Mark Cristopher (presente in sala), ha ripreso da spezzoni censurati, approfondito e inserito nei 36’ tagliati dalla grande distribuzione facendolo diventare un cult. I seguaci del TGLFF, troveranno ben altre sorprese, una tra tutte è Boulevar con Robin Williams nella sua ultima interpretazione. Nessuna novità invece riguardante i “tagli alla Cultura” il budget scende a quota 400 mila euro, riducendo la sua programmazione, ma a discapito di tutto ciò ritorna il sostegno della Regione Piemonte con dichiarazioni unanime e la presenza in sala, delle Istituzioni, iniziando dal primo cittadino Piero Fassino, all’Assessora alla cultura Antonella Parigi, sino al direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera, tanto per citarne alcuni. Per quelli che hanno perso il film di Cristopher, potranno rifarsi in sala uno dalle ore 16:00, mentre in sala due si proietta Happy End? di Petra Clever. In sala tre Onthakan di Anunha Boonyawatana. Citando ciò che riporta la brochure: 30 anni diversi perché unici, si aggiungono a questo spaccato, trent’anni di emozioni e lotte cercando di fare del cinema e della cultura uno straordinario mezzo per raccontare contraddizioni e traguardi… in grado di scuotere le coscienze. Ecco cos’è il Torino Gay & Lesbian Film Festiva!


Torino (Italia), giovedì 30 aprile 2015 

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