Lei,
protagonista di uno spettacolo che ruota intorno a se stessa ma di riflesso a
tutti noi. Alle volte ironica, cantante, ballerina, questo e altro ancora
succede nel suo recital, sprigionando tutta la simpatia apprezzata dal pubblico
che l’ha vista al Teatro Erba in Torino, tagliare per il secondo anno il nastro
di partenza per il suo tour italiano di uno spettacolo che non è “solo” uno
spettacolo. La protagonista di tutto questo è Anna Mazzamauro, per la regia di
Livio Galassi, tratta la sua performance in “Nuda e cruda” spogliata da ogni
forma, intercalando divagazioni ridicole gradite dal pubblico per trasportarli a
impegnati argomenti, facendo riflettere l’ascoltatore senza appesantirne il
tema trattato come la Madonna o la vicenda di Melania Rea, proseguendo e
affrontando temi tra un ragazzo gay e i suoi genitori. Durante uno dei
monologhi, c’è stato un semplice gesto fatto con disinvoltura ma di efficace
messaggio. Nel susseguo del racconto, in mano aveva una “ scarpetta rossa” i
suoi gesti incominciavano a farsi convulsi, attorcigliando quella scarpa, indifesa,
inerme, stringendola per poi… con un gesto sprezzante… lanciarla via! Recitata
con una certa sensibilità della durata di un battito d’ali, ma in quell’attimo
sono racchiuse tutte le angosce e la sofferenza dell’individuo. E’ stato
impressionante quel gesto! Nelle due ore di spettacolo la Mazzamauro racconta
notizie curiose a lei capitate solcando i palcoscenici, non mancano gli
applausi. Affiancata da Leonardo Bonfitto (ballerino) si lasciano andare in un
tango, accompagnati dalle musiche originali di Amedeo Minghi e proposte da
Salvatore Cauteruccio (fisarmonica e pianoforte) e Sasà Calabrese
(contrabbasso), continua la sua carrellata di abito in abito. Spiritosa come
sempre (chi non la ricorda al fianco di Paolo Villaggio, nei panni della femme
fatale, la signorina Silvani nel film Fantozzi), entra in scena… diciamo nuda…
per affrontare una parodia della “lap dance” con tanto di palo… e peso o volume
che sia… abbarbicata a quell’esile stelo… con grande ironia dicendo: Io sono il
capitano della mia cellulite! A questo punto il pubblico è andato in visibilio
e di conseguenza scatta un enorme applauso, per poi rivederla apparire subito
pronta a recitare la drammatica storia d’amore tra la Magnani e Rossellini. Questa
rappresentazione di “Nuda e cruda” passa dal serio al faceto con eleganza ed
emozionalità, mostrando le doti caratteriali di Anna Mazzamauro accomunando
gioie e dolori del quotidiano, con fascino e delicatezza che solo un’attrice
come lei poteva farlo.
Torino
(Italia), martedì 9 dicembre 2014
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