Avete
presente un bicchiere colmo sino all’orlo, tanto da non ricevere più neanche
una goccia e dico goccia di liquido altrimenti trabocca? Bene, se vi ho dato
l’idea, è uguale a quella delle ore 20:45 partendo in orario ieri sera e come si
presentava il locale dell’Hiroshima Mon Amour gremita di pubblico per la finale
del 50 Ore Torino undicesima edizione!
Una serata perfetta o quasi per via di una panchina sbilenca che
catapultava a terra i giurati e subito sostituita. La sala piena di persone
conosciute del panorama cinematografico non solamente torinese. Tra il pubblico
c’era la modella Monica Schettino è una, figura nota tra sfilate mondane e
pagine su Face Book piene di sue fotografie, il fotografo Elio Draghi veterano
dello scatto, a suo tempo direttore di scena durante le riprese del film “Lo
smemorato di Collegno” e poi l’immancabile giuria scampata “forse all’attentato
panchina” ha dovuto selezionare tra i venti cortometraggi in gara, due
vincitori (tre sono state le menzioni). La giuria preseduta da Davide Ferrario
regista, abbandonato momentaneamente l’iter lavorativo del suo ultimo film “La
Luna su Torino” per riapparire dopo nove lunghi anni tra i giurati del
cinquanta ore; Luca Baù, regista/giornalista; Gianni Del Corral regista, chi
non ricorda “Febbre Gialla” documentario su Valentino Rossi e la “memorabile
Ducato”; Simone Lampedone fonico; Vito Martinelli fonico presa diretta;
Domenico Morreale docente cinematografico al Politecnico di Torino e detentore
insieme a Carlo Saito del Concorso CORTOMATTO appena terminato in quel di
Collegno (TO); Giorgio Perno doppiatore. Elenchiamo i titoli dei corti presenti
e in ordine di uscita. Genere Azione: Il vaso di Pandora, Lo vuoi un fiorellin?
A seguire 5 alle 15 e Bye Bike. Genere Fantascienza (il primo, gli altri generi
Horror): LMC (Elle Emme Ci), Il colore del sangue, S (Esse), La Cena. Per il
genere Commedia: Il fattore C, E’ tempo di Viaggiare, Il navigante, Il cinema
dell’attrazione. Proseguiamo, i primi due sono di genere Comico, gli altri
Storico/Mitologico: Ma la frase la sa?, Imposta per te, Scioc, Aria e pedalare.
Arrivando alla fine con: Flash Forward, Gemini per i drammatici, Lov, Esposito
per la Commedia. Unico escluso dalla gara il Comico: Bloccata nel progresso,
oltre a essere più lungo dei cinque minuti previsti dal regolamento, non è
arrivato a consegnare il lavoro nel tempo previsto dal regolamento. Comunque ha
avuto la soddisfazione di essere proiettato ugualmente. Durante la serata, tra
un blocco di proiezione e l’altra, è intervenuto l’Atelier del Teatro Fisico ideato
e curato dal prestigioso Philip Radice, gli allievi hanno improntato in modo
piacevole alcune scenette, ricordando il film muto, accompagnate rigorosamente
al pianoforte dal maestro Barletta. Questo per entrare nel ricordo dei
cent’anni passati di Giovanni Pastrone. Quest’uomo rivoluzionò e aprì
l’orizzonte cinematografico con il primo lungometraggio della durata di tre ore
dal titolo: CABIRIA, era il 14 aprile del 1914! Per onorare la sua memoria è
stato presentato il trailer Cabiria 2014 di Franco Diaferia, dedicando un
intervento sulla sua vita contornato da aneddoti e interviste. Il rammarico per
non essere tra noi, l’amico Alfieri Canavero, uno degli ultimi baluardi del
cinema del novecento inteso come personaggio nostrano. Ha voluto comunque
essere presente con una videoregistrazione, gradita a coloro che abitualmente visitano
spesso le conferenze cinematografiche locali. Figlio del primo fonico italiano,
Alfieri allora giovanissimo, frequentava gli stabilimenti FER, alle volte
raccoglieva con una calamita posizionata all’estremità di un bastone i chiodi storti
sparsi sul pavimento, saranno raddrizzati per poterli utilizzare dagli scenografi
il giorno successivo. Una volta, grazie a suo padre ha potuto conoscere e
stringere la mano a Pastrone negli stabilimenti Fert di Corso Lombardia a
Torino. La serata “magica” continua, in quest'undicesima edizione per la
conduzione cambia il presentatore, non c’era Andrea Zirio, sebbene impegnato a
Cannes per un personale progetto, non ha voluto rinunciare ad essere presente alla
serata questa portando un trailer di un suo lavoro, mentre il cortometraggio
precedente è stato premiato in più concorsi internazionali, ricevendo premi
come miglior protagonista, pertanto la serata è stata affidata a Jacopo Tealdi,
attore del Teatro Fisico, cavandosela egregiamente bene. Sicuramente siete
ansiosi di sapere chi sono i vincitori, ebbene dopo un esame cosciente da parte
della giuria, il primo premio è assegnato a BYE BIKE del valore di euro
1.000,00 (€300,00 in contanti più servizi di produzione del valore di €700,00),
secondo premio MA LA FRASE LA SA? del valore di euro 600,00 (€150,00 in
contanti più servizi di produzione del valore di €450,00) offerti dalla teleEMA
productions di Enrico Venditti come da bando di concorso. La serata, serata
ricca di ricordi, emozioni e speranza, tant’è che il direttore artistico Enrico
Venditti, salendo sul palco ha fatto fuoriuscire con tutta la sua forza e voce
la vitalità e creatività dei giovani videomaker nostro futuro potenziale
cinematografico. L’appuntamento è per il prossimo anno, intanto ricordiamo che
nei primi giorni di dicembre, ci sarà il concorso 100 ore Torino (una costola
del cinquanta), dove a chiusura dei cento anni dall’avvenimento sul film
Cabiria di Giovanni Pastrone, la gara del cento ore Torino, sarà svolta in un
modo irrepetibile e fantasmagorica, pertanto i video maker sono avvisati e da
parte mia sarebbe bene esserci! Arrivederci alla prossima edizione 2015.
Torino
(Italia), 16 maggio 2014
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