Un
racconto basato su autentiche testimonianze che la regista Noemi Binda con
minuziosa ricerca mette in scena al Teatro Agnelli in Torino. La commedia dal titolo:
Una Ragazza Fortunata.
L’episodio è incentrato sulla vita di una ragazzotta di campagna dal nome Gold. Appena sedicenne, parte da Saint Louis per trasferirsi a Storyville, un quartiere di New Orleans alla ricerca di un lavoro, ma non di una semplice occupazione, uno in modo particolare… entrare in un bordello, quello che a suo tempo gestiva sua zia. Il susseguirsi dei quadri scenici, ci trasportano dal 1870, sino agli anni venti in una girandola di avvenimenti e musiche. La giovane Gold, in questo intervallo, riesce con la sua acerba bellezza a essere forse l’unica tra le sue “amiche a praticare poco il mestiere” rendendosi utile in altro modo intrattenendo i clienti. Tra questi, un assiduo frequentatore della casa, nonchè scrittore, era amorevolmente attratto da lei e dai suoi racconti o semplicemente passando le giornate chiuso in quella dimora in sua compagnia. L’avvicendarsi del tempo su cui si basa la commedia, porta a scoprire le vicissitudini delle sue colleghe, anche quelle più colorite e intime, senza escludere le proprie. Gli episodi quelli di sempre, (vedi la recensione Il Babi di via Barbaroux, n.d.a.), in qualunque luogo si consumassero. La storia prosegue, ormai non più contadinotta, ma una donna, cresciuta tra le sue mura, insieme ai racconti delle sue compagne, sino alla chiusura della casa da parte del governo americano nel 1917. Quella che fu per lei la sua vita, a differenza delle sue amiche per il sol fatto che la nostra Gold, da semplice contadinotta… è diventata la tenutaria di quel bordello! Il posto più ben frequentato dalla comunità benestante, senza aggiungere chi fossero. Certamente qualcuno scriverà questa storia: quella dell’adolescente Gold maturata col tempo in quel bordello. La struttura dello spettacolo è ben distribuita, tra balli e racconti realmente accaduti, il cambio di vestiario, la recitazione, le musiche spaziano dalla nascita del Rag Time sino al Jazz. Gli attori prestati a recitare questa commedia sono: Amalia Fleger; Stefania Motta; Elena Maldera; Silvia Sildesti; Cinzia Paone; Gabriella Lupia; la piccola Gold, alias Laura Scassiano; Gold, tenutaria della casa sino alla sua chiusura è Anna Vesco; Stefano Bellino, lo scrittore; Mauro Gabotto; per le danze Noemi Binda e Laura Scassiano. Un pensiero si apre alla mente nel vedere la rappresentazione, facendo rimanere una perplessità su certe scene… magari “asciugandole” forse rendevano meno noioso alcuni passaggi dello spettacolo.
L’episodio è incentrato sulla vita di una ragazzotta di campagna dal nome Gold. Appena sedicenne, parte da Saint Louis per trasferirsi a Storyville, un quartiere di New Orleans alla ricerca di un lavoro, ma non di una semplice occupazione, uno in modo particolare… entrare in un bordello, quello che a suo tempo gestiva sua zia. Il susseguirsi dei quadri scenici, ci trasportano dal 1870, sino agli anni venti in una girandola di avvenimenti e musiche. La giovane Gold, in questo intervallo, riesce con la sua acerba bellezza a essere forse l’unica tra le sue “amiche a praticare poco il mestiere” rendendosi utile in altro modo intrattenendo i clienti. Tra questi, un assiduo frequentatore della casa, nonchè scrittore, era amorevolmente attratto da lei e dai suoi racconti o semplicemente passando le giornate chiuso in quella dimora in sua compagnia. L’avvicendarsi del tempo su cui si basa la commedia, porta a scoprire le vicissitudini delle sue colleghe, anche quelle più colorite e intime, senza escludere le proprie. Gli episodi quelli di sempre, (vedi la recensione Il Babi di via Barbaroux, n.d.a.), in qualunque luogo si consumassero. La storia prosegue, ormai non più contadinotta, ma una donna, cresciuta tra le sue mura, insieme ai racconti delle sue compagne, sino alla chiusura della casa da parte del governo americano nel 1917. Quella che fu per lei la sua vita, a differenza delle sue amiche per il sol fatto che la nostra Gold, da semplice contadinotta… è diventata la tenutaria di quel bordello! Il posto più ben frequentato dalla comunità benestante, senza aggiungere chi fossero. Certamente qualcuno scriverà questa storia: quella dell’adolescente Gold maturata col tempo in quel bordello. La struttura dello spettacolo è ben distribuita, tra balli e racconti realmente accaduti, il cambio di vestiario, la recitazione, le musiche spaziano dalla nascita del Rag Time sino al Jazz. Gli attori prestati a recitare questa commedia sono: Amalia Fleger; Stefania Motta; Elena Maldera; Silvia Sildesti; Cinzia Paone; Gabriella Lupia; la piccola Gold, alias Laura Scassiano; Gold, tenutaria della casa sino alla sua chiusura è Anna Vesco; Stefano Bellino, lo scrittore; Mauro Gabotto; per le danze Noemi Binda e Laura Scassiano. Un pensiero si apre alla mente nel vedere la rappresentazione, facendo rimanere una perplessità su certe scene… magari “asciugandole” forse rendevano meno noioso alcuni passaggi dello spettacolo.
Torino
(Italia), 24 febbraio 2014
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