mercoledì 14 novembre 2012

TO HORROR Seconda Giornata, recensione di Daniele Giordano


Nel momento in cui la luce del giorno lascia il suo spazio per concedere al buio di occupare il suo posto, al numero civico 21 di via Po a Torino, una grande quantità di persone si apprestava a entrare nel locale che ospita il ToHorror Film Fest dodicesima edizione: il BLAH BLAH. Senza indugi, anche noi entriamo nel vivo della manifestazione.
Ore 21:00, si proietta il lungometraggio GUT di Elias (USA – 2012 durata 90’) in concorso. La trama racconta di due amici DAN e TOM, intenti a guardare una serie di videocassette, la mente di Tom nel vedere viene occupata da desideri  intersecati da alienazioni mentale.
Quest’anno per la rassegna cortometraggi, sono stati selezionati ventitrè titoli, in parte provenienti dall’Italia. La scaletta prosegue con la visione dei corti in gara tutti italiani, il primo a essere visionato risponde al titolo di AGOGHE’ (ITA 2011 durata 10’) di Sebastiano Serino, la figlia è spettatrice involontaria di un delitto tra le mura domestiche. Il secondo proiettato risponde al titolo di APARTAMENT 15 (ITA 2012 durata16’) di Mattia Puleo, narra di quattro individui alla ricerca di un “appartamento” appunto per un loro progetto, si trovano a essere intrappolati dentro l’alloggio e farne parte dell’arredamento. Idea simpatica, considerato forse un low budget per la realizzazione, in compenso ha avuto parecchi contributi e supporti. Terminiamo con l’ultimo in gara dal titolo BE FOLK di Carla Marcialis (ITA 2012 durata 6’), simpatica storiella ricordando Tarantino. L’autrice usa questo mezzo per arrivare al vero fine, andando oltre, giacchè stanca dei pregiudizi espressi dalla gente con una semplice occhiata, soffermandosi alla superficie delle persone. Su questi due punti si dipana il corto. La serata prosegue senza respiro con l’ultimo lungometraggio della serata: ZERO KILLED del regista Michal Kosakowski (GER 2011 durata 81’) un documentario su un gruppo di persone invitate a esporre le proprie elucubrazioni mentali e metterle in video interpretando la vittima o il carnefice. Naturalmente tutto questo è - O K – si usa questo termine in gergo militare per dire: NESSUNA PERDITA UMANA! La serata termina con due brevi webserials di sei minuti l’uno, titolo LAST MONKEY, un viaggio di un’assassina tra le barriere del tempo, rifacendosi in modo contrario a una datata serie televisiva.

Torino (Italia), 14 novembre 2012

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