Quello che ci aspettiamo, entrando al Garage
Vian (Via Castelnuovo, 10 Torino), l’abbiamo letto nelle poche
righe di presentazione, pertanto ci è sembrato appetibile
sceglierlo. Il monologo che Crab Teatro, su testo di Annibale
Ruccello presenta con la regia di Pierpaolo Congiu, viene affidato a
Valentina Tullio che da il volto e l’interpretazione a: ANNA
CAPPELLI, con la sua espressività, la dolcezza dell’attrice. Le
canzoni scelte come colonna sonora, porta lo spettatore a seguire il
dramma con attenzione che si rivela alle volte mansueto per poi
divenire rabbioso nei confronti altrui, ma sempre con moderazione.
Una donna frustata per una serie di circostanze che affliggono la sua
esistenza. Vive sola in una camera d’affitto con una proprietaria
ficcanaso, per seguire il posto di lavoro è andata in un luogo
lontano da casa, maledettamente single… in attesa del “principe
delle fiabe” una vita scialba e come se non bastasse inveisce
contro Giuliana, sua sorella minore per via del padre che vuole dare
a lei la sua stanza. All’orizzonte s’affaccia il ribaltamento
della situazione, l’uomo della sua vita: Tonino, una vera casa e
finalmente l’amore tanto agognato! Senza togliervi il gusto di
assaporare questo drammatico racconto, diciamo che la solitudine può
avere effetti collaterali che vanno oltre la linea di confine… e
solo un’interpretazione artistica ricevuta dall’attrice può
risaltarne la drammaticità del testo!
Da Berlino approda al Torino Finge Festival
La compagnia Barletti/Wass con AUTODIFFAMAZIONE/SELBSTBEZICHTIGUNG
per la regia di entrambi. Un lavoro contemporaneo, da parte nostra
non è stata eclatante l’interpretazione, forse il testo poteva
dare un senso sull’assunzione di responsabilità su frasi o azioni.
Tanto meno l’essersi presentati entrambi come si sono affacciati al
mondo nascendo.
Così abbiamo pensato di rimanere sino
all’ultimo spettacolo, quello proposta da Cecilia D’Amico,
proveniente da Roma. Avete presente quelle pubblicità che si sentono
per radio, dove per non sprecare tempo e quindi denaro, lo speaker
nel più breve tempo possibile deve dire una miriade di parole
facendo capire all’ascoltatore il prodotto pubblicizzato. Bene,
questo è quanto udirete uscire dalla bocca dell’artista in
UNDERWOOD. Una macchinetta di parole uscite dalla bocca della
simpatica e brava attrice riporta in scena il consumato varietà
riesce a saltare dall’argomento vegano al viaggio aereo…colpa
inesorabile della sua ex psicologa. I personaggi da lei interpretati
meritano di essere visti… non commentati!
Torino (Italia) sabato 20 maggio 2017
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