martedì 13 ottobre 2015

UNA MIRANDOLINA…DIVERSA DAL SOLITO recensione di Daniele Giordano

Non si poteva credere alle parole dette durante la conferenza stampa dalla compagnia Campotheatro quando annunciava la programmazione della stagione 2015/16 del Teatro San Paolo in Rivoli (TO), mettendo in cartellone un classico come < La Locandiera> di Carlo Goldoni… lasciata in mano a Ivan Fabio Perna come regista. Lui, seguace di commedie americane oltre a trastullarsi con altrettante compiaciute commedie contemporanee… vi rendete conto cosa potrebbe o sarebbe in grado di “partorire” la sua vivace mente… magari anche leggermente inconsueta, tanto piacente al suo nutrito pubblico? Prontamente, ha accettato la sfida! Veniamo alla commedia. Sappiamo tutti chi è, e cosa fa la desiderosa Mirandolina, soprattutto del perché gli avventori frequentano la sua locanda. Essi vanno solo per voler le “grazie della piacente” padrona. Non desideriamo raccontare ciò che più volte è stato visto e recensito su questo capolavoro del settecento del commediografo. Ci soffermeremo invece di com'è stata composta la commedia… con la regia di Perna! Buio in sala… il sipario si apre come consuetudine, nella penombra s’intravedono figure inanimate in goffe posizioni. Lentamente prendono vita muovendosi come marionette! Questo è il fulcro dello spettacolo senza aggiungere altro. Qui entra la figura… non di Mirandolina… ma di colei capace di tirare i fili di quei burattini che sostano alla locanda, facendo fuoriuscire l’abilità con cui le donne… il “sesso debole” per intenderci…prevalgono sull’uomo… lasciando un segno di riflessione!
Un elogio al sottile e arguto a Tony Skandal, direttore creativo, ha dato un incipit alla commedia, vedendo oltre la veste del personaggio principale, senza dissacrarne l’opera goldoniana, Prontamente il regista ha fatto suo il suggerimento spolverando dai loro abiti quella polvere che si porta addosso da trecento anni l’opera teatrale, con un rituale quasi magico, pur mantenendo lo stile storico sia nel vestiario sia l’ambientazione. Una differente recita da quelle usuali, ricercando l’espressione e tecnica interpretativa dei personaggi e della cultura dell’epoca che il regista ha saputo fissare i contenuti sulla protagonista, ricavandone una dagli abituali lavori teatrali, senza annoiare il pubblico nei tre atti della recita. I compagni di avventura scenica che si sono esibiti sotto la guida di Ivan Fabio Perna sono: la protagonista Patrizia Battaglia, brillante esecuzione, Niko Ferrucci, colonna della compagnia. Con loro i bravi: Bruno Sasso, Paolo Nani, Sabrina Lucarelli, Grazia Audero, Mauro Pavesi. Per ultimo, lasciato volutamente, troviamo Mauro Stante, con le sue “entrate divertenti” fatte con competente professionalità, dando una carica esuberante al personaggio del Marchese di Forlinpopoli da lui interpretato. Sia il regista, sia la compagnia teatrale Campotheatro saranno soddisfatti di come il pubblico ha reagito a questa particolare rappresentazione teatrale, noi del resto avendo assistito a questa piacevole prima, dobbiamo prenderne atto, scrivendo… per coloro che non l’hanno vista!

Torino (Italia), lunedì 12 ottobre 2015





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