Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux, drammaturgo e
scrittore francese, considerato il più importante commediografo di Francia del
XVIII secolo, intitola così “il gioco dell’amore e
del caso” uno dei suoi capolavori. Il testo, incentrato sullo scambio di ruoli
tra alcuni personaggi della vicenda, ricorda la Commedia dell’Assurdo. Prontamente,
la compagnia Saltapasti, rivisitandone il contenuto l’ha portato in scena recentemente al
Teatro Matteotti di Moncalieri (TO) ricevendo numerosi applausi. Attraverso una forma
espressiva qual è la commedia, riesce a descrivere in un gioco l’amore, sebbene la pièce sia del 1729, continua nelle sue ambigue
metamorfosi ludiche dei personaggi e le parole penetranti, lascia allo
spettatore una riflessione del nostro quotidiano. Durante la recita, si
susseguono scambi tra servi nei panni di
padroni e padroni vestiti da servi, tutti alla ricerca dell’amore, parola dal
suono melodioso e magico, conservandone durante la recitazione la grazia e la
superiorità di Marivaux, urtandosi spesso con le
consuetudini convenzioni di società del tempo, facendo emergere contraddizioni
dei personaggi divisi tra la verità e l'inganno. E’ come dire "essere e
apparire" sul gioco della passione, mostrando l'essenza di una natura
umana instabile, piena di perplessità. Per fortuna… alla fine, proprio sulla
parola "amore" è trionfo! Interpretato da Cecilia Agapito
nel ruolo di Margherita, Matteo Bizzotto è Dorante. Chi se non Luca Buggio
poteva impersonare Orgone, mentre Sara Consoli è Lisetta, invece nei panni di
Arlecchino trova Lorenzo Goria e poi Alessandro Guzzardi (Doremi), infine
Bianca Montanaro è Silvia.
Torino (Italia), sabato 6 giugno 2015
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