Cosa non s’inventano gli attori
pur di fare ridere! Sì, perché alle volte basta poco e, allora cosa si è
inventato Valter Carignano della compagnia teatrale l’Opera Rinata.
Semplicemente: Teatro, all’ora del The. Accantonato momentaneamente l’operistica,
Valter ha pensato bene di unire alle giallo-comiche del Commissario Pautasso
quella parte di cultura sulla Torino del ‘900 realmente esistita e poco
conosciuta o dimenticata, soprattutto dalle nuove generazioni, inserendola
nella più sfrenata fantasia dell’autore. Sappiamo benissimo che i “ricercatori
di notizie” non dormono mai, così ci siamo imbattuti in una parte a noi ancora
sconosciuta di un quadrilatero (forse meno nobile ma più vero e vivibile)
chiamato Sansalvario, che da tempo ha cambiato nomea e facciata. Siamo al
Lombroso 16, nella via omonima, una volta pare ci fosse un ospedale,
nell’androne è visibile ancora una targa commemorativa e imponente con i nomi
dei benefattori. All’interno della
palazzina troviamo un Centro d’Incontro, salendo al piano superiore una
Biblioteca e una sala dedicata allo scultore Mario Molinari. Proprio in questa
sala si è svolta la simpatica recita, con tanto di prenotazione, il pubblico entrava
e occupava il posto assegnato, per ragioni di capienza quelli senza la dovuta
prenotazione… sono emigrati altrove. Parliamo invece della commedia, da un’idea
di Marina Di Paola e sviluppata da Carignano, ha allestito questo giallo-comico
interagendo con i presenti per cercare gli indizi che porteranno il commissario
a scoprire l’assassino, il quale nella farsa introduce parti di storia
torinese, dobbiamo dire che non guasta, tant’è che il pubblico ascolta
interessato sia alla verità che alla fantasia. Gli interpreti, ospiti di questa
rappresentazione sono figure note ai frequentatori di teatro. In
quest'occasione troviamo, come dice Valter Carignano… in ordine sparso: Iside
Cibele Trismegista, al secolo Matilde Cavagnero medium e curatrice che nella realtà
è Marina Di Paola. Ci pensate, un barbuto nei panni di una suora del Convento
delle Piccole Sorelle Lavandaie della Madonnina Piangente del Rubatto, è suor
Ghitìn, al secolo Margherituccia Ortensia Mellano, nome lunghissimo per la
simpatica simulazione di Massimo Chionetti di Thealtro, seguito dal suo
“alleluia” ogni volta che appare in scena, sostenuto in coro dai presenti e
come se non bastasse… un “leggero” difetto fisico! L’ingresso di Cocò,
anch’essa Suora del convento delle Piccole Sorelle Lavandaie della Madonnina
Piangente del Rubatto, al pubblico piace la figura con tanto di barba (andrà di
moda tra le sorelle della Badia)…adornata sopra la veste monacale… foulard
firmati dai grandi maestri della moda, ai piedi calzettoni rigati e sandali particolari…
una forma visiva tra l’eccentricità e il frou-frou, impersonato con vaporosa
simpatia e naturalezza da Enrico Cravero, anche lui proveniente da Thealtro.
Continuando la carrellata, abbiamo il Parroco del Convento delle Piccole
Sorelle Lavandaie della Madonnina Piangente del Rubatto, Antonio Saracini (in
arte don Vincenzo Cacciapuoti), napoletano verace, anche lui come tutti riesce
bene nella sua parte. In ogni comunità religiosa esiste sempre una portinaia ed
ecco Sestilia Prefica Parlalvento, tuttofare del convento e come dice il suo
nome e la sua mansione… è una che non s’intromette mai in cose che non la
riguardano (dice lei)… facendosi sempre i fatti… degli altri… è la brava
Antonella Argentini…signorina... prego! Non vi ho ancora svelato chi è la morta
in questo giallo-comico… è Gloria Munda Mundis, al secolo Matilde Cavagnero,
pensate… la Superiora… “guarda caso” del Convento delle Piccole Sorelle
Lavandaie della Madonnina Piangente del Rubatto! Tutti i personaggi di questa
vicenda hanno come dire “il loro scheletro nell’armadio” pertanto tutti sono
sospettati. Sarà il pubblico aiutare il brillante artefice di questo simpatico
connubio, tra la comicità e cultura rende interessante il percorso del
Commissario Pautasso, espresso dal Tenore/Attore Valter Carignano a scoprire il
o i responsabili… e come si dice in Piemonte: a sarà dùra…!
Torino (Italia), martedì 17 marzo
2015
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