lunedì 12 dicembre 2011
Mr. SGROOG, IL MUSICAL recensione di Daniele Giordano
Sotto le feste natalizie è d’uopo presentare spettacoli inerenti a esso. L’Accademia dello Spettacolo non si è lasciata sfuggire l’opportunità mettendo in scena una favola che piace a grandi e piccini scritta da Charles Dickens, trasformata in un musical da Mario Rostagno per la regia di Fabiana Gariglio, mentre il compito arduo è stato quello della coreografa Lucia Carnevale, dover assistere e coniugare i cinquanta giovani del’età compresa tra i sette e venticinque anni. Insieme fanno rivivere la storia di Ebenezer Sgrooge. Inutile parlare di lui, è un classico, tutti conoscono la storia della sua figura e su come interpreta – l’arte della finanza, punta dritta alle cose cui gli esseri umani non possono fare a meno – l’aspetto avaro e attaccato al denaro per arricchirsi sempre di più, concetto opinabile fin che si vuole, ma il lavoro curioso non è tanto la frase o la storia, ma è modificarla in una commedia musicale. Il grande Valdocco, teatro in Torino ha accolto in pieno l’invito debuttando lo spettacolo il 10 e 11 dicembre 2011. Ancor prima dell’apertura la folla calcava il botteghino per accaparrarsi il biglietto d’ingresso, una coda interminabile. Le musiche scelte da Paolo Gambino e Walter Orsanigo trasportavano il pubblico nella giusta atmosfera dell’immaginario, questo grazie anche alla scenografia di Giuseppe Garau eseguita nei minimi particolari. Il cast, gli eclettici – Mammuth – questa volta in una parte non comica come di solito ci hanno abituati a vederli, ma drammatica e ostica, quella nel ruolo di Mister Scroog interpretata dal bravissimo Fabio Rossini l’altra, quella del defunto socio Jacob Marley sostenuta da Diego Casale, incatenato a vagare in eterno a causa del suo egoismo. Il duo, è affiancato da Daniela Freguglia che impersona lo spirito presente della favola (purtroppo colta da malore durante lo spettacolo). Poiché non possiamo citare tutti gli artisti per ragioni di spazio in quanto numerose sono le persone che hanno contribuito alla realizzazione sia canora e recitativa di questa magnifica commedia, possiamo però spendere una parola a favore dei più piccini che nonostante l’increscioso incidente hanno saputo mantenere il loro posto continuando a recitare degnamente con scrupolo lodevole. Sicuramente questo spettacolo merita essere visto e si dovrebbe ripetere per chi non è riuscito ad entrare.
Torino (Italia), 12 dicembre 2011
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