venerdì 9 dicembre 2016

O’ MARECHIARO, UNA PENSIONE... NEL GOLFO DI GENOVA… di Daniele Giordano



Il titolo è ingannevole, tanto per cominciare… se pensate a una commedia del grande De Filippo, questo lo sentirete dalle prime battute di copione. Se poi pensate di assistere a uno stravolgimento allora incominciate a comprendere, senza lasciarsi forbire, solo per chi al piacere di conoscere La Funicolare, compagnia che si è sempre dimostrato di portare avanti lo spettacolo verace, beh… siete sulla strada giusta ma continuate a sbagliare. Questa volta il regista si è divertito nello scrivere! Il regista Salvatore Consiglio, ha preso la commedia di Valerio Di Piramo, l’ha girata come un calzino…e deliberatamente “smembrata, facendola diventare una sua piacevole creatura”. Leggendo queste righe, il lettore non comprenderà, dove si vuole andare a parare… vedendola si renderà conto di quanto abbiamo detto sino ad ora è autentica verità. Solo vedendola si potrà assimilare quanto descritto, senza pentirsi di averlo fatto. Il pubblico, inizia a ridere dall'istante in cui i coniugi (Mario Motta e Claudia Vianino) Altomiri, varcano il boccascena. Pensate, una coppia di sposi del nord… una stupenda vacanza con quel mare azzurro… come quello di Genova, non basta… “accerchiati da persone" del… sud. Una tipica farsa sullo scambio d'idee radicate in un tempo remoto, a Consiglio, non gli bastava ingarbugliare la “sua commedia”, ha voluto aggiungerci altro. Se a questo “panorama balneare” ed il conflitto Nord/Sud si unisce mezzi tecnologici… come internet dove si può vedere l’albergo e prenotare online il meraviglioso Hotel corredato di fotografie… semplicemente stupendo, a voi non resta che dirvi: Che la rappresentazione abbia inizio! Partendo da questo bellissimo quadro esplicativo, fuoriescono le gag, così come uno dopo l’altro entrano in scena gli attori. Prendiamo ad esempio Gennaro (Antonio Inpemba) proprietario della “lussuosa pensione” a due stelle e sua moglie Addolorata (Patrizia Matrone), con il loro modo di porsi, accentua ancor più la scena. Un intercalare di personaggi da Rosella Guida (Crocifissa) al professor Caracciuolo (Giuseppe Clemente), la nobile decaduta Contessa Ferrero (Venturina Amato), le due suore in ritiro spirituale (Cinzia Grassidonio e Giada Torrente), potevano mancare l’emiro (Carmine Miele e il suo segretario Salvatore Consiglio) e infine il pescivendolo Vito Petrisco. Tutti questi attori mettono in risalto con piacevole ironia e tanta irrealtà caratteristiche prese dalla quotidianità, facendo pensare allo spettatore sia impossibile l’esistenza di tali persone. Una rappresentazione teatrale leggera con tempi e toni giusti senza pretese di scervellarsi ma dare una sferzata di buon umore che non toglie nessun merito alla Funicolare e all’adattamento scenico che il regista ha voluto dare a questa sua opera dignitosa. Sarà poi il pubblico nel vederla valutarne la sua riuscita. 

Torino (Italia), venerdì 9 novembre 2016


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