martedì 9 febbraio 2016

UNA DOMENICA IN GIRO PER CAZZEGGIO! recensione di Daniele Giordano

Non saprei definire la parola cazzeggio in altre lingue, in italiano calza a pennello! Giornata uggiosa, grigia, la solita torinese quando piove, ben venga pioggia dopo mesi di astinenza… però, proprio di domenica…, pazienza. Beh, incominciamo con il cazzeggio-tour. Saliamo sul bus e dopo averlo aspettato… non poco (siamo di domenica, primo pomeriggio magari pennichella…) percorriamo il suo percorso passando davanti alla GAM (Galleria Arte Moderna), la sua interminabile fila… inizia dall’ingresso sino in Corso Vittorio Emanuele II, per intenderci molto dopo la Clinica Fornaca, per vedere la mostra espositiva del pittore Monet.  Non si dica che l’Arte a Torino non è apprezzata e non attira persone. Ci inoltriamo al Mao (Museo Arte Orientale), la folla è molto meno di quella precedente, non c’è traccia del “Capodanno Cinese”, pensavamo che ci fosse una grande festa… niente di tutto ciò, poca gente al botteghino e niente festeggiamenti, abbiamo scoperto che sono sati fatti al mattino! Proseguendo ci troviamo nella solita piazza delle Erbe oggi, Palazzo di Città, di fronte al Comune di Torino, ogni prima domenica, la piazza è insediata da Campagna Amica, un minuto esempio di mercato con della merce confortevole come lo sono i loro venditori. Intanto la pioggia continuava, ma gli imperterriti “cazzeggiatori” andavano avanti. Prima d’imboccare piazza Castello, troviamo un gruppo di cinesi in una loro esibizione. Si erano riparati sotto il porticato, anzichè esibirsi sulla piazza poco distante con una dimostrazione tra arti marziali e danza, terminata l’esibizione, il drago serpeggia con il gruppo, seguendo i portici, avanzando sino al 18 di via PO, Rettorato degli Studi. Nell’ampio cortile, sotto il porticato, troviamo il drago e i suoi danzatori, accompagnato dal suono del tamburo di guerra, ritmo penetrante per incitare i guerrieri (ora non più), se mai i danzatori, una danza mescolata a riti propiziatori, effetto di rilevanza notevole. L’anno della “scimmia” è iniziato per il calendario cinese. Abbiamo notato una cosa: in Piemonte vi è c.a. 19.000 unità di residenti, in Torino pari a 7.000 unità, come mai domenica la “sua popolazione” si riduceva a una sola manciata di persone a differenza del pubblico nostrano e alcuni stranieri? Bah, casi irrisolvibili quello del Sol Levante! Noi indefessi, forse per la giornata uggiosa o perché non avevamo un benché minimo da fare…siamo passati alla Sala Polivalente del Lombroso 16 sempre in Torino, la Compagnia Teatrale l’Opera Rinata, presentava canzoni e arie operistiche, come sempre di ampio successo di pubblico. A noi tutto questo non basta, e per non farci mancare nulla, giacchè eravamo a due passi siamo andati all’Officina 500 a visitare la mostra di monili in oro e argento di Giulia Savino, una creatrice di gioielli che raccoglie le “mappe delle città in forma di gioielli” situata in via Lombroso 15, peccato perche terminava il 7 febbraio. Il nostro viaggio continua a vedere se ci fosse qualcosa nel piccolo ma altrettanto piacevole locale: Lunas’Torta, peccato di sera... chiuso per festa privata! Irremovibili, subito il “piano B” la Casa del Quartiere! Una delusione… non si riesce a capire un bel niente della sua programmazione! Di sera, sarà proiettato un film francese con sottotitoli, ma niente che facesse sapere di cosa trattasse. Un esempio di come si usano gli spazi donato dal Comune di Torino! L’Agenzia Sviluppo San Salvario, aveva dato la possibilità di proiezione ma né l’uno né l’altro hanno divulgato la notizia… alla nostra domanda del perché ci è stato risposto: forse l’hanno fatto su internet. Benedetto internet… ma se uno non avesse, sto cavolo di aggeggio… come deve fare per essere informato? Inutile l’ignoranza non ha confini! Sono finiti i tempi cartacei… se non fosse per Alessandro, solerte e capace, oltre essere un ragazzo gioviale: prende il telefono e risolve…poi “tradizionalmente usa"carta e pennarello per scrivere la notizia in modo "VISIBILE A TUTTI”! Altro che internet. Non sapremo a chi attribuire questa mancanza d’informazione per il pubblico… considerato che la Casa del Quartiere è parte del tessuto cittadino, di certo, qualcuno dovrebbe non diciamo sempre… ma sovente, vigilare su chi concede gli “spazi senza saperli usare” magari percependo denaro… Stanchi ma non soddisfatti, abbiamo pensato di vedere cosa proponeva la FLIC Scuola di Circo. Una volta il mese, per fare vedere e conoscere cosa succede tra le pareti di quella che fu la Scuola di Ginnastica Torinese più longeva (1884), abbiamo assistito allo spettacolo di un Elaborato Circense Collettivo (come l’ha descritto Francesco Sgrò, direttore artistico), come sempre strapieno di persone che ha condiviso lo spettacolo con uno scrosciante applauso. Appagati… non sempre della giornata… di certo l’abbiamo terminata in bellezza!

Torino (Italia), lunedì 8 febbraio 2016


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