lunedì 10 febbraio 2014

FORMA MENTIS recensione di Daniele Giordano



Anche questa volta Aldo Aldini è riuscito a stupire il pubblico del Cardinal Massaia a Torino (Italia). Gli spettatori, venuti da ogni e dove per assistere l’atteso spettacolo “Forma Mentis”. Un viaggio ideato da Gianni Clemente “cucito” appositamente per lui, il quale porterà la platea ad affrontare paure e superstizioni connesse alla perfidia del numero 13, considerato di cattiva fama! Una regia inconsueta dalla solita esibizione, creata in modo erudito da Vanessa Gasbarri, ha saputo fondere due arti in una: quella classica del mentalismo aggiungendo  un tocco di maestria, spostando visivamente e mentalmente l’abitudine che si ha nel vedere questo genere di rappresentazione, coniugandola alla settima arte,  cioè il teatro (non dimentichiamo questo piccolo particolare è nato prima il teatro del cinema, accostando in seguito, almeno in parte tutte le altre declinazioni). Con la narrazione teatrale di altre figure sul palco (due donne e un uomo), hanno accompagnato lo spettatore… sino al capestro del mentalista… declinando con un testamento scritto di proprio pugno (lasciato in mano ad una spettatrice) la responsabilità che poteva incontrare col suo numero! Non è dato sapere da parte nostra se è riuscito a salvarsi dal cappio… di certo voi potrete apprendere la notizia andando a vedere il suo fantastico spettacolo.  
Torino (Italia), 10 febbraio 2014

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