venerdì 1 giugno 2012

CINEMAMBIENTE recensione di Daniele Giordano

Dal 31 maggio a Torino (Italia) come consuetudine prende il via la manifestazione, l’Environmental Film Festival, è la 15° edizione di Cinemambiente si concluderà il 5 giugno in concomitanza della giornata mondiale sull’Ambiente. Sei sono i giorni presentati, intensi di cinema legato strettamente all’ambiente, tante sono le proiezione del panorama internazionale sull’argomento. Essere in prima o ultima fila del cinema questa volta poco importa. Importa la sensibilità di ogni persona, dopo aver assistito alla visione delle proiezioni portasse dentro sé quel poco o tanto acquisito da ciò che gli è stato trasmesso e diventasse portavoce e più responsabile, facendo la propria parte senza distruggere questo nostro pianeta. Così facendo forse riusciamo a mantenerlo in vita ancora per qualche tempo…, dopotutto è l’unico che abbiamo, quindi dovremmo trattarlo con naturalezza e intelligenza. Quest’anno la copertina del catalogo raffigura una sezione di un tronco d’albero, ma potrebbe con dovuta fantasia descriverne l’esploso di una mappa urbana e che dire di quella scultura eseguita con materiale riciclato posto vicino tra la Mole Antonelliana e l’ingresso del Museo del Cinema? Elogia di cosa siamo stati noi! Nato dal nulla, un omuncolo succhia il nettare di questo fantasmagorico frutto per portare a sé tutto il succo di cui è capace di offrire. Comunque sia, il tanto atteso festival ci condurrà come sempre tra i meandri oscuri mali del pianeta Terra. Sarà compito degli sceneggiatori, registi, operatori e altri a tradurre visivamente in modo riprovevole di cui oggi è affetto il nostro pianeta, ogni pensiero positivo o negativo che sia ci dovrebbe indurre a pensare, riflettere per poi agire subito e in fretta, perché ciò che ci mostrano sono immagini da prendere in esame seriamente. Anche quest’anno non poteva che essere così. La Sala Uno del Cinema Massimo, gremita per la presentazione ufficiale ospiti per citarne uno per tutti, il primo cittadino Piero Fassino (defilato forse per impegni a differenza di altri Assessori) prima della proiezione del film – CHASING ICE – regia di Jeff Orlowski, racconta le imprese del fotografo James Balog del National Geographic, mediante i suoi suggestivi e agghiaccianti (è il caso di dirlo) scatti fatti al Polo Nord documentando fotograficamente i mutamenti dei ghiacciai causati dal riscaldamento globale. Nei settantacinque minuti di proiezione, oltre al messaggio lanciato, si potrà notare ciò che la natura, sebbene sconvolta dal surriscaldamento globale, creando scenari e forme inusuali di ghiaccio, immortalati da fotogrammi irripetibili, affascinanti e terrificanti. La colonna sonora è cantata dalla melodiosa voce di Scarlett Johanssen. Al Direttore del festival è stato chiesto, sebbene la crisi mondiale che incombe sulla cultura, Cinemambiente continua imperterrita il suo cammino, oltre essersi affermatasi nelle scuole, di tutta risposta – Saranno i giovani di domani a dover affrontare le nostre mancanze, tant’è che la sezione ECOKIDS dedicata come sempre ai ragazzi, aprirà con l’anteprima – LORAX, il guardiano della foresta – pellicola in 3D campione d’incasso in America. Un festival nato, cresciuto e voluto da Gaetano Capizzi e al suo infaticabile staff, al quale va tutto il nostro appoggio: Non fermarti, continua! Torino (Italia), 01 giugno 2012

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