mercoledì 8 febbraio 2012

NAPOLI MILIONARIA, un testo di Eduardo De Filippo recensione di Daniele Giordano

Presentato recentemente al Teatro Cardinal Massaia di Torino per la regia di Antonio Giuliano della compagnia I Melannurca. Uno spettacolo in tre atti dai toni accesi, alle volte forti, lo scenario è la Napoli durante la guerra, rimarcando lo stato di povertà degli abitanti e il modo di tirare a campare sopravvivendo alla fame E’ inutile raccontare la commedia tra queste righe, questo forse il più bel capolavoro scritto dall’autore, di cui rimane memorabile la frase: S’ha da aspettà Ama Ha da passà ‘a nuttata! Ciò che invece va detto sulla compagnia I Melannurca, è che tutti gli attori (compresi le new entry) sono entrati nella parte dignitosamente. Nei tre atti della commedia, la compagnia procedeva in un crescendo costante, entrando in simbiosi con lo spettatore, dimostrato non a caso, nell’ultimo atto, un tutt’uno col pubblico, trasmettendogli quell’amarezza che il protagonista ha nei confronti della moglie Amalia, avida senza scrupoli, ella se ne ravvede comprendendo di aver sbagliato, piangendo su i suoi errori, come se tutto questo non bastasse, entra in scena per darle il colpo di grazia il ragioniere Spasiano, presentandosi a casa sua con una medicina introvabile in tutta Napoli questa,può salvare la vita della sua bambina, lui conclude con la frase: «Chi prima, chi dopo, ognuno deve bussare alla porta dell'altro». Il marito Gennaro Jovine (Antonio Giuliano), se pur toccato nel suo profondo da tutte queste vicissitudini colme di tristezza, perdona… contagiando il pubblico commuovendoli… quasi in lacrime! Non è da tutti trasmettere queste emozioni… ma loro, I Melannurca l’ha fatto! Torino (Italia), 8 febbraio 2012

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