martedì 15 novembre 2011

LE TESTIMONI tratto da EURIPIDE recensione di Daniele Giordano

Il dramma, unico superstite di una trilogia, fu rappresentato per la prima volta nel 415 a.C. Si parla della città di Troia e della sua capitolazione. Troiani uccisi senza sepoltura, le donne escono dalle loro dimore per essere assegnate come schiave ai vincitori. La città brucia sotto gli occhi delle oppresse, uniche testimoni di fronte alla vittoria dei Greci. Così da un’idea di Eleonora Fuser ispirato a Le Troiane di Euripide, inizia la tragedia dal titolo Le Testimoni, portata in scena dalla compagnia Bretelle Lasche di Belluno nello spazio di Bellarte, ad ospitarli è l’associazione Tedacà di Torino. La compagnia è in attività da trent'anni, per cinque ha avuto come regista Eugenio Allegri. Parliamo invece di quello che è stato lo spettacolo. La ricercata scenografia di Mirco Gaio in cui si vedono alcune tende, dove son chiuse le prigioniere, apprezzate le musiche originali di Marco Valentino, ti trasportano in quell’atmosfera coinvolgendo lo spettatore nel lavoro teatrale. Le protagoniste dell’opera teatrale a proprio modo reagiranno alla sventura che le ha colpite! La presenza acuta del dolore di Clitennestra con la voce di Laura Portunato; subisce la tragedia della perdita del figlio, Lorena De March nei panni di Andromaca; Bianca Doriguzzi è la vecchia regina Ecuba; destinata ad Agamennone, Antonella Michielin è l’aruspice Cassandra; Francesca Rech Morassutti è Polissena, sarà immolata sulla tomba di Achille; la brava Arianna Gasperini, impersona Elena, responsabile di questa tragedia; e infine Matilda Nicolao l’amata di Apollo è Marpessa. Le donne troiane insomma hanno perso tutto, ma non la loro dignità umana. La presenza costante del dolore si congiunge con la convinzione dell'eroicità della sventura. I costumi ricercati sono di Rosalba Magini; l’allestimento luci disposte da Claudio Viel rendono l’opera ancor più emozionante. Torino, 15 novembre 2011

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