mercoledì 9 novembre 2011

TOHORROR XI EDIZIONE recensione di Daniele Giordano

Ufficialmente si è aperto il TOHorror Film Fest, voluto dalla compianta Anna Mondelli, portato avanti in seguito dal presidente Davide Saggiorato. E’ forse l’unico di genere della penisola che ci trasporta nel mondo fantastico e dell’orrore, dove tutti noi amiamo o disdegniamo. Due situazioni apparentemente simili ma distinte. Dicevamo che l’attesa XI edizione per l'appassionato del TOHorror Film Fest ha iniziato la sua programmazione, ha presentarlo il direttore artistico Massimiliano Supporta e il suo infaticabile staff, una per tutte Erika Supporta, la piacevole scenografia curata da Simona Scotton. A ospitare il concorso quest’anno è il BLAH BLAH di via Po a Torino (Italia), più centrale per così dire, ma non meno attraente dei precedenti, per i nostalgici il luogo d’incontro è il vecchio King Kong che si presta a molteplici attrazioni. Un locale che sin dalla sua apertura accoglie con un breakfast la clientela mattiniera, oppure il lunch per chi è di passaggio o per i soliti affezionati, un ritrovo raccolto, ben gestito, diventato un punto fermo per tutti, dai giovani agli artisti in genere. La sera, ti aspetta il suo apericena! Ritorniamo invece a parlare di questa edizione del festival, ogni anno sceglie un filo rosso come tema conduttore quest’anno è la volta di: A me gli occhi, lo sguardo discreto/indiscreto che si pone tra vittima e spettatore, il consapevole e l’inconsapevole, è raccapricciante tutto questo! Ciò che non è invece è la presenza per stare in tema sono gli Amici della Magia, fondata alla metà degli anni ’60 da una piccola quantità di amici amanti della prestigitazione, così nacque il club, ed ecco gli artefici di allora: Giovanni Traversa (Presidente), Vittorio Balli (Vicepresidente) e Cipriano Candeli (Segretario). Un’associazione, non propriamente un Circolo che terminò la sua attività nel Giugno 1968 per riprendere in seguito, ma questa è un’altra storia. Invece questa prosegue da ben undici anni, con ben 7 opere in lizza per la luccicante mannaia, 24 i cortometraggi, 11 sceneggiature, oltre alcuni premi speciali. Durante gli eventi promossi si parla di letteratura nera, effetti speciali. Ospiti illustri, anteprime, nuove leve. E poi mostre, performance e chi più ne ha più ne metta. La serata di martedì 8 novembre presenta un lavoro di Maxì Dejoie con il film The Gerber Syndrome sviluppato sulle tracce di un film di David Cronenberg con l’attrice Barbara Steele, Paul Hampton, titolo originale Shivers (Canada) del 1975, uscito in Italia col titolo: Il demone sotto la pelle. Si narra di un medico e la sua scoperta: un parassita. Tutte le persone infette sono possedute da intenti omicidi, non vi è cura, la morte sopraggiunge al terzo stadio. Come sempre c’è una possibilità di evitare la morte, ma la cura ha degli effetti collaterali irreparabili, devastanti, sono tremendi: restare per sempre un vegetale! Intanto il parassita si è diffuso come la peste e contamina la città. Il film di Cronenberg non è piaciuto alla critica, come questo discutibile surrogato presentato da Maxì, mentre per la sezione cortometraggi abbiamo fuori concorso: The man in the lower left hand corner of phothograph di Robert Morgan (GB), un filmmaker, maestro dell'animazione in stop-motion. Spaziando dall'horror al drammatico, l'opera di Morgan tocca punte di autentica poesia, tra solitudini e orrende degenerazioni. In concorso: Intercambio – Spagna regia di Antonello Novellino, racconta di un paese sconvolto dal sequestro del raccolto da parte delle autorità cittadine. Come continueranno a vivere gli abitanti senza risorse di cibo? Una trama scontata sui generi di cannibalismo. Segue: 108 FM radio – Italia- per la regia di Angelo e Giuseppe Capasso, la trama. Un automobilista, un autostoppista, un programma radiofonico. Viaggio nella paranoia dilagante. Anche questo ripreso e riveduto da un celebre film, ma pur sempre copia, tranne che per il finale. Un altro titolo: Amarmort – Italia – regia di Luca Baggiarini, racconta di vecchie pellicole del maestro Fellini ritrovate, capirai? Niente di particolare sul racconto. Un grottesco racconto natalizio: Bloody mary Christmas – Italia – regia di Claudio Centimeri, manca poco alla mezzanotte… la notte di Natale arriva ad allietare gli ospiti e a fare i conti con una famiglia un Babbo Natale alquanto singolare, anche questo senza alcuna emozione. La serata termina tra le note musicali di un gruppo il cui nome è tutto un programma: La piramide di sangue. Come prima serata inaugurale ci si aspettava di più, ma non per questo il ToHorror Film Fest è da denigrare, lui parte sempre piano… per arrivare alla fine con strepitosi applausi! Torino (Italia), 09 novembre 2011

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