I presupposti c’erano tutti per essere una piacevole serata, ancor più per una persona abituata a questo genere di mondanità, pertanto aveva deciso di accogliere l’invito ricevuto. Il luogo, una location superba: i locali della Fondazione Sandretto, un negozio affiliato eMotiKO il quale presentava la sua linea di bijouterie proponendo dare quel tocco di romanticismo, eleganza o trendy. Abbinato ad una linea di abiti e T-shirt creati con raffinato stile, oltre ad un certo estro da Daniela Messina, presentando i suoi pezzi unici al pubblico presente. E per non far mancare nulla all’intrattenimento anche i fotografi, addirittura tre, sembrava essere ritornati al tempo di via Veneto a Roma nel periodo della bella vita. Tutto questo alla presenza di un pubblico di bellissima gente. Ora, tanto per entrare nel vivo della situazione, iniziamo a dire che alla Fondazione non si deve fare nessun appunto, in quanto avrà messo a disposizione la sua magnifica location dando ancor più un accento positivo alla serata. Il nostro avventore presentandosi in quella magnifica atmosfera che già in passato aveva partecipato ad altre manifestazioni riuscitissime in quel luogo si addentra. All’ingresso è invitato a presentarsi alla cassa per versare il dovuto in modo da accedere alla serata. La somma a lui richiesta sembrava esosa, il cassiere giustificò che tale somma comprendeva la sfilata e l’apericena, rapido sguardo alla mesa an place egli notò una montagna di tocchetti di focaccia bianca, e qualche pezzo di Fontal (non Fontina), questo avveniva alle 21:30 circa. Si presume che a quell’ora uno abbia già cenato. Senza polemizzare il nostro uomo, ma facendo le dovute rimostranze sull’apericena data l’ora, il cassiere restava fermo sulla sua posizione senza cambiare una virgola su quanto aveva riferito in precedenza. A questo punto al cliente rimaneva fare una scelta: restare o andare. Decise di preferire la prima. Sappiamo che le sorprese non arrivano mai da sole, alla domanda su quali etichette di birra avessero, per tutta risposta quasi immediata: solo due! Scelta fatta, si diresse verso il bar ma fu subito fermato da un addetto per timbrarlo sulla mano come fosse carne da macello. Finalmente riuscì a posizionarsi al banco del bar ed ordinare la birra, uno dei due baristi stappò la bottiglia porgendogliela. L’avventore chiese gentilmente di versarla in un bicchiere: panico! Dopo vane ricerche e consulti con il suo collega non riuscirono trovare un bicchiere adatto, versando il contenuto in un bicchiere da whisky. Contemporaneamente sul tavolo arrivarono due vassoi, uno di risotto l’altro con conchigliette, quasi contemporaneamente il presentatore annunciava l’inizio della sfilata; quest’ultimo malgrado leggesse, sbagliò alcuni passaggi degli indossatori e indossatrici, senza dare quell’impronta da professionista all’altezza della elegante sfilata. Meno male che gli accessori di bigiotteria fossero proiettati su una parete a lato però così facendo solo una parte del pubblico aveva la possibilità di ammirarli. A parte questi incresciosi incidenti di percorso la serata proseguiva lasciando visibili perlomeno le T-shirt e gli abiti della stilista Daniela Messina, sollevando da parte del pubblico applausi meritati. Tra le persone che sfilavano, emergeva con disinvoltura e grazia una giovane di nome Denise ponendo in risalto capi e bigiotteria, sfilando con un portamento simile a una mannequinne, risollevando forse l’avventore di questa storia!!!
Torino, 21 maggio 2011
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