sabato 14 maggio 2011

50 ORE recensione di Daniele Giordano

In questi giorni si parla del festival di Cannes (Fr), con i suoi ospiti, mentre a Torino (Italia) esiste da diverso tempo un concorso a dir poco massacrante e nello stesso tempo bellissimo. Chi ci credeva che dopo tanti anni il concorso “ 50 ore “ partorito dalla mente dell’infaticabile Alberto Carmigniani, passando per ragione di lavoro il testimone al dinamico Enrico Venditti potesse continuare ad avere un successo sempre in crescendo, siamo alla sesta edizione e come sempre negli spazi, dove debuttò nel lontano 2006 all’Hiroshima Mon Amour. Concorso nato per troupe e potessero cimentarsi e avere lo spazio necessario per esprimersi in modo soddisfacente in tema del video maker facendo vedere i loro lavori al vasto pubblico. Un concorso imbastito per manifestare la loro creatività, il loro talento, in un tempo ben definito: cinque minuti di filmato da realizzare in cinquanta ore totali. I concorrenti alla partenza di questa edizione erano circa una quarantina per poi ritrovarsi alla consegna del prodotto finito in ventisette. Gara durissima. In quei giorni non si dorme, si scrive la sceneggiatura, con tutto lo staff parte il primo ciak, ne susseguono altri sino alla fine del cortometraggio, per poi passare alla fase finale: il montaggio! A tirare le fila di tutto questo concorso, decretandone i vincitori, una giuria composta da esperti del settore conosciutissimi a livello nazionale. Quest’anno vede al primo posto con voto unanime di chi decreta a suo insindacabile giudizio: ERRORE 50 un thriller di Francesco Palmero, con una sorpresa davvero inaspettata in sala rivolta al pubblico. Il secondo posto leggermente dibattuto è stato assegnato al drammatico CONCERTO PER PICCOLE MENTI di Giuseppe Glielmi, aggiudicandosi anche una menzione per l’attrice protagonista. Non sono mancate altre menzioni partendo dall’horror CLO di Gianluca Argentero, non meno il thriller di De Santis, Minetti e Salvatore con EQUILIBRIO, della sezione “smontaggio nascosto” votato mediante una scheda distribuita a venti persone prese a caso tra il pubblico, appendice simpatica e interessante introdotta al concorso. Il tutto realizzato in una cornice che non ha nulla da invidiare ai grandi concorsi. Non poteva mancare l'apprezzato Michele Franco, attore, il quale si è prestato come nelle precedenti edizioni in veste di presentatore ormai di casa in questo concorso, mantenendo un ritmo piacevole all’altezza del compito assegnato.
Tra il susseguirsi delle proiezioni spuntano I Panper, un duo cabarettistico che al di là del loro nome (ricordo a distanza di un anno dall'ultima mia recensione su di loro),sono cresciuti artisticamente, rallegrandoci con le loro azzeccate gag. Ora non resta che attendere il prossimo anno… ma nel frattempo le sfide continuano con altri concorsi prodotti da Enrico Venditti sempre più avvincenti.

Torino, venerdì 13 maggio 2011

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