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venerdì 29 agosto 2014

65 ANNI, MA NON LE DIMOSTRA recensione di Daniele Giordano

Con l’apertura della 65° Sagra del Peperone nella Città di Carmagnola, in provincia di Torino (Italia), volevo scrivere un brevissimo racconto sul perché questa cittadina è conosciuta non solo nel suo territorio, anche nel resto dell’Italia e soprattutto all’Estero. La pianta del peperone, originaria dell’America del Sud, trasmigrò con l’aiuto di Cristoforo Colombo sino a giungere nella terra di Carmagnola. Frutto di una selezione messa in atto dall’inizio del novecento, quando la coltivazione del peperone, introdotta dal lungimirante orticoltore Domenico Ferrero di Salsasio si diffuse nella città. Così pazientemente, i contadini carmagnolesi hanno saputo dedicare amore non a solo questa solanacea ma a tutta l’agricoltura circostante, tra cui la coltivazione della canapa. Il Peperone di questa città ricca di storia e cultura, coltivato con successo da oltre cent'anni è riuscito ad ottenere quattro categorie apprezzabili anche ai palati esteri. Tutta la cittadinanza, laboriosamente da quarantatre anni promuove un “Concorso Mostra/Mercato del Peperone” senza entrare nel merito del concorso o sugli eventi connessi alla Sagra, dove gli interessati potranno farlo informandosi sul sito del Comune, gradirei soffermarmi invece sulle ormai note quattro tipologie morfologiche di questo magnifico ortaggio.  Per eccellenza parliamo del “Quadrato ” prende il nome dalla sua forma, alla base normalmente a tre o cinque punte, prodotto autoctono. Il bragheis ha una polpa molto spessa dal gusto dolce, croccante. In cucina cotto in tegame, è ottimo nella preparazione di peperonata o apprezzato crudo in pinzimonio. Pare che nell’edizione passata questa qualità di peperone e, stiamo parlando di uno solo è riuscito a vincere oltrepassando il chilo di peso. Continuando, è interessante sapere che “Corno di Bue” di forma conica molto allungata con tre o quattro lobi, somigliante al peperoncino solo come forma, ma assai di più assomigliante al corno dell’omonimo animale. Anch’esso polposo e dolce, adatto a consumarsi ripieno o con l’esclusiva “bagna caoda” tipica salsa piemontese (a base di aglio) dal gusto notevolmente pesante… tanto da allontanare… i vampiri…! Ora parliamo della “Trottola” la sua forma cuoriforme somigliante alla classica trottola anche nella sua sommità, infatti, può avere una punta leggermente estroflessa o troncata. Infine il “Tumaticot” dalla forma tondeggiante, tipica del pomodoro (o tomatica in lingua piemontese), schiacciato leggermente ai poli con polpa sempre spessa, meno croccante rispetto alle altre varietà, è adatto a essere riempito e cucinato al forno, oppure, intero con picciolo e messo in un contenitore di vetro ricoperto di graspo dell’uva. Elencando queste quattro primizie, accostandole a ricette tradizionali o innovative, questi prodotti si sposano con tutto quello che la cucina può offrire dalla semplice a quella impegnativa, anche solamente come contorno di arrosti e bolliti (in peperonata o in agrodolce), con ripieno di carne macinata, di pesce, verdure, uova o conservato sott'olio o sott'aceto. Alcuni potrebbero sperimentare altri accostamenti meno consueti o più audaci... magari con il cioccolato e crostacei… A parte questo, qualunque sia la varietà del peperone, quando sei davanti a questi quattro “moschettieri del sapore” rimani esterrefatto dalla sua imponente bellezza che sia di colore rosso, giallo, verde o variegato… tu non puoi fare a meno di rendere omaggio a: RE PEPERONE!

Torino (Italia), 29 agosto 2014



giovedì 16 agosto 2012

CARMAGNOLA: Una Città e il suo Territorio – recensione di Daniele Giordano

Dopo le “Lacrime di San Lorenzo” per i fortunati che le hanno viste il 10 agosto e da tradizione esprimere un desiderio nel vedere una stella cadente, terminato anche “Ferragosto” con la sua canicola e la tradizionale uscita con grigliata all’aria aperta fuori porta, portandoci quasi al termine del mese di agosto. Ritornano i vacanzieri, pronti a riprendere il solito mènage, le città lentamente incominciano a ripopolarsi e mentre tutto questo accade, si avvicina un evento, pianificato come sempre con cura e organizzato dagli Assessorati: Manifestazione, Turismo, Agricoltura e Commercio del Comune di Carmagnola, preziosa la collaborazione di Pro Loco, Ascom, Coldiretti. Stiamo parlando della “63° Sagra del Peperone” che si svolgerà come di consueto nella Città di Carmagnola in Provincia di Torino (Italia) dal 31/08 al 9 settembre. Carmagnola, ha fatto suo quest'ortaggio sin dal 1949 portandolo alla ribalta, ma solo da due anni è stata riconosciuta ufficialmente come Manifestazione di Rilievo Nazionale. La mostra mercato del peperone presenta i quattro ecotipi locali: Quadrato, Lungo o Corno di Bue, Trottola e Tumaticot. La grande festa si snoda con un ricco programma, dal cabaret agli stand enogastronomici, possibilità di assaggiare e conoscere i prodotti del territorio piemontese, passando dalle mostre di pittura alle visite ai musei e poi ancora, raduni di auto e moto storiche, concerti e tant’altro. Un breve cenno storico per gli appassionati, la Città di Carmagnola appare già intorno all’anno mille nei documenti, sotto la giurisdizione degli Arduinici, poi assoggettata al dominio dei Marchesi di Saluzzo… se con l’occasione visiterete Carmagnola, il resto della storia la scoprirete voi stessi. Il primo appuntamento di questo particolare festeggiamento è venerdì 31 agosto alle ore 21:00 ritrovo e saluto delle Autorità in piazza Sant’Agostino per poi proseguire con i suoi spettacoli per dieci giorni insieme all’indiscusso “Re Peperone e la sua Bela Povronera” con la sfilata di personaggi e maschere piemontesi. Una decina di giorni di sano e gustoso divertimento, adatto a tutti grandi e piccini, un’occasione da non perdere… altrimenti si dovrà attendere l’anno prossimo. Torino (Italia), 16 agosto 2012