martedì 4 dicembre 2012

“IL MATRIMONIO OMOSESSUALE” recensione di Daniele Giordano


Il Teatro Araldo di Torino (Italia) è partito alla grande, mettendo in scena una commedia degli equivoci, affronta un tabù moderno, in altre parole “Il matrimonio omosessuale” nell’opera brillante, a tinte comiche dal titolo ”Il marito di mio figlio” testo di Daniele Falleri. E’ la prima rassegna teatrale torinese, sui temi dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale. Organizzato dalle associazioni culturali Thealtro e Barbari Invasori dal mese di dicembre sino agli inizi di giugno 2013, il titolo è chiaro: VA TUTTO BENE…MADAMA LA MARCHESA?
Progetto nato da un percorso artistico, costruendo una rassegna configurata come “politiche delle diversità” al fine di identificare ogni essere umano per quello che è o vuole essere e non in contrapposizione ad altri, sotto un indefinibile concetto di “diversità” cuore centrale della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata a livello mondiale nel 1948. L’Art. 2 recita: A ogni individuo, spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. In quest’ottica è stata scelta una frase di Sandro Penna “Beato chi è diverso, essendo egli diverso, ma guai a chi è diverso essendo egli comune” quale manifesto programmatico della prima edizione. La rassegna coinvolge venti compagnie teatrali, 25 spettacoli e 33 repliche, raggruppate in sei diverse sezioni:
Sguardi Teen: l’occhio degli adolescenti, attraverso il loro mondo fatto di dubbi e incertezze.
Sguardi di Pensiero: nelle forme di persecuzione diversa da differenti prospettive.
Sguardi Ambiguità: confusione dei generi o dei sentimenti?
Sguardi di Attrazione: la carnalità, la passione, l’amore il sesso
Sguardi di Fede: omosessualità, religione e spiritualità
Sguardi Leggeri: occhio alla leggerezza e alla tragicomicità dell’ “essere normalmente diverso”
Argomenti fondamentali nello sviluppo della cultura e del pensiero umano, a prescindere dalla propria identità sessuale.
Intervista/video vai al link:
Torino (Italia), 4 dicembre 2012


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