lunedì 3 dicembre 2012

CHI HA UCCISO OSCAR WILDE? recensione di Daniele Giordano


E’ risaputo, Oscar Wilde morì di malattia a Parigi il 30 novembre 1900. Qualcuno non la pensa così! Presume che sia stato assassinato. Se così fosse allora, sarebbe omicidio. E’ così che inizia lo spettacolo Chi ha ucciso Oscar Wilde? Un delitto senza importanza, presentato al Teatro Cardinal Massaia di Torino (Italia), Portarlo in scena è Alessandro Fullin, al suo fianco Anna Meacci, due talentuosi comici, coadiuvati da Stefano Brusa, per la regia di Roberto Piana. Situazioni paradossali, cambio di personaggi che ruotano intorno al mistero, che di mistero non c’è. E’ solo un pretesto per una commedia frizzante che il Fullin ha scritto (dice lui) a quattro mani con Wilde, poichè è morto, non può replicare o correggere ciò che ha scritto lo sceneggiatore. Recita il sottotitolo, è un delitto che non c’è, ma i suoi personaggi, appaiono di volta in volta sulla scena. Cambio fittizio di abbigliamento, velocissimo. A loro, basta un semplice cappello/parrucca o semplicemente un papillon al posto del collarino canonico per materializzare i convenuti al party, perché in quel luogo è stato consumato l’omicidio che peraltro non esiste. Hanno definito Alessandro Fullin un moderno Paolo Poli di questo nuovo secolo, travolgente nella sua comicità sempre satirica e pungente, affiancato dalla bravura di Anna Meacci, in questa girandola vittoriana di personaggi supposti delittuosi, tra colpi di scena, cambi d’umore, applausi e risate del pubblico, tutto è sintetizzato in un testo garbato, la naturalezza scorrevole del racconto non annoia lo spettatore, anzi lo rende compiaciuto e partecipe.

Torino (Italia), 3 dicembre 2012

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