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giovedì 23 febbraio 2012

PIEMONTE MOVIE gLocal film festival, XII edizione recensione di Daniele Giordano

La scrematura c’è stata! Dei centosessanta filmati presentati ad Anteprima Spazio Piemonte recentemente concluso, decisi a concorrere al Piemonte Movie gLocal Film Festival solo trenta è alle soglie di questa, pronti a varcarla dal 6 marzo all’11 marzo, manifestazione che si svolgerà interamente sul territorio piemontese, tra Torino e Moncalieri, quest’ultima ha sentito i suoi primi vagiti, ha visto muovere i primi passi sin dal 2000 di questa manifestazione. Certamente acqua sotto il ponte ne è passata, è cresciuta in modo sano, ma il legame tra Alessandro Gaido (direttore dell’associazione) e la Città di Moncalieri è rimasto solido e lui con tutto il suo staff, di questo sono orgogliosi. Così la XII edizione sta per avere inizio. Il tema di quest'anno è dedicato alle periferie prendendo in prestito come titolo della manifestazione “Badlands” omonima canzone di Bruce Springsteen del 1978 oltre un titolo di un film di Terrence Malick del 1973. Restando sempre in tema il Museo Nazionale del Cinema dedica l’omaggio con “Le periferie dell’anima” al regista di adozione torinese Daniele Gaglianone, che da sempre condensa lo sguardo sulle zone marginali della città e dei suoi abitanti, in quest'occasione sarà presidente di giuria del concorso Panoramica Doc assegnando il premio Maurizio Collino al miglior documentario scelto tra i dieci in concorso. Per Spazio Piemonte, un altro regista piemontese Francesco Amato avrà il compito di giudicare i trenta cortometraggi in concorso. Seguiranno anteprime nazionali, quali: Sale per la capra di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco, testimonianze e documenti per ricordare le 64 persone che il 13 febbraio 1983 persero la vita durante l’incendio del cinema Statuto a Torino; La sindrome dei monelli del regista Alberto Coletta, una storia sulla protagonista Julia, indagando su una patologia spesso sottovalutata l’iperattività; S.A.L.P. Esercizio di memoria del Collettivo Cromocinque propone una delle più importante conceria italiane del secondo dopoguerra divenendo una comunità operaia. Vincenzo Cicanese propone - 10 – festeggiando gli anni della palestra popolare Antifa Boxe di Torino; Adieu di Alberto Castiglione, un documentario fuori concorso nella sezione Zona Libera, interrogandosi dopo vent’anni sui cambiamenti veri o presunti derivati dalle tragiche morti di Falcone e Borsellino. Tra i diversi appuntamenti segnaliamo il lungometraggio – Ainom - di Mauro Garofalo e Lorenzo Ceva Valle, premiato per la migliore regia a uno dei film festival asiatici con il China Golden Rooster and Hundred Flowers Film Festival. A noi non resta che recarci a vedere, discuterne e magari pronosticare chi sia il vincitore! Torino (Italia), 23 febbraio 2012

venerdì 16 dicembre 2011

I FESTIVAL CINEMATOGRAFICI recensione di Daniele Giordano

Terminato il Torino Film Festival con non poche polemiche, anche il Sottodiciotto Film Festiva è in fase di chiusura e pronto a dare merito al vincitore, mentre per finire l’anno in corso in fatto di festival, ci pensa il Film Festival 100 Ore, indetto da teleEmaproductions di Enrico Venditti, il quale assegnerà ai vincitori della quarta edizione 2011 i due premi in palio consistenti per il primo posto euro 500,00 in servizi di produzione, per il secondo posto 300,00 euro più un rimborso spese. Il concorso, estrapolato dal famoso 50 Ore di Alberto Carpignani, in seguito portato avanti sempre dal Venditti, si distingue da quest’ultimo per lo svolgimento della gara e altre particolarità, sviluppando un filmato e completandolo in sole 100 ore. Per rendere il compito più difficile si aggiunge una frase, quest’anno si doveva inserire – Vedrai che musica – e come se non bastasse, si doveva introdurre nel filmato sei parametri segreti, resi noti solo alla partenza della gara, caso contrario la squalifica, eccoli: un peltro, un poster di un cantante italiano, un’inquadratura di dissolvenza incrociata ottica, il ticchettio sincronizzato di un orologio con la musica del film, una luce lampeggiante. Per complicare la via alle troupe si doveva porre durante la lavorazione questa dicitura: Non cercare di spaventarmi con le semibiscrome. Le troupe poi, hanno l’opportunità di scegliere tra i seguenti generi cinematografici: Drammatico – Commedia – Avventura/Azione – Comico – Fantascienza – Demenziale – Horror – Videoclip Musicale – Notiziario – Documentario, per potersi aggiudicare i premi è necessario attenersi alle regole dettate. Una sciocchezza per i partecipanti, poiché tutti sono pronti a eseguire quanto richiesto dal regolamento. Come sempre non sono mancate le piacevoli sorprese durante le visioni, presentate dal consolidato e navigato Michele Franco, annunciatore dei festival di Venditti. Il primo ospite della serata, uno tra i più stimati direttori della fotografia, nativo di Bologna Claudio Meloni, il quale ha sorpreso il pubblico per un filmato realizzato su uno schermo da quindici metri, poi rivolgendosi ai filmaker con tono deciso ha spiegato che non occorre una ricercata attrezzatura per ottenere un buon prodotto cinematografico, occorre l’idea scritta. In questi generi di concorsi, le troupe si perdono per la strada, tanti sono i motivi dell’abbandono, per loro l’arrivo è lontano, pochi sono quelli che tagliano il traguardo! Sono capitate anche per questo 100 ore, come in altri. Ed ecco la visione del primo film, un corto dal titolo – La Quinta Volta – un gruppo di amici si ritrova in casa di uno di loro creando da qualche tempo serate di lettura, invece di leggere e commentare il libro presentato, finiscono per ben cinque volte a tavola tra salumi e spaghetti all’amatriciana. Il secondo ospite della serata è Franco Diafreria, anche lui propone un suo filmato affermando le cose dette dall’ospite precedente. Siamo alla proiezione del secondo filmato in gara – Assolo – la protagonista, avendo preso una decisione fornisce una spiegazione falsa al suo ragazzo che irritato la lascia da sola su una panchina, non solo con una banale scusa abbandona le sue amiche e un progetto su cui esse tengono molto, oltre a questo non si comprende il perché della sua decisione finale giacchè è minimamente puntualizzato. Sul palco è la volta di Stefano Milla ospite, racconta delle sue esperienze acquisite in America, di com'è stato accolto, la distribuzione dei suoi film in venti paesi, a differenza delle porte in faccia ricevute qui in Italia. Termina la serata con l’ultima proiezione del film – CentOre – hanno inscenato il corto sul titolo del concorso. Certamente le proiezioni non erano di grande interesse, non per le difficoltà che il concorso comporta, bensì per la scarsa realizzazione delle sceneggiature presentate, malgrado questo la fortuna li ha aiutati presentandosi al raid finale, il buon Enrico Venditti che vede e crede nei giovani ha deciso di premiare tutti, sommando e dividendo i premi posti in palio. Un fuori programma durante la serata è stata quella del gruppo teatrale “ I Becchini “ con il loro particolare intermezzo alquanto insolito e prossimo a entrare per una serie di puntate su un web. Torino (Italia), 16 dicembre 2011