martedì 5 novembre 2013

SUPER EROI recensione di Daniele Giordano



Se dovessimo parlare a un ragazzino di Bruce Banner, Ben Grimm, Parker, Bruce Wayne, Clark Kent, Dark Devil o dei Fantastici Quattro, in particolare della Cosa e per finire con Bedelia, quasi certamente saprebbe vita, morte e miracoli di questi supereroi. Il fatto strano è che un adulto abbia esaminato questi “eroi dai poteri sovrannaturali” collegandoli, ci pare troppo. Eppure è successo, con enorme successo! Accolto al Fringe Festival di Edimburgo nel 2012 favorevolmente dalla critica e pubblico, così pure al Fringe Festival di quest’anno a Praga ha ottenuto largo consenso di valutazione. Non desideriamo parlarvi dei festival, poiché le notizie sono già state ampliamente pubblicate. Cercheremo invece di analizzare a fondo qual è il segreto che l’attore Corradini ha riscosso con lo spettacolo: Supereroi, seducendo le opinioni collettive non solo all'estero, anche al circolo NO. A' di Torino. Riteniamo che non ci sia nessun segreto nè sorta di cabala. Per esserne certi dovremmo entrare nel meccanismo celato in esso. Intanto descriviamo brevemente chi è Tom Corradini, non è solo un comico e clown, nel raccontare utilizza la gestualità corporea, la mimica, portando lo spettatore a seguire il filo conduttore del messaggio che lui ha inserito nel suo show. Non si tratta di sapere i fatti personali di questi personaggi usciti genialmente dalla penna dei loro autori. Tom ha preso il pretesto usando questi supereroi per coniugare un legame che li unisce: ecco dov’è il messaggio! Il pubblico accoglie e condivide, interagisce sul palco con l’artista, il quale esercita tutta la sua esperienza acquisita per documentare il lato oscuro che si cela in ognuno di loro. Sebbene abbiano superpoteri, il lato carente è la necessità di affetto, un amore irrealizzabile per via delle loro identità segrete. La mimica di Tom Corradini e tutto il bagaglio artistico si è formato nell’Atelier del Teatro Fisico di Philip Radice diplomandosi, pertanto non poteva che esprimere al meglio la sua performance, consegnando al pubblico il messaggio intenso e profondo, trattato diffusamente tra gag, mimica, urla e pianto.

Torino (Italia), 5 novembre 2013

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