mercoledì 3 ottobre 2012

IL COUNTRY, QUESTO CRESCENTE FENOMENO recensione di Daniele Giordano

Il country, chiamato anche Old Time Music, è il risultato tra l'unione di forme popolari degli immigrati anglo-irlandesi e la musica americana, caratterizzata da strumenti a corda come il violino, il banjo, la chitarra e il mandolino, accompagnati da una affascinante affinità vocale. Gli stili più rappresentativi sono il Bluegrass, unione tra blues, gospel, musica celtica, contraddistinto da rapidi assoli di mandolino, banjo e violino, mentre il Western Swing mescola polka, swing e ballata folclorica a differenza di quella franco-canadese denominata Cajun, basato sull’utilizzo della fisarmonica, invece il Country Yodel è un derivato dal tipico canto delle alpi svizzero-tedesche. Se desideriamo forti accenti di blues, dobbiamo fare appello al suono innovativo della Steel Guitar, trovandolo con Honky Tonk. Il primo cantante country ad avere un successo nazionale fu Vernon Dalhart con "The Wreck of Old” con lui, altri artisti famosi di quell'epoca come i Blue Sky Boys, Riley Puckett, Don Richardson, Fiddling John Carson, Ernest Stoneman, Charlie Poole and the North Carolina Ramblers e Gid Tanner & The Skillet Lickers, tanto per citarne alcuni, stiamo parlando del 1927. Le loro canzoni ebbero un riconoscimento nazionale grazie a Ralph Peer, un vero talent scout, il primo pioniere ricercatore del genere, girava l’America in cerca di nuove forme di musica popolare da registrare, produrre e pubblicare. Sarà lui a lanciare alcuni tra i primi più importanti esponenti del country come Jimmie Rodgers (soprannominato poi il padre del country) e la Carter Family. Un’altra icona della musica country fu l'affascinante Dolly Parton, con la sua voce angelica e trascinante del west. Questa musica, ha origini che si perdono nel tempo una mescolanza geografica, un miscuglio culturale che continua a rinnovarsi incessantemente. Il country nel suo complesso nasce e si evolve tra gli immigrati di origine europea. Prima del ‘900, la musica rurale americana della popolazione bianca consisteva principalmente nel repertorio popolare dei paesi d’origine del vecchio continente (Irlanda, Inghilterra, Scozia, Francia, Italia), e nei canti religiosi promossi dagli evangelisti. I musicisti che la suonavano andavano a formare le string band, perché gli strumenti usati erano quasi esclusivamente a corda (violino, banjo, chitarra e mandolino). I termini in voga nella prima metà del secolo per definire questa musica è Hillbilly Music, così venivano soprannominati i contadini bianchi delle regioni del sud, mentre Old Time Music a sottolineare un legame di antiche tradizioni d’origine europea. Il country negli anni venti si afferma a livello nazionale, quando emergono i primi professionisti del genere, ma nelle due decadi successive, i contributi decisivi arrivano dal cinema con i film western offrendo al pubblico una confidenza di questo genere musicale, creando un binomio così forte che la musica sarà soprannominata per anni country & western. La radio invece, strumento decisivo per la sua diffusione, in particolar modo durante la grande depressione degli anni trenta, da citare lo storico programma radiofonico Grand Ole Opry che sin dal 1925 fu trasmesso dal vivo da Nashville, capitale del Tennesse per gli amanti del genere e considerata come la capitale del country. Due furono i protagonisti che hanno maggiormente contribuito portando a maturazione questa musica, stiamo parlando di Bill Monroe e Hank Williams, quest’ultimo, cantautore proveniente dall’Alabama, dotato di un peculiare stile Honky Tonk rovvisto di un genio versatile e innovativo aperto al confronto, fu formidabile nel rivitalizzare con inventiva e credibilità le radici country, sia nella musica che nelle liriche. Le sue canzoni saranno reinterpretate in seguito da artisti di diverse estrazioni musicali. Descrivendo Bill Monroe, fu un autentico iniziatore del bluegrass, genere che ha preso il nome dal gruppo che per primo lo accompagnava, un virtuoso del mandolino, rinnovò il country promuovendo l’elaborazione della tecnica strumentale. Da Hank Williams al rockabilly il passo fu breve, divulgatosi negli anni ‘50, il rockabilly è la sola prima forma con cui il country influenzerà e arricchirà tutta la popular music da qui in avanti. La sua storia è ultrasecolare, oggi più che mai, il sapore del country si può gustare in tantissima musica. Finora abbiamo dato una piccola introduzione al tema, tanto per chiarire le idee su questo crescente fenomeno e il contagio che provoca il “virus-country” con il suo ballo. Gli aderenti, vestiti da cowboy o cowgirl, sembrano usciti da un film western, facendo rivivere gioiosamente quell’epoca.

Torino (Italia), 03 ottobre 2012

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