Sembrerebbe un titolo per un romanzo Salgariano, ma non si tratta di questo. Stiamo parlando del terzo anno consecutivo che la Rassegna Estiva di Cinema all’Aperto dell’Imbarchino. Iniziata a giugno con gli imprevisti causati dal maltempo, sopprimendo così parte delle proiezioni cinematografiche esposte in cartellone. Dopo il bellissimo film proiettato domenica scorsa dal titolo “Il segreto dei suoi occhi” del regista Juan Josè Campanella, gli appuntamenti rimasti sono: 28 agosto Berlin Calling, 04 settembre Cover Boy, infine l’11 settembre a chiusura della splendida iniziativa Il Ritorno. Le Pellicole Corsare, il ciclo del Nuovo Cinema Valentino, come rileva giustamente Francesco dell’Imbarchino, questa è l’unica manifestazione cinematografica italiana in cui gli spettatori (muniti di plaid proprio) sono seduti o sdraiati direttamente sull’erba. E’ già bella di per sé emozionante la cornice che offre il Parco del Valentino, se aggiungiamo che in un anfiteatro naturale di una collinetta e trovandoci a contatto con la natura, non meno il raggruppamento di persone differenti per etnie che età, fanno di quel posto un angolo simpatico, la serata si presenta piacevolmente diversa. I titoli dei film sono suggeriti in parte dai frequentatori dell’Imbarchino e dalla lungimiranza esperienza di Max della Solaria Cinema, è lui l’uomo della rassegna Cinema in Piazza che ogni anno allarga il suo giro di proiezioni all’aperto nelle varie Circoscrizioni e ultimamente anche fuori Torino. Max sembra aver “sposato” il progetto delle Pellicole Corsare ormai da un triennio, mentre Francesco dell’Imbarchino, non ha mai avuto sostegni da parte delle Istituzioni, forse a loro poco importa, però sono contenti quando l’iniziativa è sostenuta privatamente e offerta al pubblico – gratuitamente - purchè non debbano scucire un centesimo. Invece queste proposte private andrebbero aiutate o per lo meno agevolate, per il solo fatto che è presentato in un luogo affascinante, meta di passeggiate turistiche. Riflettendoci sopra, non si dovrebbe penalizzare le Istituzioni per la mancata sostenibilità, poichè il periodo non ci permette di sborsare alcun che. In questo caso, a sostenerlo, dovrebbero essere gli utilizzatori in cambio del servizio offerto gratuitamente, semplicemente con un doveroso gesto solidale e semplice, consumando al bar posto fuori dell’Imbarchino, senza andare da qualche altra parte a prendere le consumazioni, speculando e lesinando la differenza magari di pochi centesimi su un'ordinazione. Come sempre la gente vuole senza mai dare! Complimenti a Francesco dell’Imbarchino per l’iniziativa.
Torino, 03 agosto 2011
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