mercoledì 11 luglio 2012
LEGGERO COME LA LUCE recensione di Daniele Giordano
La luce, un sottilissimo filo che associa il nostro quotidiano. Scatti fotografici consapevoli, preparati con minuziosità, ricercati per seguire quella relazione che mai potrà esserci tra la luce del giorno e quella della notte. Se si facessero gli stessi scatti nell'identica ora e precisa angolatura, sembrerebbero due immagini completamente dissimili: una ti ammaglierebbe, l’altra potrebbe lasciare il tempo che trova, sebbene gli scatti siano prodotti dalla stessa mano, senza trovare quel fascino ricercato dell’autore. Se quel contrasto si dovesse porre sul piano quotidiano, ci troveremmo senza renderci conto parte dell’immagine stessa. E’ l’ambivalenza delle cose, l'opposto dell’altro, senza dell’uno non potrebbe esserci l’altro! Provate a concepire con la fantasia un semplice e tranquillo bosco di giorno, è piacevole passeggiare tra la vegetazione, sentire il canto degli uccelli e quali altri rumori essa produce. Ora con la mente immaginate la stessa scena ma notturna! Non credo sia piacevole come di giorno passeggiare tra la vegetazione, sentire il canto del silenzio infranto da un benché minimo rumore, sentendolo ampliato, il ritmo cardiaco è in aumento, coadiuvato dalla mente, ci porta in uno spazio tempo irriconoscibile da quello visto precedentemente. E’ la stessa scena, cambia la luce, quella che trasforma le successioni dei piani. A Serena Inturri e Armando Cervetti questo non è sufficente! Non è ancora questo il significato dei loro scatti esposti a Cortilissima, nell’Arena San Filippo di via Maria Vittoria /7c a Torino, loro, sono andati oltre la fotografia, scavando con precisa attenzione oltre l’apparenza di quello che l’immagine stessa rappresenta, facendo ripensare al soggetto in vita, a ciò che è stato o è, mentre lo scatto immortala il soggetto di qualsiasi natura! Allora cosa accomuna e cosa disgiunge? La luce, il fattore comune, un sottilissimo filo luminoso che può dissociare, ma pur sempre connessi da quel filo di luce, quasi a sembrare un cordone ombelicale. Da un’idea di Serena Inturri e Armando Cervetti nell’ottobre 2011, entrambi decidono di realizzare un’iniziativa artistica autofinanziata e portata avanti con successo la: v-ars visualartspace. Lo spazio v-ars è una concept di area innovativa che propone di accogliere autori provenienti da ogni settore della creatività legata alle arti visive. Per gli appassionati di arte invece, non perdetevi la mostra a Cortilissima: Arte in Scena.
Torino(Italia),10 luglio 2012
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