domenica 8 gennaio 2012

TERRA COMETA... recensione di Daniele Giordano

Vi ricordate la novena di Natale? I racconti iniziano di solito con “c’era una volta…” ma questi racconti di Terra e Cometa, storie di Magi, Viaggi e Omaggi non cominciano cosi, iniziano con una tarantella suonata e ballata da… ma che ci fanno qui I Melannurca! E’ come dire dalle stelle alle stalle! Sinonimo per esprimere quando qualcuno cade in basso. Anche questa volta non è affatto così! Le stalle, per intenderci, sono quelle del cortile della famosa Cavallerizza a Torino (Italia), quelle Regie dei Savoia. Si sono prestati con altre associazioni: Messainscena; Pandora; Oasi Topos e il Coro VocinCanto per un progetto del Teatro Europeo Master di Teatro Sociale e di Comunità. Da un’idea e direzione artistica di Alessandra Rossi Ghiglione, per la regia di Esther Ruggiero, con Antonella Enrietto e Mauro Basilio, le luci e la fonica sono di Donato Terrameo e Tiziano Villata, mentre l’allestimento scenico è di Francesca Trevisan, i quali hanno realizzato la descrizione della Natività con uno spettacolo itinerante. Fatto di letture, canti e narrazione, un teatro semplice di mezzi come dovevano essere, privo di ogni sfarzo ma ricco di personaggi, davvero tanti per elencarli tutti. Ognuno con la propria parte ha fatto rivivere la magica notte dell’avvento al pubblico, circa duecento nelle due giornate della rappresentazione che al richiamo degli zampognari è accorso, ignari e inconsapevoli entravano a fare parte dell’azione teatrale ponendoli dentro la storia, mentre il racconto prendeva forma sotto i loro occhi in attesa della Natività. Così Torino (Italia) e i suoi cittadini hanno rinnovato l’antica tradizione italiana della Sacra Rappresentazione del presepe vivente ideato da Francesco D’Assisi, questo, a chiusura delle solennità nella giornata dell’epifania. Uno spettacolo che meritava essere commentato. Torino (Italia), 06 gennaio 2012

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